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La Thailandia è tra i migliori 5 paesi al mondo per la capacità di contenimento del COVID-19

Buone notizie dall’Asia e dall’emisfero Australe. Il centro studi accademico australiano
“Lowy Institute” 
ha classificato la Thailandia al quarto posto su 98 paesi in tutto il mondo

Il TAT – acronimo – di Tourism Authority of Thailand con grande soddisfazione ci segnala la posiziona della Thailandia la quale, in una ricerca condotta da un importante Accademia australiana, è stata classificata al quarto posto, su 98 paesi del mondo, per la qualità della sua risposta all’emergenza e alla crisi della Pandemia COVID-19. Interessante seguire l’analisi, l’iter, le valutazioni e l’aggregazione dei dati, i criteri e i fondamenti della ricerca. Il Lowy Institute è giunto ai risultati finali che hanno visto dare il massimo dei voti alla Nuova Zelanda, con il Vietnam al secondo posto, seguito da Taiwan, Thailandia e Cipro che completano la classifica dei cinque virtuosi migliori Paesi nel Mondo intero. L’Italia, siamo andati a verificare, è stata posizionata al 59.mo posto sul totale dei 98 Paesi, quindi posizione appena sufficiente. Segnaliamo nella stessa nota e si veda il link dello studio che, “la Cina non è stata inclusa in questa classifica a causa della mancanza di dati pubblicamente disponibili sui test”. Mentre continua la nota “I dati per Taiwan sono forniti separatamente da quelli della Cina”.

a cura di Raffaele Panico

Lo Studio ha, naturalmente, considerato una serie di criteri di ricerca per giungere a tale valutazione. Per determinare la qualità delle prestazioni relative a vari paesi in diversi momenti della pandemia, il “Lowy Institute” ha monitorato sei misure COVID-19 in 98 nazioni rispetto alle quali è disponibile un set completo di dati. Ha esaminato la risposta individuale nell’arco delle 36 settimane che hanno seguito il 100° caso confermato di virus in ciascuno di questi paesi, utilizzando i dati fino al 9 gennaio 2021. Partendo da questa base, ha creato medie mobili di 14 giorni che sono state calcolate utilizzando i seguenti indicatori:

  1. Casi confermati;
  2. Morti confermate
  3. Casi confermati per milione di persone
  4. Morti confermate per milione di persone
  5. Casi confermati in proporzione ai test
  6. Numero di test ogni mille persone

 Lo Studio ha valutato i Paesi che avevano un minor numero di casi e decessi segnalati (sia su base aggregata che pro capite), oltre alle nazioni in cui il numero dei test effettuati era più alto. Secondo i risultato ottenuti, le nazioni che si sono dimostrate più efficaci nel contenimento del virus sono in gran parte nella regione Asia-Pacifico. Alla Thailandia è stato assegnato un punteggio di 84,2 superato solo dal 94,4 della Nuova Zelanda, dal 90,8 del Vietnam e dall’86,4 di Taiwan.

Questo ultimo riconoscimento delle misure di prevenzione e controllo della pandemia attuate dal governo thailandese, arriva mentre il Paese continua a lavorare per controllare un’epidemia in fase due iniziata il 19 dicembre 2020.

Nell’agosto dello scorso anno, la Thailandia era anche in cima alla lista delle destinazioni più sicure del mondo secondo uno studio dell’epoca realizzato dal tour operator tedesco Tourane. Nello stesso periodo è stata, inoltre, “eletta” destinazione di viaggio più sicura al mondo durante la pandemia COVID-19 dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), sulla base di vari criteri, tra cui il tasso di notifica a 14 giorni dei nuovi casi e il numero dei decessi. Questi dati, uniti a una densità di popolazione moderata (135) e alle ore di sole al giorno per le attività all’aperto (6,6 ore) hanno posto la Thailandia saldamente al primo posto tra le nazioni più virtuose nella battaglia contro il Covid-19. 

Roma, 4 febbraio 2021. Per informazioni sulla Thailandia: https://turismothailandese.it

 

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