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Ragazzi, la mamma parte! Viaggiare da sola con la famiglia a casa

In questo periodo estivo dove siamo tutti in movimento per raggiungere luoghi dove trovare un pò di refrigerio per fuggire dalla calura delle città, mi capita, tra gli scatoloni del trasloco un libro particolare che parla di viaggi, di mete lontane, ma in un periodo molto particolare, come il personaggio del libro.

Stiamo parlando di “Ragazzi, la mamma parte!” Giraldi editore. Un libro il cui titolo sarebbe autoesplicativo! l’autrice è Paola Scaccabarozzi, giornalista professionista, scrive di scienza, salute e viaggi per testate nazionali e siti web tra cui D Repubblica, Airone e agendaviaggi.com. Ha pubblicato saggi scientifici con Franco Angeli Editore.

Quando può, ama viaggiare esplorando mondi lontani e vicini alla Brianza, sua terra d’origine e a cui è profondamente legata perché tutto parte dalle radici. Le sue affondano anche nella storia dell’arte e nella letteratura. Le piace incrociare volti, sguardi e storie che non ti aspetteresti mai.

E forse proprio questo suo amore per il viaggio, per la scoperta che l’ha portata a scrivere questa storia, mentre il Mondo si trovava ad affrontare la pandemia da Coronavirus.

L’essere umano sogna sempre di viaggiare, di preparare il bagaglio, di immaginare una meta e disegnare con cura un itinerario. Immaginiamo carte geografiche e luoghi vicini o remoti, soprattutto in quel periodo di restrizioni e quarantene dove tutto sembrava essere stato messo in standby. 
Mai prima d’ora, avevamo pensato così intensamente al nostro essere nati nomadi con il desiderio ancestrale di movimento e scoperta. Abbiamo bisogno di aria fresca, di uscire dalle nostre abitazioni perché questo lunghissimo anno di reclusione ha acuito il nostro desiderio di libertà.

L’opera scritta dalla Scaccabarozzi è un anelito a questo moto del corpo e dell’anima.

È un viaggio solitario perché abbiamo la necessità, ora più che mai, di lasciare le nostre mura domestiche per appropriarci un po’ di noi stessi.
E per una donna questo desiderio è tanto forte e incalzante, quanto spesso complesso da mettere in pratica. Ma c’è la possibilità di farlo.

A volte basta un passeggiata dietro casa, perché spesso si parte da ciò che è noto e rassicurante oppure perché il Covid-19 ha imposto restrizioni che mutano di continuo. 

Così si inizia a modificare lo sguardo, a esercitare l’attenzione per programmare itinerari via via più complessi. Si imparerà a organizzare la valigia, a cenare da sole, ad affrontare situazioni che mettono alla prova. Si sperimenteranno la paura, la rabbia, momenti di sconforto, di gioia e di incontenibile entusiasmo.

Un viaggio solitario è tanti viaggi insieme che, a cascata, coinvolgono, con tutti i benefici del caso, coloro che ti attendono al ritorno. 

Percepita come una sorta di strega contemporanea e come una mina vagante, la donna che viaggia sola, soprattutto se con una famiglia a casa, innesca una miriade di interrogativi: che cosa ne pensano tuo marito e i tuoi figli? Non hai paura? Come ti organizzi concretamente? E…soprattutto, perché lo fai?

Questo libro vuole essere, dunque, una storia narrata di emozioni, immagini, luoghi, incontri, sentimenti, consigli pratici e magari lo stimolo per altre viaggiatrici.

Vuole essere il potere evocativo dei viaggi che faremo e che per ora, magari, stiamo solo immaginando. Vuole essere l’andare verso la realizzazione di un sogno.

Gianfranco Cannarozzo