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Scuola Ufficiali dei Carabinieri. Inaugurato l’Anno Accademico 2019-2020

 

Inaugurato l’Anno Accademico presso l’Istituto Scuola ufficiali dei Carabinieri

Raffaele Panico

Roma, 24 gennaio 2020, nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri, in via Aurelia, è stato inaugurato questa mattina l’Anno Accademico 2019-2020 Scuola Ufficiali dei Carabinieri. Nel corso dell’incontro il Comandante Generale, Giovanni Nistri ha tenuto un resoconto delle attività svolte dall’Arma dei Carabinieri nel 2019 e ha illustrato le progettualità future.

  Scuola ufficiali dei Carabinieri -Roma

Tra i temi e i molteplici punti trattati, nel corso del 2019, ha reso noto il Comandante Generale Nistri, “i Carabinieri hanno perseguito il 73% di tutti i reati denunciati, scoprendo il 63% dei casi risolti da tutte le forze dell’ordine”. Un impegno costante che ha spesso messo a repentaglio l’incolumità dei militari. Ed ha sottolineato un altro punto importante: “Le minacce portate dai crimini informatici condizionano l’ecosistema telematico nel quale siamo immersi e incidono sempre più sul quadro generale della delittuosità: nel 2010 erano meno del 4%, ad oggi pesano per quasi il 10%”. Inoltre “Nel settore – ha proseguito il generale Nistri – il Reparto Indagini Telematiche del Raggruppamento Operativo Speciale rappresenta il polo di riferimento di una rete periferica di operatori specializzati, capillarmente presente sul territorio nazionale, anche a salvaguardia delle infrastrutture sensibili della Difesa, quale attività di Polizia militare, funzione esclusiva dell’Istituzione”.

Sono intervenuti il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Nel suo intervento il presidente del Consiglio ha evidenziato che “occorre perseguire un radicale cambio di paradigma culturale. Per questo vogliamo inserire la protezione dell’ambiente e della biodiversità, unitamente allo sviluppo sostenibile, direttamente nella Costituzione italiana”.

Intervista ad Aldo Ciaccio, cantautore italiano, che racconta i progetti dell’associazione “Tota Pulchra”

Il cantautore italiano, Aldo Ciaccio,  parla dell’associazione di promozione sociale “Tota Pulchra”, nata nel 2016. Racconta che la stessa vuole dare spazio ai giovani talenti e agli artisti più bisognosi, organizzando iniziative culturali d’ogni tipo.

Calabrese di origine, Ciaccio, amico di artisti come Umberto Tozzi, Pupo, Albano, Morandi, Toni Esposito, esordì come cantautore decenni fa dopo varie attività ed esperienze imprenditoriali. Nel ’99 ha scritto la canzone (titolo in inglese e testo in italiano) “I love You, Jesus cries“.

Tota Pulchra sta progettando iniziative di approfondimento, dialogo interreligioso e interculturale, per creare un ponte tra cattolici italiani e congolesi, Roma e Kinshasa. “Sul piano musicale – precisa Mons. Gervais – sarà importante la partecipazione di Aldo Francesco Ciaccio, cantautore, musicista e artista figurativo”.

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A Roma “I° Trofeo Olympia”, per il CXX° Anniversario della Polisportiva Lazio

IL TORNEO “OPEN DELLA CAPITALE(CALCIO DA TAVOLO – SUBBUTEO)
 in collaborazione con F.I.S.C.T.  e con l’ Hotel  Rouge et Noir 

da  sabato 1 Febbraio – h. 9:30 a domenica 2 febbraio h.18,30
in Via Cosimo De Giorgi, 8 –  00158 Roma

Sabato 1 e domenica 2 febbraio presso le sale dell’Hotel “Rouge et Noir andrà in scena la prima edizione del torneo federale nazionale di calcio da tavolo/subbuteo “Open della Capitale”.
Nella prima giornata si terranno le competizioni individuali (open, under e challenge), suddivise nella modalità di gioco “calcio da tavolo” (materiali moderni) e “subbuteo tradizionale” (materiali tradizionali); nella giornata di domenica si giocherà il torneo a squadre, con i club provenienti da tutta Italia pronti a battersi per aggiudicarsi il primo “Trofeo Olympia” della storia.

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Plinio il Vecchio “buone nuove” su un precursore dimenticato

Plinio il Vecchio il suo teschio è l’unica reliquia dell’Impero Romano?
Lo storico dell’arte giornalista Andrea Cionci ha tagliato il nastro di un oblio che quasi attendeva la sinergia della ricerca multidisciplinare dopo “Cent’anni di solitudine”

Raffaele Panico

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