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A Venezia …. “la Tempesta Perfetta”

Da Venezia, con amore e con dolore, …….. “La Tempesta Perfetta” 

Testimonianza del “Veneziano” Mattia Carlin*

A volte il tedio, il cruccio e l’umor nero possono prendere il sopravvento sul nostro spirito. Dopo la scorsa notte trascorsa a Venezia città luogo in cui vivo per scelta: questo non deve più accadere. E’ stata una serata matrigna, dove l’acqua ha invaso Venezia e la Sua dignità. Vi era un senso di inquietudine, paura e impotenza; si percepiva che si stava generando una sorta di “tempesta perfetta”, con raffiche di vento a 100 Km all’ora, con onde in Piazza San Marco come se fossimo in riva al mare.

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Tra Etica e Crisi Aziendali ….. Ilva, Alitalia, Whirlpool, AlmaViva, ecc.

Dal “BOOM ECONOMICO al “FLOP POLITICO
del SISTEMA PAESE ITALIA…..

considerazioni ed approfondimenti di Alessandro Ricci  

Dopo aver letto l’attenta analisi di Stelio W Venceslai “ LA JENA RIDENS, mentre il Paese piange”, non posso che concordare con quanto scritto nella seguente frase: «Non è neppure questione di colori, verde, bianco, giallo o rosso. Sono tutti uguali. È facile dire: ma questo è qualunquismo! No, è solo la constatazione del fatto che chiunque sia stato al potere in questi ultimi anni non è stato in grado di risolvere neppure un problema. Li ha solo trascinati, peggiorati, al successore».

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Taranto: il caso ex Ilva-ArcelorMittal, le due facce della stessa medaglia

Dall’ ITALSIDER all’ ARCELOR-MITTAL,
la sintesi di un  drammatica e tragica vicenda 

una analisi di Rossella Di Ponzio 

Siamo negli anni ’60, precisamente il 21 ottobre 1964, nel pieno boom economico italiano, quando fu inaugurato il primo altoforno dell’allora Italsider, il secondo venne acceso il 29 gennaio 1965. 
Per la sua costruzione vennero estirpati decine di migliaia di alberi di ulivo deturpando così l’ambiente circostante. Il più grande impianto siderurgico di Europa finì con l’occupare prima 600 e poi 1500 ettari di superficie, per un’estensione pari al doppio dell’intera città.

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ILVA, non solo un dramma del Sud ma un’Italia intera allo sfascio

     LA  JENA RIDENS, 
mentre un Paese piange

di Stelio W. Venceslai      

Roma, 06/11/2019  
Raccontava un mio amico esploratore come l’animale più sgradevole fosse la jena. È brutta, dorme di giorno, caccia di notte, si nutre di cadaveri, s’accoppia una volta l’anno. Che c’è da ridere? Eppure, si chiama jena ridens. È una metafora della società italiana. 
Abbiamo un governo che un giorno decide e il giorno dopo ci ripensa. Abbiamo dei Ministri che parlano troppo e non agiscono, che in genere non decidono, perché non sono in grado di fare delle scelte. Non hanno nulla in testa, salvo l’elettorato.

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PRIMAKOV EVGENIJ: Dal mondo unipolare al mondo multipolare

 Primakov Evgenij Maksimovich la sua eredità

Raffaele Panico

Roma, ieri 5 novembre si è tenuta la Conferenza “Dal mondo unipolare al mondo multipolare. Eredità di E.M.Primakov” presso il Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma. Hanno partecipato l’ambasciatore della Federazione russa Sergej Razov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario delle Federazione Russa per la Repubblica Italiana e per la Repubblica di San Marino; Lamberto Dini presidente del Consiglio (1995-96) e ministro degli Esteri (1996-2001) della Repubblica Italiana; Aleksey Puskov Senatore e Presidente della Commissione per la politica di informazione del Consiglio Federale della Federazione Russa; Aleksander Avdeev Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa presso la Santa Sede e Rappresentante della Federazione Russa presso il Sovrano Ordine di Malta; Sergey Katyrin Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria della Federazione Russa intervenuto con videomessaggio da Mosca; Pavel Dorokhin Deputato, Membro del Comitato per la Difesa della Duma di Stato della Federazione Russa.

 Evgenij Primakov nato il 29 ottobre 1929 a Kiev – 26 giugno 2015  Mosca, fin da ragazzo ha vissuto e aveva previsto le peggiori situazioni storiche che si andavano concretizzando.

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Roma Metropolitane: dalla liquidazione ai disservizi

NO A LIQUIDAZIONE IMPOSTA DA 5 STELLE. GIUNTA DEFINISCA NUOVA STRUTTURA OPERATIVA E FUNZIONALE

«Sindaco e Giunta hanno, di fatto, deciso la liquidazione di una società nonostante qualsiasi ulteriore tipo di analisi. Anche Roma Metropolitane, dunque, finisce nel tritacarne dell’amministrazione a cinque stelle, in barba a qualsiasi logica strategica e di mercato.

Come emerso anche oggi nel corso della commissione Trasparenza a rimetterci per questa scelta scellerata saranno, ancora una volta, in tanti, a cominciare dai lavoratori e dalla cittadinanza. Le garanzie per quanto riguarda il mantenimento dei posti di lavoro sono, tanto per cominciare, pari a zero: al momento i licenziamenti in atto sembrerebbero essere quarantacinque, ma il loro numero sarebbe destinato ad aumentare a breve. E non è tutto. La città, infatti, perde definitivamente la possibilità di essere messa al pari di altre capitali europee, visto che i lavori per la realizzazione della tanto attesa linea C della metropolitana sono giunti al capolinea prima del tempo.

Questa Giunta non ha fatto nulla di quanto deliberato lo scorso mese: non è stata definita alcuna struttura organizzativa funzionale, non si è lavorato per salvaguardare professionalità di altissimo livello presenti all’interno dell’azienda. L’effetto Raggi, insomma, continua a farsi sentire e a dare frutti catastrofici che i romani pagheranno a caro prezzo anche in futuro».

 

CORNELIA: PARCHEGGIO DI SCAMBIO IN TOTALE STATO DI ABBANDONO. PRESENTATA INTERROGAZIONE PER SOLLECITARE PROVVEDIMENTI IMMEDIATI

 «E’ indispensabile individuare subito una soluzione definitiva all’annosa questione del parcheggio di scambio di piazza Giureconsulti, costato oltre 50 milioni di  euro e ridotto a discarica abusiva oltre che ricettacolo di sbandati. E’ proprio per sottoporre nuovamente il problema a Sindaco e Giunta che, nei giorni scorsi, ho presentato un’interrogazione ex art. 105. Voglio sapere quali provvedimenti intendano intraprendere in modo da mettere fine allo stato di abbandono e degrado totale nel quale versa quest’opera pubblica.

Il progetto relativo al Parking Cornelia risale agli anni duemila. La struttura avrebbe dovuto ospitare 650 vetture, togliendole dai parcheggi di superficie. Inoltre avrebbe consentito anche ai pendolari di lasciare la propria auto in prossimità della stazione della metropolitana. Tutto questo, però, non è stato mai possibile. E pensare che la zona, che soffre pesantemente la carenza di parcheggi e aree di sosta, ne avrebbe tratto una serie di benefici.

Una cosa è sicura: con questa operazione sono stati gettati alle ortiche soldi pubblici. A maggior ragione, quindi, non è pensabile rimanere nell’immobilismo o crogiolarsi in attesa di fantomatiche ciclabili o funivie che risolvano il problema della mobilità di quanti abitano in questo come in altri quadranti cittadini».

Così Rachele Mussolini consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.