“DALLA PRIMA ALLA TERZA REPUBBLICA. Come si stava meglio quando…”
Si riporta qui di seguito un comunicato stampa sulla Conviviale del Rotary Club di Roma, svoltasi il 4 febbraio, cortesemente trasmesso alla Redazione della Consul Press dalla Dr.ssa Antonella Lettieri.
A breve è prevista l’apertura della chiesa a Thor in Islanda, nella periferia di Reykjavik, la chiesa può celebrare matrimoni e funerali.
Fondata da poche decine di persone nel solstizio d’estate del 1972, l’Ásatrúarfélagið (Fratellanza della fede negli Æsir, anche detti Asi, una delle due famiglie degli dèi norreni) oggi solo in Islanda conta oltre 4 mila adepti. In una nazione di poco più di 300 mila abitanti, la cifra quindi non è estremamente bassa. Dal 1973 è stata riconosciuta dallo stato. Grazie ai benefici della tassa islandese sóknargjald, una specie di otto per mille, la fratellanza degli Asi ha così avuto un quantitativo che sommato in svariati anni le permetterebbe, anche legalmente, la costruzione della sua chiesa.
L’11 febbraio 2010 il mondo della moda perse uno dei suoi stilisti più visionari e tormentati, Alexander McQueen avrebbe compiuto tra qualche giorno 51 anni. Di un’immensa forza creativa, fatta della stessa sostanza dei sogni e dell’inquietudine, come lo stesso stilista dichiarò “bisognaavere incubi frequenti, ricordarseli e saperli disegnare”, di lui rimane un lascito prezioso portato avanti da Sara Burton.
Il Philharmonic Dining Rooms, meglio noto con il diminutivo di The Phil, e conosciuto per essere stato il pub dei Beatles, diventa un monumento storico.
Il mondo cattolico attraversa un particolare momento di confusione e non è in grado di respingere l’attacco che il laicismo sta portando all’avvenimento cristiano. Restano pertanto di estrema attualità le “profezie” di Augusto Del Noce del quale ricorre il trentennale della scomparsa. Per questo riteniamo opportuno riproporre questa intervista che Riccardo Pedrizzi fece al filosofo in occasione del Bicentenario della Rivoluzione francese:
Intervista ad Augusto Del Noce di Riccardo Pedrizzi : “Meglio Robespierre che i moderati”