Finalmente “buone notizie” per i braccianti agricoli italiani e per il comparto agroalimentare. Arrivano dall’incontro “positivo” di questa mattina, svoltosi a Roma, tra il Ministro alle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, il suo staff e i vertici nazionali del SiFUS, rappresentato dal segretario generale Maurizio Grosso e dai segretari nazionali Lino Masi per i “Braccianti agricoli” ed Ernesto Abate per i “Consorzi di Bonifica”.
nella foto di apertura, un vertice di Mario Draghi con i Ministri del suo Governo
ALCUNE “OSSERVAZIONI SCOMODE” SULPNRR E IL PARAMETRO DELLA PRODUTTIVITÀ
a cura di Enea Franza*
Si discute ancora molto se la bassa produttività del lavoro, caratteristica da diversi anni del nostro sistema produttivo, sia legata alla dimensione delle aziende italiane, ovvero, trovi ragione in altre variabili del mercato, come l’alto costo del lavoro, ovvero, il basso valore del prodotto.
In effetti, il parametro della produttività (data dal rapporto fra valore aggiunto e occupati totali) misura il rendimento medio dell’input di lavoro in termini di produzione. Peraltro, da questo parametro dipende anche il c.d. “costo del lavoro” (o CLUP), dato dal rapporto tra redditi medi da lavoro dipendente e produttività media del lavoro.
Tra poche ore, di nuovo il 25 aprile, immancabilmente lo stesso da 76 anni, immutato nel suo spirito celebrativo che resta divisivo, fortemente intriso di ideologismo stantio, anacronistico, pure frutto di retorico accatto. Ancora un 25 aprile unilaterale di vincitori contro vinti, antifascisti contro fascisti e con la piazza gremita da partigiani, datati o nuovi oppure aspiranti tali, tutti, comunque, così “fragili o vulnerabili”, mutuo gli aggettivi dalla vicenda covidiana, da non convincersi, finalmente, a vaccinarsi con gli anticorpi universali della democrazia, che significa, innanzitutto, confronto. Nessuno nega il valore della festività civile del 25 aprile, data di liberazione dal fascismo e fondamentale preliminare della successiva, magnifica scelta della Repubblica, memoria questa, ormai, storicamente acquisita e condivisa da tutti gli italiani, ma, certamente, nessuno può accettare che cocciutamente si continui a millantare che la porta sul futuro dell’Italia possa ancora girare sui cardini di un antifascismo arrugginito, mai oliato in 76 anni dal buonsenso di ricomporre una divisione lacerante della nostra comunità nazionale.
L’europarlamentare Procaccini: il Lazio ha
i numeri per la zona gialla ma resta arancione per decreto!
Raffaele Panico
L’europarlamentare pontino Nicola Procaccini in una nota stampa dichiara: “Il Lazio, come altre Regioni, avrebbe i dati adeguati per diventare zona gialla a partire da lunedì, ma un decreto del governo Draghi impone la zona arancione fino a fine mese. Ma allora quale senso ha avuto stabilire i parametri medico-scientifici per designare i colori delle regioni con i relativi livelli di restrizioni, se poi vengono contraddetti da un atto normativo di carattere politico?
Sebbene la coppia di influencer si sia più volte pregiata di grandi gesti di solidarietà e sensibilizzazione, sulla legge Zan ci sentiamo di dire basta. Si, perché mettere in luce salute e cultura è una cosa, accendere i riflettori su questioni delicate come la legge sulla trans-omofobia è invece tutt’altro.
Parlare della legge Zan, non è come fare una foto al museo, né è una campagna crowdfunding: la questione è di spessore ben diverso. Dalla terminologia usata, che suscita la perplessità di molti, anche di associazioni femministe. Alle problematiche etiche, messe in rilievo sia dall’On. Vittorio Sgarbi e dall’On. Giorgia Meloni, relative all’educazione in età pre-sviluppo di tematiche riservate a maggiori di 14 anni. Sino alle brillanti osservazioni di Gaetano Quagliarello, che in un’intervista su l’Huffington Post, spiega come la sessualità “fluida” rischia di vanificare decenni di lotte femminili.
LA RESURREZIONE DI CRISTO, DIVENUTO UOMO, SIA DI AUSPICIO PER LA “NOSTRA ITALIA“ UN “NUOVO RINASCIMENTO” E’ POSSIBILE
MANIFESTAZIONE DI “MIO-ITALIA”, CON 2 SUCCESSIVI COMUNICATI ED UN VIDEO INTERVENTO DI ILARIA BIFARINI CON ENRICO MONTESANO E FULVIO GRIMALDI
____________ a cura di GIULIANO MARCHETTI
Domenica 4 Aprile DDXXI,noi “Gente d’Italia” abbiamo vissuto la Seconda Pasqua in Era Covid e, purtroppo, come nel precedente anno 2020, i nostri sentimenti di speranza, di rinnovamento e di festosità collegati al “Giorno della Resurrezione” sono stati in buona parte offuscati dall’ angoscia e dalla tristezza di questi tempi.
DAL MONDO DEI NOSTRI AVI LATINI ALLA COSTITUZIONE ITALIANA
ED AI NOSTRI CONTEMPORANEI “UOMINI PUBBLICI“
Torquato Cardilli
Stando al resoconto che ce ne fa Plutarco, intorno all’anno 51 a.C. Pompea, figlia di Silla, seconda moglie di Cesare, sposato qualche anno prima, fu protagonista di un clamoroso scandalo amoroso. Durante le celebrazioni in onore della Dea Bona, l’abitazione di Cesare, Pontefice Massimo e capo del collegio sacerdotale, era da considerarsi a tutti gli effetti sacra e inviolabile, interdetta agli uomini perché dedicata ai riti celebrati da sole donne.
Ma Clodio, amante di Pompea, preso da pulsione amorosa, con la complicità di un’ancella della padrona di casa vi si introdusse travestito da flautista. Il mal capitato spasimante fu però scoperto da altre serve e cacciato di casa in malo modo dalla madre di Cesare con grande clamore e urla.
Rapporto DIA – Dipartimento Investigazione Antimafia
sul I° semestre 2020
Roma, 26 febbraio 2021
IL RAPPORTO DIA indicato nel titolo è a dir poco allarmante e certifica un quadro comunque prevedibile. Le chiusure, le restrizioni, i piccoli imprenditori lasciati senza risarcimenti o col contentino di una mancia, rispetto a debiti, tasse, affitti e utenze da pagare, hanno generato situazioni drammatiche che ingolosiscono sempre di più la criminalità organizzata. La mafia non è mai in emergenza, ma semmai le sfrutta a suo vantaggio, le emergenze. Quindi con pochi soldi può rilevare aziende ben radicate e rinomate sul territorio, ma ridotte sull’orlo del fallimento». Lo ha dichiaratoPaolo Bianchini, Presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
Ironia, o satira di circostanza? È Iniziata una espettorante guerra a suon di esibizioni canore nell’Alto Isontino e nelle valli delle Alpi Giulie per la difesa dell’aceto balsamico
Raffaele Panico
Ironia, buttiamola così! dato che le vie della contraffazione nel settore alimentare sono davvero infinite. Anche la contraffazione o lo stratagemma ora!… oltre alla frode, all’adulterazione e alla sofisticazione i tre aspetti diversi su cui vigilano le leggi a tutela e le polizie italiane. Sono battaglie che i prodotti italiani affrontano su molti fronti, per lo più da improponibili produttori extra-europei, asiatici per primi.
Trattasi di contraffazione o di semplice stratagemma? Stratagemma normativo dato che la Slovenia, Paese membro dell’Unione europea, che ha adottato l’euro e l’introduzione del bilinguismo in aree geograficamente italiane ma con sovranità di Lubiana, la Valle dell’Isonzo e lo spartiacque delle Alpi Giulie, e buona parte dell’Istria settentrionale. Cosa che Roma ha introdotto decenni prima, come fondatore dell’Unione col Trattato che porta il nome nel 1957 per le terre geograficamente italiane dell’Alto Adige o anche sud-Tirolo. E ci troviamo alla grande così tra europei ci si intende.
Rossella Pezzino de Geronimo, coordinatrice nazionale di “Imprese Ambiente” di Confedercontribuenti, ricordando che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto di voler sostenere l’imprenditoria sana, lancia questo accorato invito: “anche con noi imprenditori creditori dello Stato ‘morosi incolpevoli’, ma non evasori! Noi vogliamo pagare le tasse e tutti devono farlo per sostenere il Paese, ma lo Stato non deve essere usuraio. Draghi deve concederci di pagare i tributi, ma senza sanzioni ed interessi. Solo così potrà esserci una ripresa economica, altrimenti ci sarà il fallimento! Uno Stato debitore moroso nei confronti dei propri servitori deve sostenere, rispettare e non approfittare di loro o spremerli fino al fallimento.
Tre navi, il Conte Rosso, il Conte Verde ed il Conte Bianco, erano alla fonda in tre diversi porti italiani in attesa di un nuovo equipaggio per la ripartenza. Erano state costruite nei cantieri navali scozzesi William Beardmore & Co, a Dalmuir nei pressi di Glasgow, ed erano state consegnate alla compagnia di navigazione italiana prima della Brexit.
Il Conte Verde, poco più di 170 metri, era nel porto di Bari in attesa di una nuova crociera oltre il canale di Suez, il Conte Rosso, di 180 metri, era nel porto di Civitavecchia di attesa di salpare per un giro nel Mediterraneo, per isole e coste, dalla Sardegna alla Grecia, toccando anche la Tunisia, l’Egitto ed Israele.
Il Conte Bianco, di oltre 190 metri, era nel porto di Genova in attesa di riprendere il mare, varcare lo stretto di Gibilterra ed entrare nell’Atlantico.
POST IL GRANDE RESET,
LA PAROLA D’ORDINE SARA’: “NORMALIZZAZIONE“
…..RIFLESSIONI SU UNA NUOVA ECONOMIA
____________a cura di ALESSANDRO P. BENINI
Ilaria Bifarini, nota economista per le precedenti opere di grande interesse, oggi nell’ultimo volume pubblicato – Il Grande Reset, dalla pandemia alla nuova normalità, trova materia di studio e riflessione sulla nuova economia incentrata totalmente su quei criteri informatici, così condizionati dalla “intelligenza artificiale” tali da far vivere con una presunta dignità di scienza green un mondo di produzione escludente in realtà l’opera dell’uomo.
È una notizia importante per chi si trova ad affrontare il lavoro giorno per giorno. Un comunicato di martedì 16 febbraio segnalava notevoli disagi agli autisti, autotrasportatori e le imprese.
Nel sito stamane, in Alto Adige, https://www.alto-adige.com/traffico si legge: “per viaggi la cui destinazione si trova in Germania, oppure deve essere raggiunta attraverso la Germania, agli ingressi per il Tirolo, il Passo Resia, il Passo del Brennero, il valico S. Candido-Prato alla Drava, serve – si legge – un tampone negativo PCR o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti. Per evitare situazioni di congestioni al traffico vengono effettuati dei controlli lungo l`A22 Autostrada del Brennero a Verona. In assenza di un certificato, i veicoli vengono deviati verso l`A4, l`A23 per entrare in Austria attraverso il valico di Tarvisio”.
Raffaele Panico
Questo lo stato dell’arte ad oggi. Mentre 2 giorni fa veniva comunicato da ANITA acronimo di Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, associazione di autotrasporto aderente alla Confindustria: “Corridoi verdi e reciprocità di trattamento nel trasporto di merci”. Comunicato, si continui a leggere,
17 FEBBRAIO- “La disdetta del Contratto integrativo provinciale della Vigilanza Privata. da parte di una società di Latina, con la conseguente decadenza di alcune tutele contrattuali e la decurtazione del salario, rappresenta un pericoloso precedente che potrebbe essere emulato dalle oltre 1.300 imprese della vigilanza a livello nazionale a discapito degli oltre 70mila lavoratori occupati nel settore e dei loro salari. Per questo chiediamo un intervento del Ministero degli Interni e del Ministero del Lavoro”.
È la preoccupata presa di posizione del Segretario Generale del Sindacato CLAS, Davide Favero, che stigmatizza quanto accaduto a Latina l’accaduto come.
Roma, 16 febbraio 2021 l’Ufficio Stampa inoltra un importante comunicato alla vigilia voto di fiducia del nuovo governo di Mario Draghi: rinviare a giugno le notifiche delle cartelle esattoriali e gli atti dell’Agenzia delle entrate per ridare fiato e prospettive concrete allo sviluppo dell’economia italiana messa a dura prova
A cura di R.Panico
“Serve una risposta seria da parte del nuovo Governo, per far uscire le imprese dalla crisi determinata dalla pandemia. Un Governo che crei vere condizioni per una seria ripartenza. Ecco perché attendiamo che in Parlamento, durante il voto di fiducia, Draghi prenda impegni precisi, indicando subito le proposte sulle molteplici questioni e sui problemi che assillano e stanno mettendo in ginocchio il popolo dei contribuenti e delle imprese”. A sostenere ciò e a gran voce è il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro il quale chiede pubblicamente che “faccia lo stesso anche il nuovo ministro all’Economia Franco, da cui ci aspettiamo segnali precisi ed incisivi per affrontare i temi che gravano sui contribuenti. Vigileremo affinché questo accada e per capire da che parte sta.
Agroalimentare nell’Unione Europea, “Mentre l’Italia è ferma, avanza il nutriscore” è la nota dell’on.le Nicola Procaccini
12 FEBBRAIO – “Mentre in Italia siamo fermi ad assistere l’avvicendarsi di governi e consultazioni, in Europa si sta chiudendo il cerchio sul cosiddetto Nutriscore. Cioè quel meccanismo di etichettatura dei prodotti che penalizza il sistema alimentare italiano e i principi della dieta mediterranea in generale. Dietro una strumentale ideologia salutista si nasconde l’obiettivo di colpire l’Italia in uno degli ultimi settori in cui avevamo ancora una leadership internazionale: quello alimentare”.
Il «Grande Reset»: le preoccupazioni per una quarta rivoluzione (post) industriale nel libro di Ilaria Bifarini
Ilaria Bifarini, classe 1980, è una economista “bocconiana redenta”, autrice di numerosi saggi di carattere socioeconomico e politico. La sua ultima pubblicazione, il Grande Reset, affronta temi più che mai attuali, analizzando i cambiamenti ai quali potremmo andare incontro in futuro.
Davide Favero ha chiesto un incontro urgente all’assessore la lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Berardino
Roma. Drastiche riduzioni di orari e di salari, al di sotto del minimale orario contrattuale previsto dal Ccnl, senza accesso agli ammortizzatori sociali. È la condizione in cui si trovano alcuni dei lavoratori di “Disco Lazio”, l’ente regionale per il diritto allo studio e la promozione della conoscenza, creato dalla Regione nel 2018 e che ha preso il posto di Laziodisu. È per questo che il Segretario Generale del Sindacato CLAS, Davide Favero, ha chiesto un incontro urgente all’assessore la lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.
È una catastrofe il settore alberghiero molte aziende non riapriranno
Raffaele Panico
Roberto Necci, imprenditore alberghiero e Presidente del “Centro Studi della Federalberghi Roma”, lancia l’allarme e il monito ad interventi straordinari per salvare il settore, l’indotto e le stesse città d’arte italiane. Molte aziende non potranno riaprire e paventa il rischio che i Nostri centri storici delle città d’arte e a vocazione turistica, per molto tempo ancora, vedranno gli hotels abbandonati o persino utilizzati per chissà quali altri usi. Ne vale la continuità del nostro Patrimonio storico culturale e paesistico dalle città fino ai borghi d’Italia. E con sue parole continua: “del resto dopo un anno di mancati incassi, un altro anno all’orizzonte simile a quello precedente, nessun settore economico riuscirebbe a rimanere in piedi, abbiamo denunciato questa situazione, dall’indomani dello scoppio della pandemia, il nostro settore non può essere considerato alla stregua degli altri che seppur limitatamente possono riprendere le attività, noi per funzionare abbiamo bisogno dei mercati internazionali”.
La nota politica, 4 febbraio – “Le decisioni della Commissione europea in campo alimentare sono sempre più guidate da posizioni ideologiche. L’ultimo esempio è l’anatema sulle carni rosse e quelle lavorate contenuto nel piano europeo per la lotta al cancro. Una posizione ideologica che demonizza un alimento fondamentale per l’umanità fin dalla notte dei tempi. Ormai la cosiddetta “cancel culture” è arrivata persino sulla nostra tavola, con l’obiettivo di promuovere una dieta vegetale che sarà anche di moda, ma la cui validità nutrizionale è tutta da dimostrare”.
È quanto affermano il capo delegazione di FDI-ECR al Parlamento europeo, Carlo Fidanza e l’europarlamentare di FDI-ECR Nicola Procaccini, componente della commissione agricoltura, criticando i contenuti dello ‘Europe’s beating cancer plan’ della Unione Europea.