Parte il 16 febbraio la nuova campagna di comunicazione istituzionale sulla sicurezza stradale realizzata da ASSET Puglia, l’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio.
L’iniziativa di informazione metterà al centro la “Regina” della mobilità sostenibile, la bicicletta, e prevede la messa in onda di uno spot di sensibilizzazione per il suo utilizzo corretto e sicuro. Nelle ultime settimane numerosi sono stati gli incidenti stradali, anche a livello nazionale, che hanno raccontato di dolorosissime perdite di vite umane.
Purtroppo sempre più diffuso è l’utilizzo di mezzi sostenibili differenti dall’automobile, che spesso nascondono insidie e rischi non del tutto calcolati in termini di sicurezza.
Nicola Procaccini di FDI-ECR il “Sistema accoglienza è da cambiare, la lotta all’immigrazione illegale nei Paesi di provenienza”
30 GENNAIO – “Il sistema delle porte aperte alle frontiere esterne e dei muri all’interno tra i diversi Paesi della UE, è il tradimento dell’idea stessa di Europa. Siamo invece per un sistema che preveda il diritto degli europei di decidere chi accogliere nei rispettivi territori e spostare l’avamposto del contrasto all’immigrazione illegale nei Paesi di provenienza dei migranti, con presìdi alle frontiere dell’Unione Europea per accogliere soltanto chi effettivamente ha bisogno di essere aiutato.
LA LUNGA NOTTE delle IPOCRISIE
IN UN PAESE SENZA REGOLE
Torquato Cardilli
Per anni l’Italia è stata sotto schiaffo da parte dell’Europa in materia di profughi e rifugiati che approdano sulle nostre coste con l’aiuto di Ong non limpide o con ogni mezzo e sotterfugio possibile, profittando anche di connivenze o complicità di italiani disonesti e infedeli verso il proprio paese.
Comunicato stampa Direttivo Nazionale ULS-Unione Lavoratori Sanità
Il nuovo testo del Ddl Aggressioni approvato oggi alla Camera non rispecchia il mondo reale di chi tutti i giorni lavora nella Sanità di questo paese –dichiarano dal Direttivo Nazionale ULS-Unione Lavoratori Sanità-. Oltre alla non concessione dello status di pubblico ufficiale e alla non procedibilità d’ufficio, grazie all’ennesimo emendamento, si è rimosso l’obbligo per le aziende sanitarie, per le pubbliche amministrazioni e per le strutture e servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici, privati o del privato sociale, di costituirsi parte civile nei processi di aggressione nei confronti dei propri esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni.
Le misure del provvedimento rispecchiano tragicamente quanto la politica sia lontana dal mondo reale. La crisi del SSN è stata evidenziata durante la pandemia da Covid-19 e si sta correndo ai ripari con assunzioni a tempo determinato e aumento dei posti letto di terapia intensiva e sub intensiva. Malgrado ciò la politica non ha intuito il reale problema che attanaglia gli ospedali italiani, la carenza di posti letto e di personale che, soprattutto nel sistema emergenza-urgenza e nelle corsie di degenza, fa esacerbare gli animi di parenti e pazienti contro coloro i quali dello sfacelo del sistema sanitario sono le prime vittime.
Gli operatori sanitari non hanno scorte né tanto meno le vogliono. Basterebbe che fossero messi dalla politica nella condizione di non doversi giustificare per le note carenze strutturali che creano ritardi e insofferenze nei pazienti e nei loro accompagnatori, e che sfociano in aggressioni verbali e fisiche. L’inasprimento delle pene–concludono i sindacalisti ULS- non ridurrà la casistica delle aggressioni che sono pericolosamente ricominciate dopo la pausa dovuta al lock down. Immaginiamo che nemmeno le sanzioni amministrative per chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive, moleste potranno essere un deterrente, visto che, come per quelle penali, sarà compito dell’operatore sanitario denunciare in prima persona con le responsabilità e gli oneri del caso.