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Intervista al Prof. Marco Tarchi sul Leader di “Forza Italia”

Berlusconi è su una brutta china Il centrodestra era appiccicato già nel lontano 1994 

 Intervista di Goffredo PISTELLI – pubblicata sul Quotidiano “ITALIA OGGI” del 24.6.2014

Classe 1952, romano di nascita ma fiorentino d’adozione, MARCO TARCHI è professore di scienza della politica all’Università di Firenze, nella blasonata facoltà dedicata a Cesare Alfieri di Sostegno. Le ricerche di Tarchi, negli ultimi anni, hanno si sono incentrate spesso sul tema del populismo in Italia, componente che è sempre più presente in questo convulsa crisi del centrodestra italiano.

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Italia-Germania-La partita che farà la differenza in Europa

 

Match tra Renzi e Merkel al vertice EU

 Crescita non austerità. Scontro al vertice tra Matteo Renzi e Angela Merkel. Da   indiscrezioni  di  alcune agenzie stampa dall’incontro del Consiglio Europeo a Ypres, in Belgio, dove i 28 capi di stato hanno commemorato lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Durante l’incontro,  Renzi avrebbe avallato la nomina di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione Europea, ricordando  che l’Europa dovrà dare una svolta alle sue politiche, prendendo la strada della crescita e dell’aumento dei posti di lavoro. La nomina di Juncker ? “Solo se c’è un documento chiaro che indichi dove vuole andare l’Europa. E’ passato il messaggio che avevamo dato anche noi, ma non da soli: prima di decidere i nomi si decidono le strategie”.

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BES2014-Benessere Equo e Solidale: CNEL, ISTAT,Presidenza del Consiglio

Presentazione oggi dei risultati sul BES,BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE, la presentazione è stata ospitata alla Presidenza del Consiglio, i lavori sono stati aperti dall’ON. Ivan Scalfarotto,alla presenza del Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.Dal progetto, avviato dall’ ex MinistroEnrico Giovannini | Professore ordinario, Università degli Studi di Roma, in collaborazione con il CNEL-ISTAT, emerge quanto segue” il nostro Paese, oggi, non riesce ancora a dare le giuste risposte alle esigenze ritenute prioritarie dagli italiani.I”.Esordisce conqueste parole il Presidente del CNEL On. Prof.Antonio Marzano.Continua il suo intervento riassumendo i risultati ottenuti dopo aver elaborato i dati raccolti ,in collaborazione con l’ISTAT,(intervento di Linda Laura Sabbadini, Direttrice Dipartimento Statistiche sociali e ambientali)

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Argentina

 

Articolo pubblicato lo scorso 19 giugno 2014 sul quotidiano “Il Manifesto” del Prof. Claudio Tognonato, pervenuto in redazione tramite l’ ufficio stampa Ambasciata Argentina

Così la Corte Usa punisce l’”indisciplinata” Argentina

America Latina. Hedge fund più forti degli Stati sovrani

 Non sem­pre è neces­sa­rio ricor­rere alle guerre e l’occupazione di ter­ri­tori per fare pre­va­lere i diritti dei più forti. Se con la pace di West­fa­lia, nel 1648, si sta­bi­li­scono le prime regole del diritto internazio­nale che limi­tano e garan­ti­scono la sovra­nità nelle rela­zioni tra gli Stati, oggi i diritti dei fondi spe­cu­la­tivi (hedge fund) pre­val­gono sullo Stato nazione. La Corte suprema degli Stati uniti, ignorando i pareri con­trari della stes­sa ammi­ni­stra­zione Obama, di Fran­cia e Mes­sico, che si erano già pre­sen­tati come ami­cus curiae, così come il parere dei mem­bri del Club di Parigi e molti altri paesi, ha sen­ten­ziato con­tro la rine­go­zia­zione del debito rag­giunta dall’Argentina. Una deci­sione che mette in seria dif­fi­coltà anche i paesi debi­tori e la finanza glo­bale. Ma può un Paese sovrano essere giu­di­cato dai tri­bu­nali di un altro Paese?

Se c’è oggi un governo mon­diale que­sto è gestito dagli orga­ni­smi finan­ziari inter­na­zio­nali. Que­ste isti­tu­zioni pro­muo­vono i prin­cipi neo­li­be­ri­sti, con­si­gliano viva­mente la dere­gu­la­tion, la privatizzazione dell’economia, la libe­ra­liz­za­zione del com­mer­cio mon­diale, la libera cir­co­la­zione del denaro e la restri­zione di doveri e diritti dello Stato nazione. Que­sti prin­cipi por­tano il nome di Washing­ton Con­sen­sus, anche se chi non ade­ri­sce resta auto­matica­mente fuori dal mondo.

L’Argentina nel dicem­bre 2001 è stata por­tata al fal­li­mento gra­zie alla cecità delle poli­ti­che moneta­ri­ste adot­tate dalla dit­ta­tura mili­tare nel 1976 e suc­ces­si­va­mente con­fer­mate dai governi demo­cra­tici che non ne hanno modi­fi­cato l’indirizzo. Tutto sotto la coper­tura, gli elogi e l’approvazione del governo della finanza mon­diale, Fondo Mone­ta­rio Inter­na­zio­nale in testa. Basti ricor­dare che il 25 marzo 1976, la mat­tina dopo il colpo di Stato del gene­rale Jorge Videla il Fmi con­ce­deva un cre­dito al governo dit­ta­to­riale, il primo di una serie che ha por­tato il Paese ad accumu­lare il più grande debito della sua sto­ria, che nel 2001 rap­pre­sen­tava il 160% del Pro­dotto interno lordo.

Si diceva che i paesi non pote­vano fal­lire, ma l’Argentina apriva un nuovo capi­tolo e si dichia­rava in default. L’ultima mano­vra era stata quella di pre­le­vare dai conti cor­renti in dol­lari (assai dif­fusi all’epoca) il rispar­mio degli argen­tini per coprire il debito estero in sca­denza. Le ban­che resta­rono chiuse per 90 giorni e quando apri­rono porte e spor­telli li argen­tini si sono ritro­vati pesos al posto di dol­lari. La moneta locale valu­tata prima alla pari con il dol­laro (1 peso = 1 dol­laro) era stata sva­lu­tata a 3 pesos per ogni dol­laro. Con que­sta mano­vra li argen­tini sono stati spo­gliati di due terzi del loro rispar­mio. La crisi eco­no­mica portò alla caduta di vari governi in pochi giorni e alla fine solo nel 2003 si risolse con la vit­to­ria di Néstor Kirchner.

Il nuovo governo cercò di ripren­dere in mano una società scon­volta e un’economia ferma. Il paese comin­ciò a supe­rare la crisi e nel 2005 arrivò ad un com­pro­messo con i cre­di­tori per­fe­zio­nato poi nel 2010 con un secondo accordo che sta­bi­liva una rine­go­zia­zione del debito con ter­mini ana­lo­ghi a quelli impo­sti agli argen­tini. La nego­zia­zione ottenne il con­senso del 93% dei pos­ses­sori di titoli. Oggi una sen­tenza della Corte Suprema degli Stati Uniti ha san­cito che i titoli del 7% che non è entrato nella rine­go­zia­zione devono essere cor­ri­spo­sti in un 100%. In denaro, i fondi acqui­siti nel 2008 per 48 milioni val­gono oggi 834 milioni di dol­lari, regi­strando un incre­mento pari al 1608%.

Di fronte a que­sti mar­gini di gua­da­gno l’accordo rag­giunto dallo Stato argen­tino diventa carta straccia per­ché tutti potranno fare ricorso e chie­dere un ana­logo trattamento.

Per­ché que­sto è pos­si­bile? Innan­zi­tutto per­ché i pre­stiti con­sessi ai paesi in via di fal­li­mento prevedono la com­pe­tenza in caso di con­tro­ver­sie di tri­bu­nali scelti dal cre­di­tore, in que­sto caso i tribu­nali degli Stati uniti. Poi per­ché i titoli del 7% che non sono entrati nella rine­go­zia­zione sono stati acqui­stati a prezzi strac­ciati per­ché con­si­de­rati insol­venti, cioè «titoli spaz­za­tura» dai grandi gruppi finan­ziari, sopran­o­mi­nati  fondi avvol­toi. Solo che la capa­cità di mano­vra di que­sti fondi specu­lativi, gli studi di avvo­cati ai loro ser­vi­zio e le ami­ci­zie poli­ti­che a dispo­si­zione pos­sono distrug­gere l’economia di un intero Paese. Que­sto può acca­dere all’Argentina.

Il per­ché tutto ciò sia pos­si­bile ha anche altri ragioni. È vero che l’Argentina si è ripresa, ma per farlo ha dovuto rom­pere con il Fmi, sal­dando la tota­lità del suo debito, espel­lendo la dele­ga­zione del Fondo dal pro­prio ter­ri­to­rio e igno­rando le sue rac­co­man­da­zioni. Dal 2001 l’Argentina si è gestita da sola, non ha chie­sto cre­diti ed è riu­scita a cre­scere con poli­ti­che redi­stri­bu­tive, un ampia­mento dello stato di benes­sere con mas­sicci inve­sti­menti in edu­ca­zione, ricerca e salute. Lo Stato è riu­scito a ripren­dere e gestire molte atti­vità stra­te­gi­che che erano state pri­va­tiz­zate e la disoc­cu­pa­zione, che nel 2001 era arri­vata al 25% è scesa all’attuale 7%. Troppa autonomia.

L’Argentina è un cat­tivo esem­pio anche per­ché da anni con­ti­nua ad alzare la voce con­tro le poli­ti­che neo­li­be­ri­ste, l’austerità e gli inter­venti del Fmi e non è la prima volta che viene punita. La sen­tenza della Corte degli Stati uniti può però diven­tare peri­co­losa per l’economia glo­bale, a dirlo è lo stesso Gerry Rice, por­ta­voce del Fmi mani­fe­stando la pre­oc­cu­pa­zione per le riper­cus­sioni del ver­detto sull’intero sistema finan­zia­rio.
Al di là dei ripen­sa­menti del fun­zio­nari Fmi l’Argentina ha assi­cu­rato il paga­mento dei debiti in sca­denza di chi è arri­vato ad un accordo rine­go­ziando il debito. Per coprire quanto chie­sto dai tribunali di New York, l’Argentina dovrebbe cedere più della metà delle sue riserve. Nes­sun paese sovrano sarebbe dispo­sto a pren­dere una simile deci­sione, nem­meno l’indisciplinata Argentina.

 
 

Gioco d’azzardo

M5S-Alessandro di Battista scrive:
Voglio presentarvi un mio eccellente collega: Massimo Enrico Baroni. Dal primo giorno di legislatura Massimo si sta dedicando anima e corpo al problema, drammatico, del gioco d’azzardo e della malattia che ne scaturisce: la ludopatia. La ludopatia o gioco d’azzardo patologico è un disturbo serissimo che rovina famiglie prima ancora che conti in banca. A tutti noi è capitato di vedere con quanta speranza/disperazione alcuni giocatori patologici giochino alle 7 del mattino magari con un bicchier di cognac in mano nel bar sotto casa.

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Forum PA: alle soglie della riforma

La Ricerca FORUM PA fotografa la PA alle soglie della Riforma Renzi/Madia

La mobilità volontaria dei dipendenti pubblici italiani è praticamente inesistente: il 99,4% dei dipendenti pubblici non ha mai cambiato “posto di lavoro”. Solo sei lavoratori su mille si sono spostati da una amministrazione a un’altra dello stesso comparto, mentre sono addirittura solo otto su diecimila gli impiegati che hanno cambiato comparto. Non a caso, dunque, la norma che fa più discutere nella Riforma Renzi – Madia  (di cui aspettiamo i primi testi ufficiali) è quella sulla mobilità.  Alle soglie dei primi testi ufficiali della Riforma della PA delineata in Consiglio dei Ministri lo scorso 13 giugno, la ricerca “Pubblico impiego: una rivoluzione necessaria”, rende disponibile una fotografia della PA italiana, zoomando su dipendenti pubblici e dirigenti.

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Le sorprese di Renzi: PD/M5S

  • Le sorprese non finiscono mai.
  •  Matteo Renzi si è presentato oggi all’incontro del suo partito con una delegazione del Movimento 5 stelle sulla legge elettorale, chiedendo di sostenere un sistema di voto che assicuri la stabilità di governo in cambio del possibile recupero delle preferenze.

Il confronto-incontro di oggi si potrebbe ripetere già la prossima settimana, anche sulle riforme costituzionali, con i grillini che hanno detto di non essere “contrari né al doppio turno elettorale né a premi di maggioranza”.

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Shopping nel Golfo

Il mercato mondiale del lusso nel 2013 è cresciuto del 6% e per questo dobbiamo ringraziare, oltre i nuovi ricchi di Cina e Russia, anche gli Stati del Golfo, dove in media la spesa pro capite mensile per i beni di lusso è di circa 2400 dollari.

Questo è ciò che è emerso dal White Paper 2014, svoltosi a Milano qualche giorno fa, realizzato dal gruppo Chalhoub, che da 50 anni accompagna i marchi occidentali in Medio Oriente. 

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Debora Serracchiani alla Conferenza nazionale sulle Servitù militari

 Il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani è intervenuta oggi alla 2° Conferenza nazionale sulle servitù militari in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e  delle Province autonome.

“In molte Regioni italiane – ha sottolineato il Presidente Debora Serracchiani – porzioni non indifferenti di territorio sono sottoposte ai vincoli delle servitù militari. Si tratta di ricchezze naturali, paesaggistiche ed anche beni culturali che oggi non rappresentano un’opportunità di sviluppo per i territori; né tantomeno un’occasione di progresso sociale, economico e scientifico per le comunità regionali.

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CNEL-CESE,impegno congiunto delle istituzioni

« Meglio combattere intorno ad un tavolo, diceva Jean Monnet, che su un campo di battaglia ». (“Mieux vaut se disputer autour d’une table que sur un champ de bataille.”)

Nell’ispirazione di un grande europeista si è tenuta a Roma la riunione congiunta delle sezioni economiche del CESE, il Comitato Economico e Sociale Europeo, e del CNEL, aperta con il saluto del Presidente Antonio Marzano, con l’obiettivo di predisporre e condividere una road map per il rafforzamento dell’Unione economica e monetaria europea.

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Imprese, Etica e Finanza

Etica delle Professioni

Etica, Impresa & Finanza”

Milano, 25 giugno 2014 – Ore 15:00

Spazio Eventi della Camera di Commercio Svizzera in Italia

 

Etica, Impresa e Finanza: tre mondi spesso considerati lontani, a volte in antitesi. Eppure, mai come in questo tempo il bisogno di contemperare valori morali e interessi economico-finanziari risulta indispensabile. Su questi presupposti si basa la sesta tappa del road show Etica delle Professioni, promossa da Società Eventi Internazionali srl.

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Altri mondi: dalla Cina al Canada

Il sogno canadese

Sono sempre più i nuovi ricchi cinesi che si affrettano oltremare, Canada in primis, per permettere ai loro figli di accedere ad un sistema educativo migliore. Ma lo scorso febbraio il governo federale canadese ha annunciato che interromperà l’Immigrant Investor Program. Prima parte dell’articolo pubblicato sul Nanfang Zhoumo.

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Conferenza delle Regioni: Turismo

 

Sviluppo della Cultura e rilancio del turismo: audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni

Roma, 11 giugno ’14 (comunicato stampa)

Si è tenuta oggi un’audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome davanti alle Commissioni cultura e attività produttive della Camera sul Decreto legge 83/2014 “disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”.  Nel corso dell’incontro sono intervenuti l’Assessore Mario Caligiuri (Regione Calabria), coordinatore della Commissione beni culturali per la Conferenza delle Regioni, e  l’Assessore Maurizio Melucci (Regione Emilia-Romagna) in rappresentanza della Commissione turismo della Conferenza delle Regioni.

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Studi di settore

Premessa – Nell’ambito dell’applicazione degli studi di settore, oltre al calcolo di congruità, GERICO ha elaborato una serie di indicatori classificabili in tre differenti tipologie. Il D.M. 24.3.2014 ha apportato alcune modifiche agli indicatori di coerenza, normalità economica e di anomalia.
Coerenza economica – Il D.M. 28.3.2013 aveva individuato ulteriori indicatori di coerenza applicabili agli studi di settore evoluti dal 2012, tra i quali si evidenzia quello relativo al margine per addetto non dipendente. Tale indicatore misura il contributo di ciascun addetto non dipendente alla creazione del “margine”, ovvero rappresenta la capacità dell’impresa di remunerare il lavoro non dipendente (titolare, collaboratori, soci, ecc.).

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Tutela della Privacy

 

 Antonello Soro, presidente dell’Authority lancia l’allarme: i colossi del Web sono “oltre la democrazia”, l’impatto economico del cyber-crimine è impressionante.” downloadINTERNEETTTTI giganti di Internet tendono ad occupare, in modo sempre più esclusivo, ogni spazio di intermediazione tra produttori e consumatori, assumendo un potere che si traduce anche in un enorme potere politico. Un potere sottratto a qualunque regola democratica”. Ma Antonello Soro, presidente dell’Authority chiarisce i dubbi di tutti  “furto di identità fino alla più organizzata criminalità cibernetica. E’ una emorragia stimata in 500 miliardi di dollari l’anno tra identità violate, segreti aziendali razziati,  portali messi fuori uso e moneta virtuale sottratta”.

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Scadenze IUC

COMUNICATO STAMPA

COMMERCIALISTI: SCADENZE IUC (IMU, TASI, TARI)
PIÙ RISPETTO DEI DIRITTI DEI CONTRIBUENTI E CONDIZIONI DI LAVORO PIÙ UMANE PER LA CATEGORIA

«Non è più tollerabile che il contribuente che voglia adempiere puntualmente alle sue obbligazioni tributarie debba conoscere l’importo delle imposte dovute solo il giorno prima, se non addirittura lo stesso giorno della scadenza», lo afferma il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, Mario Civetta. Queste, infatti, le tempistiche stringenti con cui Commercialisti ed Esperti Contabili sono costretti a fornire ai loro clienti gli importi delle imposte dovute, senza alcun tempo utile e a ridosso delle scadenze.

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Notizie su M.S. – Fiamma Tricolore

Sabato 7 Giugno, a Roma, si è conclusa la riunione del Comitato Centrale del M. S. FIAMMA TRICOLORE, tra proposte, discussioni ed trattazione di argomenti essenziali nella vita dello stesso Movimento, in un clima di costruttivo confronto che qualche, fisiologica, sfumatura stonata, non ha alterato. La riconferma del Segretario Nazionale Reggente Attilio Carelli, già data per scontata , è avvenuta per voto unanime. Subito dopo si è fissato il Congresso Nazionale a Dicembre. Tra le proposte emerse nel dibattito  fra componenti del C.C. , tutte interessanti, di particolare interesse è risultato il documento  “Idee e proposte”, presentato dal Coordinatore della “MacroArea Centro” Tonino Quattrini.

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Duecento anni e non li dimostra, l’Arma dei Carabinieri

Oltre 10mila persone sono accorse, ieri a Villa Borghese, a Roma. Sciabole sguainate e carica di squadroni,  vestiti con le loro splendide divise, si sono presentati cosi i festeggiati. Con  le spettacolari coreografie  dei Carabinieri,  che, per festeggiare e celebrare i 200 anni della fondazione dell’Arma dei carabinieri hanno fatto emozionare tutti.INGRESSO Alla cerimonia hanno preso parte il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il capo di Stato Maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli, e il comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli. In tribuna presidenziale si notava la presenza del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il Sindaco di Roma Ignazio Marino,il Presidente del Coni Giovanni Malagò, Rosi Bindi, L’On.Maurizio Gasparri, La Presidentessa della Camera Laura Boldrini, Il Presidente del Senato Pietro Grasso,l’On. Alfano.

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In nome dei referendum

I CINQUE QUESITI …

 QUESTO L’ APPELLO DI SALVINI…

Abrogazione della “riforma Fornero” sulle pensioni
Il quesito chiede di abrogare la Legge Fornero del Governo Monti che colpisce i giovani, le lavoratrici ed i lavoratori.
La Legge Fornero, fra l’altro, ha penalizzato l’entrata e l’uscita nel mondo del lavoro, ha allungato l’attività lavorativa di milioni di donne già impegnate nel lavoro familiare e ha creato il problema degli esodati lasciando senza stipendio né pensione centinaia di migliaia di lavoratori.
Abrogarla significa ridare dignità al lavoro ed ai lavoratori e dare la speranza di un futuro migliore ai nostri giovani.).

Abrogazione della Legge Merlin (prostituzione)
Il quesito chiede di abrogare la Legge Merlin del 1958 che è la causa, fra l’altro, della prostituzione di strada.
Finalmente sarà possibile non solo regolare e controllare la prostituzione al fine di tutelare la salute pubblica e combattere il degrado, ma anche tassare tale attività, come già avviene in Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Svizzera. Le entrate fiscali, che alcuni studi stimano in circa 4 miliardi di euro all’anno, consentiranno di ridurre o eliminare alcune tasse che gravano sui cittadini.
Abrogare la Legge Merlin significa anche contrastare la criminalità organizzata, la tratta e lo sfruttamento della prostituzione e portare ordine e sicurezza nelle nostre città.

Stop ai concorsi pubblici per gli immigrati
Il quesito chiede di abolire la norma, sostenuta dall’ex Ministro Kyenge, che consente agli immigrati di partecipare ai concorsi pubblici. In un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, con il record di disoccupazione giovanile (15-24 anni) che ha superato il tasso del 42% e il tasso di disoccupazione generale pari al 12,9%, dobbiamo pensare prima al futuro della nostra gente e dare perciò precedenza ai cittadini italiani. Abrogando questa legge tuteliamo il requisito della cittadinanza nell’accesso ai concorsi pubblici (ospedali, scuole, enti pubblici, ecc.).

Abrogazione della Legge Mancino (reati di opinione)
Il quesito chiede di abrogare la Legge Mancino del 1993 perché contrasta la libertà di espressione e colpisce chi manifesta le proprie idee.
Con la scusa della discriminazione razziale, etnica e religiosa, attraverso questa legge ci impediscono didifendere i nostri valori, la nostra storia e la nostra cultura.
Abrogarla significa garantire a ogni cittadino la libertà di esprimersi liberamente senza incorrere in sanzioni penali.

Abolizione delle prefetture
Il quesito chiede di abolire le prefetture, istituzioni di origine napoleonica che non hanno più motivo di esistere.
Mantenerle è un vero e proprio spreco che costa ai contribuenti oltre 500 milioni di euro all’anno, di cui l’80% per pagare stipendi e spese di gestione e rappresentanza.
Abolendo le prefetture, le competenze verranno attribuite alle questure e agli enti locali come avviene in molti Paesi europei, ad esempio in Germania, con conseguente risparmio di soldi pubblici.