Il conduttore di Porta a Porta, Bruno Vespa, in video, intervista Zelens’kyj sulle possibilità di dialogo tra il presidente ucraino e Vladimir Putin per far cessare la guerra tra i due Paesi. Ma questa tregua non sembra essere così semplice da decidere.
L’Occidente stanco e molto disattento ….. l’Europa non solo assente, ma “inesistente”
_____________ un’analisi di MASSIMO ROSSI
La guerra in Ucraina dopo la pandemia (che, per miracolo, pare finita nei nostri talk show) è un “male” che ha messo a dura prova l’Occidente incapace di ragionare se non su dove fare l’aperitivo.
La risposta dell’Occidente ad una crisi socio-economica che si trascina dal 2014 (nel silenzio più totale dei media di massa) è stata dapprima una timida presa di posizione sperando in un colpo di testa del cosacco VladimirPutin, poi una “energetica” (quanto disumana) risposta con sanzioni economiche, poi – siccome non c’era verso di fare sto aperitivo in pace – di inviare armi alla parte che sembra essere quella aggredita.
For a long time, with the cooperative support of DEA agents, the Federal Police of Brazil had been conducting a series of investigations on A. D, a wanted international drug trafficker from Albania.
La Polizia federale del Brasile stava conducendo da tempo una serie di indagini, con il supporto degli agenti della DEA, su un ricercato narcotrafficante internazionale albanese (A.D.)
I dati di tracciamento e le indagini del dipartimento di intelligence hanno permesso alla polizia federale del Brasile di identificare uno dei locali di A.D. a San Paolo, in Brasile,
SOTTOTITOLO DI “C’ERA UNA VOLTA ……..” (*1) “GIGGINO”: da Steward del San Paolo ad Ambasciatore in Paesi Esotici “MATTEO” : dalla Padania al Papeete e poi alla Riscoperta del Kazachok
_______________ “C’era una Volta…” narrata da TORQUATO CARDILLI
Secondo i racconti babilonesi, fin dai tempi dell’antichità, il narratore, per introdurre una favola, cioè una storiella in cui realtà e fantasia si sovrappongono, ha utilizzato la tipica espressione “C’era una volta…” Pensando alla nostra politica interna questo incipit favolistico ci ricorda l’inizio di una romantica canzonetta, degli anni ‘20 del secolo scorso, che faceva così “C’eravamo tanto amati per un anno e forse più, c’eravamo poi lasciati non ricordo come fu…”perfetta per dipingere il quadro agitato dei rapporti interpersonali di due politici italiani.