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UNA NOVITA’ DAL MEDIOEVO GUERRIERO
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_____________ in un ricordo di PAOLO PIOVATUCCI *
Uno splendido sole settembrino ha illuminato, domenica 24 Settembre 2017, la Visita annuale dell’Associazione Reduci 1^ Legione Tagliamento alla Tomba dei Caduti di Rovetta del Verano di Roma, che si è rivista così adornata di fiori di cui era spoglia. E’ stata una breve ma intensa e commovente cerimonia in ricordo ed onore dei 43 Legionari della “Tagliamento”, barbaramente trucidati dai partigiani. La fucilazione dei Legionari avvenne, su ordine del CLN, a Rovetta tra il 27 e 28 Aprile, nonostante i Militi si fossero consegnati ai partigiani – dopo il 25 aprile e quindi dopo la resa – come “prigionieri di guerra”, deponendo le armi.
COMUNICATO STAMPA trasmessoci in Redazione da LEONIDA LACONICO
Meglio tardi che mai, ma per tutto quanto sta venendo a galla dalle viscere della tenebrosa situazione italiana, che di seguito tento di sintetizzare , occorre rimettere il timone a dritta, puntando a far piazza pulita di squilibri, vergognosa faziosità e profonda incoerenza che proprio in questi giorni vede una moltitudine di politici che butta giù la maschera rivelando i classici segreti di pulcinella che nessuno conosceva o voleva scoprire.
Anche se a molti sembrerà strano un articolo riguardante la semantica, ossia quella parte della linguistica che studia il significato delle parole, vogliamo proporre la conoscenza di una parola che raramente si incontra: SINDERESI.
La nostra lingua è bellissima, anche se non apprezzata dai politici che spesso usano vocaboli inglesi, incomprensibili da parte una fascia non irrilevante della popolazione, e che – anche come vertici del Governo – non hanno inteso dare rilevanza e tutela costituzionale alla lingua italiana. Per quanti lo ignorano informiamo infatti che i Costituenti non hanno ritenuto opportuno di inserire l’italiano come lingua ufficiale della Repubblica e, come conseguenza, abbiamo una classe politica che spesso sproloquia con termini stranieri, tanto che l’italiano è scarsamente considerato dall’Unione Europea, che ad esempio privilegia lo spagnolo.
Quella mattina faceva molto freddo, la pioggia gelida cadeva con insistenza da qualche ora sulla città, il cielo plumbeo avvolgeva Trieste. Sembrava che la città immersa nei colori del grigio cupo rispecchiasse gli umori, gli affanni e le sofferenze delle popolazioni Italiane del confine orientale costrette a lasciare le loro case e i loro beni per sottrarsi a un destino ben più crudele: già migliaia di Italiani, finiti nelle mani degli slavi, erano stati uccisi gettati nelle foibe dopo avere subito sevizie e violenze.
L’esodo era cominciato, ora però non c’era più tempo, il 3 Febbraio 1947, a Parigi era stato firmato
il diktat delle potenze vincitrici nei confronti dell’Italia, e in quel 10 Febbraio 1947 a Trieste veniva ratificata la cessione dei territori Italiani: Fiume, Zara e l’Istria alla Jugoslavia, Briga e Tenda alla Francia; Trieste e il litorale istriano settentrionale divisi tra zona A che restava sotto il controllo degli alleati, e zona B assegnata al controllo della Jugoslavia … Ingiustizia era stata fatta.
La libertà, invocata di continuo, esaltata in ogni programma politico, richiesta a gran voce da tutte le correnti artistiche e culturali, si è rivelata, ancora una volta, una mera illusione, o, come in questo caso, una libertà unilaterale per offendere l’altrui libertà.