Un NATALE con lui, con lei, con voi, con loro e soprattutto…Con-te
E così arriva pure il Natale
su “quest’atomo opaco del male”
un Natale fuori dagli schemi
fatto oggetto di anatemi;
una volta si correva per i regali,
ora per evitare i militari.
Giunto alla sua V^ Edizione all’interno del Cubo Cine Festival, il Cubo Cine Award si svolgerà online – per via delle recenti disposizioni governative dovute all’emergenza da Coronavirus – dal 27 al 30 Dicembre 2020 e si annunciano tutti i vincitori.
Marco Tullio Barboni appartiene ad una famiglia di “cinematografari”. Suo zio, Leonida Barboni era un noto direttore della fotografia, mentre il padre Enzo, direttore della fotografia ed infine regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher. A partire dal 1981 Marco Tullio Barbone inizia a firmare i soggetti e le sceneggiature che scrive, prima per la Produzione Tritone T.o.t.a., successivamente per altre produzioni. Dopo aver scritto film ed episodi televisivi, si affaccia alla regia, grazie anche alla collaborazione di Roberto Andreucci, produttore cinematografico, produttore televisivo e attore italiano, ed il maestro Franco Micalizzi, Ha ricevuto, inoltre, numerosi premi. Ultimo quello del 2018: “Premio letterario internazionale San Tommaso d’Aquino” tenutosi a Mercato San Severino con il Patrocinio dell’UNICEF Salerno.
La GIUSTIZIA (*) vacercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”
_________________a cura di MATTEO PLATANIA
Venerdì 11 dicembre si è svolta a Roma, in via delle Paste 111, una tavola rotonda dal titolo “La giustizia romana al tempo del covid: attualità e prospettive”.Il tema della Giustizia è un tema assai delicato e soprattutto da non sottovalutare. A causa della pandemia, ci troviamo in una situazione di stallo nella maggioranza dei settori.
Il nostro sistema giudiziario è lento: i tempi necessari per risolvere contenziosi civili e commerciali spesso sono biblici. In un articolo de “La Stampa” si evince che “nel 2016 occorrevano 514 giorni per arrivare ad una sentenza di primo grado, nel 2017 ce ne sono voluti, in media, 548. Un mese in più.
E’ il dato più alto di tutta Europa. Nessuno deve attendere un anno e mezzo per un pronunciamento di primo grado”. Domanda che viene da porsi è: perché il cammino della giustizia è così lento? Perché, con il covid, non si possono fare processi anche telematiciper non rischiare di contagiarsi?
LA VITA DA FILM DELL’ETERNO RAGAZZO DELLA PORTA ACCANTO
A colloquio con MASSIMILIANO SERRIELLO
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L’eterno ragazzo della porta accanto si chiama NINO LA ROCCA. (nella foto).
Ed è nato sessantun anni or sono a Port-Étienne, nella Repubblica Islamica della Mauritania, con il nome di Cheid Tijani Sidibe. Alla figura spesso latitante del padre africano, paracadutista dell’esercito coloniale francese, ha sopperito l’attaccamento protettivo dell’amatissima mamma siciliana. Emigrata da Resuttano, in provincia di Caltanissetta, nella culla della civiltà. A un tiro di schioppo dalla regione del Sahara occidentale.