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BankItalia, BankEtruria…

IL PERENNE “CONFLITTO D’ INTERESSI”…

NELL’ INTERESSE DI CHI ?

Si è fatto un gran parlare, amplificato a sproposito, da parte dei gazzettieri dell’informazione di regime e dei corifei del PD, del fatto che il Segretario del Partito da Presidente del Consiglio e la Ministra delle riforme, non abbiano esercitato nel 2014 alcuna pressione sui loro interlocutori della vigilanza bancaria per il salvataggio della Banca Etruria. Renzi e Boschi, secondo questa vulgata, si sarebbero limitati a chiedere a Ghizzoni, a Vegas, a Panetta, a Visco, solo un’informazione.

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Mr. Trump (the President) …Great Again!

Tra BECERI e IMPOTENTI

di Cecco d’Ascoli*

Una ne fa e cento ne pensa. Il Presidente Trump brilla per la sua iconoclastia politica: via dall’Unesco, via dall’Europa, via dall’Asia, via dalla NATO, via da tutto. Barriere sul Messico, gaffes con il Regno Unito, impotenza palese con la Corea del Nord, scarsa e disattenta cordialità con Putin e con Xi Jinping, amore per Israele (costi quel che costi), guerra diplomatica all’Iran.

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Un Ponte Europa-Russia per superare inutili sanzioni

Un Convegno con il Patrocinio della Consulpress

Le sanzioni occidentali inflitte alla Federazione Russa, come tutte le iniziative sanzionatorie non producono alcun effetto diretto o indiretto sulla soluzione che s’intende raggiungere. Una verità, questa, che il Vice presidente della Commissione Affari Interni della Duma di Stato Mikhail Startshinov ed il politologo Oleg Bordarenko, hanno sostenuto nel corso del convegno svoltosi presso la sede romana del Parlamento Europeo

La soluzione, infatti, della crisi ucraina non passa per le politiche di “embargo”, ma trova l’unica opportunità in una convinta azione delle diplomazie europee che dovrebbe essere incentrata sulla volontà di disinnescare quell’ordigno rappresentato dalla situazione ucraina. L’Italia ha tutto l’interesse a farsi promotrice, in seno all’Unione ed al Consiglio d’Europa, di un progetto pilota, basato su quel realismo in politica internazionale oggi ineludibile, per giungere alla sospensione di sanzioni, che, al nostro Paese costano circa quattordici miliardi di euro di perdite annue sull’export, come ha voluto sottolineare, nel suo intervento, l’On. Deborah Bergamini, Vicepresidente PPE al Consiglio d’Europa.

Lo scopo del convegno, nel corso del quale sono intervenuti il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, Lucio Malan, membro della Commissione Esteri del Senato, è proprio quello di edificare un ponte fra i Paesi dell’Unione e la Federazione Russa, mettendo in risalto la comune identità di vedute come l’europarlamentare Fabrizio Bertot, ha più volte, anche attraverso la Fondazione Ki-An, posto al centro dei comuni interessi.

Infatti non si può sottacere come, nell’attuale contingenza economica, è proprio l’Italia a subire il contraccolpo di sanzioni che vanno ad incidere su quel mercato agroalimentare, principale vettore di tutto il nostro export verso la Russia.

Alessandro P. Benini

Generali, Procuratori e Banchieri

I due generali, i due procuratori, i due banchieri, ecc.

_______ di TORQUATO CARDILLI

Chi ha una certa età ricorderà un film tipico della commedia all’italiana, di oltre cinquanta anni fa, intitolato “i due colonnelli”, ambientato in un villaggio della Grecia durante il  secondo conflitto mondiale: da una parte il principe della macchietta Totò nelle vesti del colonnello di fanteria Di Maggio e dall’altra l’attore inglese Pidgeon in quelle del colonnello dell’esercito britannico Henderson. Tra una gag e l’altra ciascuno rivela e mette a nudo i difetti o i pregi della propria tradizione militare, del senso della disciplina e dello Stato, della saldezza dei principi, o del cameratismo alla buona e delle inclinazioni goderecce.

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Unione Europea e Federazione Russa

Una dichiarazione dell’On. Fabrizio Bertot

L’eurodeputato Fabrizio Bertot ha riaffermato, alla vigilia dell’incontro con gli alti esponenti della Duma russa, in un colloquio con i redattori della Consulpress, l’importanza del rapporto tra Federazione Russa ed Unione Europea, che, pur con diverse, positive sfumature, ha subito una battuta d’arresto: l’applicazione di numerose misure restrittive alle esportazioni ha, a sua volta, prodotto delle contro-sanzioni, che, alla luce delle attuali difficoltà economiche europee, ed in particolare dell’Italia, rappresentano non solo un danno di notevole entità, ma vanno ad incidere negativamente sullo storico legame fra Europa e Russia.

L’On. Bertot ha voluto sottolineare, oltre all’importanza commerciale del rapporto, anche la comune cultura che lega l’Italia alla Federazione Russa, legame nato da un millenario scambio artistico, scientifico ed etico, che non può essere interrotto da mere posizioni ideologiche.

Con le prossime elezioni politiche, che si svolgeranno nei due Paesi in primavera, Fabrizio Bertot auspica una piena ripresa di tutte le relazioni, foriere di un diffuso benessere del comune continente d’appartenenza.

Alessandro P. Benini

La Russia e l’ U.E.

Invito Stampa –  UFFICIO del PARLAMENTO EUROPEO  in ROMA 

Martedì 5 Dicembre – h. 10, a Roma in via IV Novembre 149

 Il ruolo dell’Italia in una possibile svolta nei rapporti

tra Unione Europea e Russia

Bertot, Malan, Gasparri, Bergamini a confronto

con Mikhail Starshinov Vicepresidente della Commissione Affari Interni della Duma di Stato russa

 “Il ruolo dell’Italia nei rapporti tra Unione europea e Federazione russa. Dopo le elezioni presidenziali russe e le elezioni politiche italiane, si potrà porre fine alle sanzioni?” È questo il titolo del convegno che si svolgerà a Roma, il 5 dicembre alle ore 10.00, presso l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo in via IV Novembre, 149.

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Industria 4.0 & Lavoro

“INDUSTRIA 4.0. e LAVORO

 _____________di RICCARDO PEDRIZZI *

La quarta rivoluzione industriale troppo spesso viene affrontata, come era avvenuto nel passato per le altre rivoluzioni industriali, unicamente dal punto di vista delle novità tecnologiche e della politica industriale. La quarta rivoluzione industriale, a differenza della precedente rivoluzione industriale nella quale la tecnologia si affiancava all’uomo per migliorare e rendere più produttive le sue prestazioni, si propone invece come modello di società che, per talune attività si sostituisce all’uomo. In questo caso il cambiamento tecnologico va ad influire anche sui rapporti sociali ed economici, cambiano completamente i modelli di business e la qualità della vita delle persone, i rapporti tra imprese e consumatore ed utente finale, come tra lavoratori e processi produttivi, tra tempi di lavoro e tempo libero, cambia la vita delle famiglie. Si tratta di temi e di problemi che, salvo la specificità delle nuove tecnologie, sono stati sempre oggetto dell’attenzione della Chiesa, che ha guardato con attenzione ai problemi sociali ed alle questioni che di tempo in tempo si presentavano nell’ambito della vita sociale.

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Difesa Comune Europea

SPENDERE PER LA SICUREZZA

Un mondo in subbuglio, dove i riferimenti, ai quali eravamo abituati da settant’anni, sono venuti meno e dove i confini nazionali risultano evanescenti, così come dimostrato dalla guerra lunga e complessa che ha stravolto il Vicino Oriente.

In questo clima di confusione l’Europa, da una posizione di subalterna sicurezza, ha visto scorrere eventi premonitori, confrontandosi fra stati membri dell’unione, su una politica monetaria miope e divisiva, tralasciando tutto ciò che, nel frattempo, avveniva nel mondo. Si è proceduto, per oltre vent’anni a stabilire, con meticolosa precisione, limiti di flessibilità finanziaria, ad invocare austerità sanzionando, di fatto, le debolezze del Mezzogiorno europeo, concedendo all’Italia quella invocata possibilità di sforamento, che, alla luce dei fatti, nulla ha prodotto di positivo.

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Impresa, vocazione creativa per il bene comune

Venerdì 10 novembre 2017 – h. 17,00

Gruppo Giovani dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID) Lazio e i Giovani Imprenditori di Unindustria

organizzano il convegno

 “Impresa, vocazione creativa per il bene comune – Verso una alleanza tra libera iniziativa privata e giustizia sociale”.

 Sala Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica, Piazza Capranica n.72, Roma

PARTECIPANO AL CONVEGNO: Dr. BENEDETTO DELLE SITE  e  Dr. PIERLUIGI GERMANI, rispettivamente Presidenti Gruppo Giovani UCID-Lazio e UCID-Roma;  Dr. MICHELE THEA, Presid. Nazionale Giovani UCID;  Sen. RICCARDO PEDRIZZI, Presid. UCID-Lazio;  Dr. FILIPPO TORTORELLA e Dr.ssa SABRINA FLORIO, rispettivamente Presidente e V.Presidente UNINDUSTRIA; Dr. FAUSTO BIANCHI, Presid. Gruppo Giovani Imprenditori UNINDUSTRIA;  Dr. GIANCARLO ABETE, Presidente A.BE.TE s.p.a.;  Dr. FLAVIO FELICE, Presidente Centro Studi e Ricerche TOCQUEVILLE – ACTON;  Dr. ANDREA PICARDI, Gruppo Editoriale LE FORMICHE

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ai fini organizzativi si prega segnalare anticipatamente i nominativi dei partecipanti al n. 06.84499408 o via mail a: segreteriaggi@un-idustria.it

Confedercontribuenti: al Paese servono autocritica e riforme vere

COMUNICATO STAMPA

Confedercontribuenti, tra treni e mozioni servono autocritica e riforme vere per il Paese

Oramai la campagna elettorale è entrata nel pieno tra colpi bassi, treni, proclami e false promesse. Il presidente Nazionale di Confedercontribuenti  interviene pesantemente a favore dei contribuenti italiani bacchettando il Governo Renzi.

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Impresa familiare e globalizzazione

LOCAL  v/ GLOBAL …. ?

_______________Intervento a cura del Senatore RICCARDO PEDRIZZI * 

Ci sono degli stereotipi, delle leggende metropolitane delle e sulle imprese familiari che facilmente possono essere smontati. Si dice che sarebbero tutte piccole, che durerebbero di meno nel tempo,  che non crescerebbero, che mancherebbe la meritocrazia, che avrebbero una bassa capitalizzazione.

Invece l’impresa familiare è fortissima per i valori che incarna. Perché ha un azionariato più stabile e da più garanzie sul lungo termine; perché non è legata ai valori di borsa e perché è fortemente legata al territorio d’appartenenza.

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All’ Università Lateranense: Convegno su “Industria 4.0 & Lavoro”

COMUNICATO STAMPA  A CURA DI

  PONTIFICIA UNIVERSITA’  LATERANENSE Istituto Redemptor Hominis”

Fondazione Etica ed Economia  #  Fondazione Tarantelli

Ufficio Pastorale Sociale Diocesi di Roma

 

Viene  promosso il CONVEGNO 

“INDUSTRIA 4.0 E  LAVORO”

industrie4.0

H. 15,30,   Saluto  S.E. Mons. ENRICO DAL COVOLO  – Rettore Magnifico PUL 

H. 15,45,  Introduzione Prof. ARNALDO ACQUARELLI – Presidente Fond. Etica ed Economia

H. 16,00,  Prof. LUCIANO PERO – School of Management Politecnico Milano “Lavoro, organizzazione e industria 4.0”

H. 16,30,  Prof. PASQUALE PASSALACQUA – PUL “Industria 4.0: prospettive e sfide per il diritto al lavoro”

H. 17,00,  Dott. CIRO CAFIERO –  Giuslavorista Founding Partner “Il crowd work e le sfide del legislatore e del sindacato sul piano delle tutele dei lavoratori della gig economy”   

Moderatore: Prof. GIUSEPPE GALLO – Presidente Fondazione Tarantelli

H. 17,30 TAVOLA ROTONDA “LE POLITICHE DEL LAVORO CHE VERRA”

On. GIULIANO POLETTIMinistro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dott. GIANLUCA PETTINI – Segretario Confederale CISL

On. RICCARDO PEDRIZZI – Presidente UCID Lazio

 

 Conclusioni: Prof. GIANNI MANZONE PUL Dottrina Sociale della Chiesa

Moderatore: Ing. GIUSEPPE COLONA – Ufficio Pastorale Sociale – Diocesi di Roma

PER ADERIRE,  RSVP:

E-mail: unieticaroma@gmail.com

 

il Taglio Tasse alle Imprese

IL PERCHE’ ”   è scattata la corsa mondiale a tagliare le Tasse alle Imprese

______________di ENRICO MARRO   per il SOLE24ORE *

Perché è scattata la corsa mondiale a tagliare le tasse alle imprese ?  Dal 1° gennaio 2017 l’Italia ha tagliato dal 27,5% al 24% l’Ires, l’imposta sul reddito delle società. Mentre in Gran Bretagna dal 1° aprile l’aliquota ordinaria sui redditi d’impresa è scesa dal 20% al 19%, con la prospettiva di scivolare al 17% nell’aprile del 2020. E ieri negli Stati Uniti l’amministrazione Trump ha annunciato una riforma fiscale il cui piatto forte è un drastico taglio della corporate tax, dal 35% al 20%. Non sono tre casi isolati: come attesta uno studio dell’OCSE, “Tax Policy Reforms in Oecd”, in tutto il mondo sviluppato è scattata una competizione a chi abbassa di più le tasse. L’obiettivo è chiaro: diventare attrattivi per le grandi multinazionali straniere, con una ricaduta positiva sulla crescita economica.

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Sovranismo e Libertà Politica

SOVRANITA’ va cercando ch’è si cara, come sa chi per lei vita rifiuta ! 

1.0 // Se si chiedesse, in un’inchiesta demoscopica, a cosa fa pensare la parola “sovranità”, oltre a una maggioranza di risposte improbabili, qualcuno risponderebbe ad una “autorità che giudica con decisioni inappellabili su ogni possibile oggetto e rapporto”. L’elemento più importante di una simile “definizione” è il soggetto, ossia che si tratta di un’ “autorità”. E ciò coincide con la concezione della sovranità interna allo Stato (alla sintesi politica). Se tuttavia si analizzano meglio, dal lato esterno, gli elementi essenziali del concetto, è necessario introdurre, per ottenere una definizione esaustiva (che ne comprenda quanti più elementi essenziali), il termine “antitetico” ad autorità, e cioè libertà. E questa non è contraddizione ma complementarietà: nella storia la formazione di sintesi politiche (Stati) si è realizzata, verso l’interno con la riduzione-relativizzazione dei poteri intermedi e, in una certa misura, dei diritti individuali, ossia nella costruzione di un potere irresistibile; all’esterno, attraverso la rivendicazione della esistenza politica indipendente (ovvero libera da interferenze e rapporti ineguali) della comunità (dell’istituzione) che rivendicava la sovranità.

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Dallo “Schiaffo di Tunisi”…

….. PROSEGUONO LE OFFESE SEMPRE DALLA STESSA PARTE ! 

E’ passato più di un secolo dallo “schiaffo di Tunisi”, espressione ampiamente utilizzata nelle cronache dell’epoca per qualificare l’azione di forza dell’occupazione militare della Tunisia da parte della Francia, contro le aspirazioni italiane. La storia oggi si ripete, come se il Governo Gentiloni fosse ancora quello di Cairoli, primo ministro dell’Italietta povera, anzi stracciona, e del tutto inadeguato a fronteggiare le sfide del tempo, con la differenza che ora, al contrario di allora, si reagisce con molto meno orgoglio nazionale, si fanno spallucce e non ci si dimette.

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Conferenza con il Ministro Nathalie Loiseau

invito

COLLOQUI DI POLITICA INTERNAZIONALE

Rilancio dell’Europa:
per un’Unione vicina ai cittadini e che li protegga

Roma, 27 luglio 2017
14.45 – 15.45

(14.30 Arrivo e registrazione dei partecipanti)

Palazzo Rondinini
Via del Corso 518

Programma (link)

Scheda di registrazione (link)

Lingua di lavoro: italiano-francese (con traduzione)

L’accesso sarà consentito soltanto a coloro che confermeranno la partecipazione e
fino a esaurimento dei posti disponibili.

E’ d’obbligo l’abbigliamento formale.

Le riprese fotografiche e video sono vietate.

Si ringrazia la Banca Monte dei Paschi di Siena per la gentile concessione della sala

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Istituto Affari Internazionali (IAI)
via A. Brunetti 9, I-00186 Roma

Tel.      +39 063224360 (Switchboard)
Fax      +39 063224363
E-mail   iai@iai.it
Web     www.iai.it
Twitter  @IAIonline
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La Geopolitica Euro-Mediterranea

Comunicato Stampa            

MEDITERRANEAN FORUM alla Camera di Commercio di Roma 

Rethinking the Euro-Mediterranean geopolitical space in turbulent times

Venerdì 7 luglio 2017, nella splendida cornice della Sala del Tempio di Adriano si è svolta – come già annunciato mercoledì 3 luglio su questo web – la I^ Edizione del Mediterranean Forum of Rome, una piattaforma indipendente in grado di offrire uno spazio comune di dialogo tra gli attori dell’area strategica del Mediterraneo, organizzata in esclusiva da Universal Trust.

Valerio De Luca, Presidente del ROMED FORUM, ha introdotto i lavori ringraziando la Fondazione FENL e il Direttore Esecutivo del Forum Pierpaolo Abet, sottolineando la stringente necessità di creare un luogo di incontro capace di prendere posizione su questioni che stanno agitando le acque del Mediterraneo e colpendo al cuore i Paesi Europei, come quella economica, sicuritaria e migratoria, che saranno al centro del Paper che verrà realizzato per l’occasione dal Prof. Michel Korinman, Emerito di Geopolitica – Università Sorbona e dal Dott. Paolo Quercia, Direttore del Centro Studi per l’Estero Vicino.

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Unione Europea: ultima fermata

L’Europa costruita con norme e trattati trovava la sua ragione d’essere nella diffusa crescita del benessere che, in una concezione ottimistica delle previsioni, tutte improntate sulla inarrestabile ascesa del mercato, libero da tassi e balzelli di varia natura, non sarebbe mai venuta meno. Su questo postulato, sulla cieca fiducia in un dogma fideistico, si è proceduto alla instaurazione della moneta unica, una valuta senza sovranità, se non quella delle banche, che, da subito, nelle operazioni di cambio con la nostra moneta nazionale, ha presentato un primo, pesante danno al reddito ed al risparmio, privilegiando, causa i mancati controlli, gli arrotondamenti a favore di intermediari e di finanziarie protesi a sfruttare nel modo a loro più conveniente, l’evento.

Ancora pochi anni, poi la crisi, che, attraversando l’Atlantico, ha messo il continente europeo alle corde ed, in modo ancor più gravoso, ha bloccato ogni possibile iniziativa di rilancio dell’Italia, anello debole, dove l’illusione di una prosperità progressiva, basata solo sul castello cartaceo di una finanza “creativa”, aveva posto in secondo piano il vero motore del benessere, rappresentato dalle attività realmente produttive.

Inevitabilmente, le conseguenze disastrose determinate da pressappochismo e miopia di una classe dirigente europea priva di una visione solidale delle problematiche scaturite dalla circostanza, ha dato vita ad una politica di parametri coercitivi nell’esclusivo interesse delle economie più avanzate; è, dunque, questa l’Europa del Trattato di Roma? No, è molto peggio. Questo burocratico Club dove vale, sempre e comunque la politica del più forte, non ha un’anima, ma ha comunque, un comune interesse: un mercato liberista dove chi sbaglia la mossa per minore astuzia o maggiore debolezza, paga pegno.

L’abbiamo visto con la Grecia, un caso limite, ma facilmente applicabile all’Italia e forse a tutta l’Europa mediterranea. È un Club, questo di Bruxelles, molto simile ad un pensionato per la terza età, dove gli ospiti sono convinti di essere ancora in pista, come negli anni verdi, e di esercitare un potere del passato, dove la grandeur francese, come per abitudine, la forza industriale della Germania e l’attitudine imperiale britannica potevano ancora regolare le sorti del mondo.

Oggi tutto questo non esiste ed i vari revivals degli ultimi tempi sembrano anticipare un definitivo “de profundis”.

Si è smarrito, forse ad arte, il senso stesso dell’Europa, che non nasce in visione unitaria come si vuol far credere, nell’isola di Ventotene, ma affonda le sue radici nella romanità, nell’abbraccio vitale di un Impero capace di unire nazioni diverse con la forza del diritto e della lingua comune, bastione di civiltà a difesa delle pressioni esterne da un Est ancora idolatra e desideroso di saccheggio e distruzione.

L’idea di un continente europeo figlio dell’Impero di Roma non è stata mai del tutto abbandonata, questa idea, anche se volutamente oscurata, ha continuato ad appassionare intellettuali e filosofi proprio in Italia e nel bel mezzo del Ventennio fascista. Già nel 1929, vedeva la luce “Antieuropa” un mensile di “azione e pensiero” di Asvero Gravelli, fautore di un rinnovamento spirituale del continente, che dieci anni prima, a Versailles, aveva gettato le basi per un nuovo conflitto e diffuso il germe assassino dello stesso ruolo di punta europeo nella storia. Scriveva Gravelli, nell’editoriale del primo numero “…noi siamo l’eresia della moderna Europa…” volendo intendere come eresia la volontà di una rivolta morale capace di portare solidarietà sociale contro l’alienazione del capitalismo gabbato per modernismo.

L’Unione Europea, quella del fiscal-compact e delle politiche depressive, è giunta, probabilmente, alla fine del suo non esaltante percorso: cosa rimarrà? Le formazioni di diverse ideologie che invocano un ritorno alla completa sovranità nazionale, prima fra tutte quella monetaria, con tutti i rischi connessi, specie per l’Italia, ad un nuovo rapporto di cambio e la definitiva scomparsa politica di un continente, schiacciato da superpotenze d’Oriente e d’Occidente. Ed allora, non sarà opportuno stare insieme, non certo nel modo odierno?

Alessandro P. Benini

(Articolo già pubblicato su “IL BORGHESE”, periodico diretto da Claudio Tedeschi)

Mediterranean Forum of Rome

MEDITERRANEAN FORUM of ROME
Rethinking the Euro-Mediterranean
geopolitical space in turbulent times

 

Friday July 7th, 2017
CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA – SALA DEL TEMPIO DI ADRIANO

PIAZZA DI PIETRA – ROME, ITALY
9:00 a.m. – 1:15 p.m.

 

The Foundation for a Europe of Nations and Freedom (FENL) is pleased to invite you to the MEDITERRANEAN FORUM of ROME that is meant to be an occasion where different ideas and solutions will be exchanged, ideally leading to a Euro-Mediterranean common space of dialogue that addresses most of the current issues in the social, economic and cultural dimensions.

 

 

SPEAKERS

 

– Hassan Abouyoub, Ambassador of Morocco to Italy and former Minister of Commerce and Investments;
 Valerio De Luca, Chairman of the Mediterranean Forum of Rome;
– Mons. Pierpaolo Felicolo, Director of the Migrantes Foundation Office of the Vatican Roman Diocese;
– Enrico Giovannini, former Minister of Labour and Spokesperson of the Italian Alliance for Sustainable Development;
– Enrico Granara, Euro-Mediterranean Multilateral Activities Coordinator at the Italian Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation;
 Hervé Juvin, French writer and essayist;
– Michel Korinman, Professor Emeritus of Geopolitics at Sorbonne University;
 Edin Mujagic, economist, The Monetary Kring, The Netherlands;
– Eugenio Occorsio, Journalist at La Repubblica;
– Yahya Pallavicini, President of the Islamic Religious Community of Italy;
– Giulio Terzi di Sant’Agata, Ambassador and former Minister of Foreign Affairs;

Usa – Germania, duello per l’Europa

COMUNICATO STAMPA –  Presentazione Nuovo Numero del Periodico “LIMES”  – 5/2017

| 13 giugno, h, 19:00  presso lo “Spazio Fare” al  Mercato Centrale Roma 

Pubblichiamo per i nostri Lettori l’invito ed il comunicato stampa, pervenutoci in Redazione da SIMONA SACCO  per la presentazione dell’ultimo numero uscito della rivista Limes intitolato “Usa-Germania, duello per l’Europa” (5/2017).  L’evento si svolgerà alle ore 19:00, presso la sala Spazio Fare, secondo piano Mercato Centrale Roma, in via Giolitti, 36.

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