I GONDOLIERI A VENEZIA, …..DA UN ANNO SENZA LAVORO
“Mesi terribili, anche se la città è splendida nella sua solitudine” …..così dichiara Maurizio Galli, coordinatore dei Gondolieri
____________a cura di Sandra Biasutti
Venezia come non si era mai vista nei tempi moderni: splendida nella sua solitudine, “in mano” solo ai residenti. Ma c’è il rovescio della medaglia e, tra le categorie più colpite dallo stop al turismo causato dalla pandemia da Covid-19, ci sono i gondolieri. «Ormai è da più di un anno cheil reddito è pari a zero», conferma Maurizio Galli, il coordinatore dei gondolieri della stazione gondole Santa Maria del Giglio.
Il fotografo Giovanni Gastel, che con i suoi scatti ha esaltato la moda made in Italy, grazie a campagne pubblicitarie per i marchi più prestigiosi che hanno fatto il giro del mondo, è morto il 13 marzo a Milano per le complicazioni da Covid. Aveva 65 anni. Era stato ricoverato all’ospedale in Fiera a causa dell’aggravarsi dello stato di salute dopo essere stato colpito dal virus.
La terza spedizione di vaccino inviata a Teheran è di 200.000 dosi
Giovedì 5 marzo, l’ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran in Russia ha annunciato che “la terza spedizione del vaccino “Sputnik V“, la quantità è di 200.000 dosi, è stata inviata all’Iran da Mosca nella giornata di giovedì scorso 5 marzo.
Kazem Jalali, durante l’invio di questa spedizione ha osservato che con “La prima e la seconda spedizione sono state inviate in Iran per un importo di 120.000 dosi il 6 e 7 febbraio e secondo l’accordo firmato tra il Ministero della Salute dell’Iran e il Fondo russo per gli investimenti diretti in questa fase dell’accordo, un totale di due milioni di dosi di vaccino Sputnik V saranno inviate all’Iran”.
Il vitalismo è essenziale a un relativismo di parte dell’informazione
Raffaele Panico
Prologo
Informazioni appaiono in rete da testate giornalistiche, agenzie stampa nazionali o estere, o da blogger indipendenti, e da professionisti, medici, storici della medicina, paleopatologi ed altri ancora studiosi afferenti al tema della attuale pandemia. Quelli che al tempo dei Lumi erano definiti uomini del libero nel pensiero non omologati alle corti regnanti, oggi Mainstream o pensiero dominante.
La storia in tema di virus e pandemia ha dei cicli storici che si sono ripetuti innumerevoli volte. Sulla scena la “dialettica” è apparsa agli albori delle società umane primitive, dal tempo dell’addomesticamento degli animali e il possibile salto epidemiologico tra animale e uomo dell’agente patogeno. È il campo e oggetto di studio del paleo-virologo o paleopatologo. La pandemia appare vieppiù nei grandi quadri urbani delle città e delle civiltà, dove troviamo la stessa sceneggiatura ma in scala maggiore, gli stessi primi attori passivi e attivi in scale economico-sociali differenziate e specializzate; le stesse reazioni di paura e pànico, isterie e stress collettivi, insomma reazioni stereotipate alla paura della malattia financo al decorso mortale…pertanto i cosiddetti additati e forse anche in una certa dose gli adulatori, ossia gli untori e gli speculatori.
Atto I
La frase riportata nel titolo è di un’opera di Bertold Brecht: “ci sarà un giudice a Berlino”. È la storia di un suddito -scusate! Un cittadino – che lotta da tempo con caparbia e tenacia contro un abuso che vuole sia riparato proprio dal suo imperatore.
Per la prima volta al mondo untumore epatico maligno (epatocarcinoma) è stato asportato per via robotica in un paziente sveglio.
La peculiarità dell’intervento sta nel fatto che il paziente, che non poteva essere operato in anestesia totale per dei gravissimi problemi respiratori, è stato operato con una anestesia periferica che permettesse il controllo del dolore e del movimento durante tutto l’intervento in respiro spontaneo, in cui il paziente è stato sveglio.
In occasione della 60° Festa Nazionale e del 30°anniversario della Liberazione del Kuwait, l’Ambasciatore Sheikh Azzam Mubarak Al-Sabah ha organizzato nella sua residenza un evento celebrativo riservato alla piccola comunità kuwaitiana in Italia.
“Esprimiamo il nostro sincero ringraziamento e gratitudine al popolo italiano amico, al suo governo e al suo coraggioso esercito che hanno contribuito a sostenere il diritto del Kuwait di liberare le sue terre e ripristinare la sua sovranità, e questo è ciò che il popolo e il governo del Kuwait non dimenticheranno”, ha affermato l’ambasciatore intrattenendosi con i pochi ospiti presenti all’evento, fortemente selezionati per rispettare le norme nazionali anti-covid.