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AN.BTI, l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani

Tra i tanti “protagonisti” del turismo, uno dei principali motori dell’economia italiana, c’è anche il settore dei bus turistici. Secondo un’indagine di AN.BTI, l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani aderente a Confcommercio, realizzata in collaborazione con Isfort, “Le ruote del turismo: il settore dei bus turistici in Italia”, negli ultimi anni è cresciuto il peso economico e sociale ed il trasporto è uno dei punti strategici e sempre più necessari per l’offerta turistica del Paese. L’Associazione Nazionale Bus turistici Italiani (AN.BTI) è il primo raggruppamento a livello nazionale delle imprese di trasporto persone mediante noleggio di autobus. Insieme all’esperienza del Comitato di base (Co.bti), formatosi a seguito della pandemia Covid per rappresentare le istanze e supportare un settore che ha specificità del tutto diverse dagli altri tipi di trasporto persone, il grande lavoro svolto e i risultati conseguiti hanno consolidato la necessità di formare un’Associazione che curi in modo specifico diritti e interessi delle imprese e degli operatori che si muovono nel turismo.

Il comparto è stato colpito fortemente dalla pandemia con una flessione del fatturato di oltre il 50% nel periodo 2020-21, e oggi sta vivendo una profonda trasformazione. Sostanzialmente più snello ma più efficiente e sostenibile con oltre la metà del parco veicoli di ultima generazione. E risulta anche essere più sicuro con un minore rischio di incidenti su strada. Il settore però deve essere sostenuto e rilanciato e come primo obiettivo serve incrementare il numero degli autisti. Sono 6.700 i conducenti che mancano nel nostro Paese, a questo proposito occorre incentivare l’ingresso di giovani e stranieri, abbassando le soglie di accesso, sia in termini di costi che di età, e ampliando i canali formativi. Ed è anche necessario valorizzare la figura dell’autista che oltre alla guida del veicolo oggi richiede ulteriori competenze, come la conoscenza dei luoghi da visitare, la capacità di relazionarsi con i passeggeri, l’attitudine ad assistere i turisti, la conoscenza delle lingue.

I numeri della categoria sono comunque alti, è un settore che nel suo complesso conta 3.700 imprese 25 mila posti di lavoro, altrettanti bus che viaggiano sulle strade e autostrade italiane ed estere, che genera 2,5 mld annui di fatturato, 1,7 mld di chilometri percorsi ogni anno, 450 milioni di litri di carburante consumato nonché 100 milioni di euro di ticket bus versati ai Comuni.

Il presidente Riccardo Verona ha sottolineato che “il settore dei bus turistici ha rialzato la testa dopo anni di estrema difficoltà, ma la ripartenza è comunque accompagnata da troppe incertezze. Oggi più che mai è necessario il sostegno delle Istituzioni perché abbiamo bisogno di aiuti innanzitutto per il rinnovo sostenibile dei veicoli, che non può essere sorretto solo dalle nostre imprese. In secondo luogo è indispensabile trovare soluzioni per ovviare alla carenza del personale viaggiante e contestualmente procedere al riconoscimento strutturale, al pari di altri comparti, delle agevolazioni sulle accise del carburante. È giunto il momento di riconoscere l’unicità, la peculiarità e la flessibilità del nostro servizio che è senza limitazioni di alcun genere, né tantomeno di orari o di percorso. Siamo “Le Ruote del Turismo” e vogliamo continuare ad esserlo con sempre maggiore qualità ed efficienza”.

L’AN.BTI, costituitasi a novembre 2021, tutela gli interessi sociali ed economici delle imprese e degli operatori rappresentati a tutti i livelli amministrativi ed istituzionali, nazionali comunitari ed internazionali, fornendo ai propri associati servizio di informazione, assistenza e consulenza per sostenere le loro esigenze di sviluppo economico e di qualificazione.

Sede: AN.BTI  Piazza G.G. Belli, 2 – Roma.

an.bti, l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani