A Ravenna, Dante …. e il sapore della cipolla
RAVENNA, CITTA’ D’INCONTRO TRA LE GENTI,
ULTIMA DIMORA DI DANTE …a due passi dalla “CHIESA DELLA CIPOLLA”
__________________FRANCO D’EMILIO
Da sempre Ravenna è città d’incontro, laddove la fertile terra padana, irrigua delle acque dolci di fiumi e canali, si mescola alla terra sempre più sabbiosa e salsa verso la costa del vicinissimo Adriatico. Dunque, inevitabile città d’incontro tra genti di terra e genti di mare per costruire una storia ravennate millenaria, davvero unica e originale.
Da tempi remoti ai nostri giorni la storia di questa città è stata possibile proprio dal giusto equilibrio tra la terra e l’acqua, i soli due elementi primordiali del mondo ai quali Ravenna pare essersi affidata nei secoli, lasciando in disparte gli elementi più instabili, fuggevoli del fuoco e dell’aria: è la conferma della concretezza dei ravennati, romagnoli di terra col respiro del mare.
nelle vicinanze di Via dei Tribunali, nella parte più vicina alla famosa Piazza Dante sorge il misterioso museo chiamato Cappella di Sansevero, in passato chiamato Santa Maria della Pietà o Pietatella, oggi chiesa sconsacrata. La storia di tale luogo è avvolta nel mistero e nelle leggende.
Romagnola in direzione del Passo del Muraglione non può certo immaginare che a Dovadola, paese di circa 1600 abitanti arroccati sulle prime pendici appenniniche, viva e lavori un uomo, celeberrimo nel mondo, che accarezza i legni della musica, li tamburella con le nocche delle mani per sentirne lo spessore dell’anima, magari li annusa per fiutarne la stagionatura.