Il 21 settembre in tutto il mondo si è celebrata la Giornata dell’Alzheimer istituita per la prima volta nel 1994 dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer‘s Disease International (ADI).
La diagnosi precoce dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è un passo fondamentale per garantire che i bambini possano ricevere un supporto adeguato e tempestivo. Riconoscere i segnali precoci di un DSA consente di avviare interventi mirati che non solo aiuteranno il bambino a superare le difficoltà scolastiche, ma potranno anche prevenire l’insorgere di problematiche psicologiche ed emotive, come l’ansia da prestazione, la bassa autostima e la frustrazione. La tempestività della diagnosi è cruciale, poiché permette di intervenire prima che il disturbo interferisca in modo grave con l’esperienza scolastica del bambino, minimizzando il rischio che questi sviluppi negativi influenzino in modo permanente la sua carriera scolastica e sociale.
Il 5 settembre è stata inaugurata a Roma la nuova struttura della già nota Paideia: la Paideia Internationa Hospital. Questa si prefigura come un nuovo polo della medicina e della prevenzione, sfruttando le migliori tecnologie e innovazioni, avvalendosi di personale medico altamente qualificato, anche internazionale.
Le cause dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono complesse e multifattoriali, un concetto che significa che più fattori possono interagire per determinare l’insorgenza di un DSA. Le evidenze scientifiche suggeriscono che la predisposizione a sviluppare questi disturbi sia in gran parte legata alla neurobiologia del cervello, ma anche a fattori genetici e ambientali. Approfondire questi aspetti è fondamentale per sviluppare strategie di intervento e supporto efficaci.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rappresentano un insieme di condizioni che interessano l’acquisizione e l’uso di abilità fondamentali per l’apprendimento, come la lettura, la scrittura e il calcolo. Il termine è stato introdotto ufficialmente negli anni ’90 per definire un gruppo di difficoltà che non sono legate a deficit intellettivi generali, ma piuttosto a problematiche specifiche che impediscono un regolare sviluppo in ambiti cognitivi cruciali. Sebbene i DSA possano manifestarsi in modi diversi, la loro diagnosi e il trattamento si fondano su principi comuni e su un approccio integrato che coinvolge la famiglia, la scuola e i professionisti.
La storia dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è strettamente legata all’evoluzione della psicologia e delle neuroscienze, nonché alla crescente attenzione della società verso le problematiche educative. Questo cammino ha inizio alla fine del XIX secolo, quando medici e psicologi iniziarono a osservare un fenomeno interessante e inedito: alcuni bambini, pur avendo un’intelligenza nella norma, incontravano difficoltà scolastiche marcate in specifiche aree, come la lettura, la scrittura e il calcolo. Non si trattava di difficoltà generalizzate, come quelle legate a ritardi cognitivi, ma di problemi circoscritti che non trovavano spiegazione nelle teorie prevalenti dell’epoca. Questa discrepanza suscitò l’interesse e la curiosità della comunità scientifica, dando inizio a una serie di studi e osservazioni che avrebbero trasformato il modo di concepire e trattare l’apprendimento.