Per questa 55° edizione sono previsti circa 180 milioni di spettatori e, secondo El País, tutti vedranno alla televisione come anche nello sport “il soffitto di cristallo si è rotto”, non appena Thomas inizierà ad arbitrare la partita più importante del campionato di football americano, entrando a far parte per la prima volta della sua squadra di arbitri, insieme a sei uomini che hanno già esperienze precedenti nella finale.

E senza dubbio il contesto in cui ciò sta per avvenire non potrebbe essere più propizio e mediatico. Indipendentemente dal fatto che lo sport ci piaccia o meno, che si segua il football americano oppure non si sia mai vista una partita – il che è molto possibile, dato che questa disciplina sportiva è piuttosto estranea a noi europei – nel concreto il Super Bowl è già diventato un evento universale: una data memorabile che è entrata a far parte della cultura popolare, come la notte degli Oscar o le Olimpiadi. Gruppi di amici e famiglie si riuniscono ogni anno davanti agli schermi casalinghi, in attesa delle esibizioni di star musicali che faranno la storia. Nonostante il passare degli anni, ricordiamo ancora i contributi memorabili di Whitney Houston, Gloria Estefan, Michael Jackson, Diana Ross o Steve Meraviglia negli anni ‘90, o l’indimenticabile halftime show con gli Aerosmith, ‘N Sync, Britney Spears, Nelly e Mary J. Blige nel 2001, che ancora oggi ci fa rizzare i capelli.

L’edizione passata, Shakira e Jennifer Lopez sono state le prime artiste latine a salire sul palco di questo grande evento sportivo, dando un’ulteriore prova dell’integrazione femminile ed etnica in questo irreversibile cambio epocale. Quest’anno, avendo in campo una professionista come Thomas, si andrà molto oltre il semplice primato, anzi, sarà un evento che ricorderemo a lungo, perché il suo arbitraggio di oggi costituirà un precedente concreto, e quindi un vero passo in avanti verso il raggiungimento definitivo dell’uguaglianza di genere nello sport.

Ma non è la prima volta che Thomas rompe gli schemi nell’universo sportivo. Ha arbitrato ininterrottamente dal 1996, per poi diventare, nel 2015, la prima donna a ottenere un contratto con la NFL. Da allora, come si leggesul Washington Post, ha partecipato a più di 80 incontri. Nel 2019 ha raggiunto un altro traguardo: è stata la prima donna ad arbitrare una partita di play-off, abbattendo così un’altra “barriera di genere” – che fino a quel momento era sembrata inamovibile. Come ha recentemente affermato Troy Vincent, vicepresidente delle operazioni alla NFL, la presenza di Thomas al Super Bowl di oggi renderà la finale una partita storica. E in effetti, è da oltre un altro anno che siamo ansiosi di vederla, e non siamo mai stati così motivati.

Le sue prestazioni d’élite e l’impegno per l’eccellenza le sono valse il diritto di arbitrare il Super Bowl. Congratulazioni a Sarah per questo meritato onore.