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Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro il presidente nazionale per un nuovo fisco e una seria rottamazione 

Roma, 16 febbraio 2021 l’Ufficio Stampa inoltra un importante comunicato alla vigilia voto di fiducia del nuovo governo di Mario Draghi: rinviare a giugno le notifiche delle cartelle esattoriali e gli atti dell’Agenzia delle entrate per ridare fiato e prospettive concrete allo sviluppo dell’economia italiana messa a dura prova

A cura di R.Panico

Serve una risposta seria da parte del nuovo Governo, per far uscire le imprese dalla crisi determinata dalla pandemia. Un Governo che crei vere condizioni per una seria ripartenza. Ecco perché attendiamo che in Parlamento, durante il voto di fiducia, Draghi prenda impegni precisi, indicando subito le proposte sulle molteplici questioni e sui problemi che assillano e stanno mettendo in ginocchio il popolo dei contribuenti e delle imprese”. A sostenere ciò e a gran voce è il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro il quale chiede pubblicamente che “faccia lo stesso anche il nuovo ministro all’Economia Franco, da cui ci aspettiamo segnali precisi ed incisivi per affrontare i temi che gravano sui contribuenti. Vigileremo affinché questo accada e per capire da che parte sta.

Noi di Confedercontribuenti chiediamo al Ministro Daniele Franco di attivarsi subito per rinviare a giugno le notifiche delle cartelle esattoriali e gli atti dell’Agenzia delle entrate, perché serve varare l’immediata rottamazione con modalità di rateizzazione compatibili con la situazione reddituale di ognuno, ovvero con rate che non eccedano di oltre il quinto del reddito del contribuente alla data attuale, ma anche il saldo e lo stralcio per quelli meno abbienti. Chiediamo anche lo stop alle aste giudiziarie, alle azioni esecutive e al mercato, ormai “invasivo”, dei cosiddetti crediti deteriorati. Questo – aggiunge il presidente Finocchiaro –

è quanto chiede Confedercontribuenti senza se e senza ma! Adesso serve un’azione concreta, perché altrimenti dal Governo Draghi rischiamo di subire delusioni e lo stesso Recovery fund verrà varato sulle macerie della piccola e media impresa italiana. Questo governo non deve servire solo a fare quadrare i conti con l’Europa, ma a ridare fiato e prospettive concrete allo sviluppo dell’economia italiana”.

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