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Autore: Redazione

IL GATTO NEL BIDET: Noir (il)legale a tinte pastello

Associazione Culturale Beat 72  

Presenta

Il gatto nel bidet

Noir (il)legale a tinte pastello

di Gioacchino Spinozzi e Sara Calanna

Con

Tiziano Floreani

Alessandro Eramo

Armando Puccio

Sara Calanna

Regia di Sara Calanna

Tecnico audio/luci Daniele Toma

TEATRO TOR DI NONA

Via degli Acquasparta 16 – Roma

Dal 31 Gennaio al 5 Febbraio 2017

Da martedì a sabato ore 21- Domenica ore 18

Vincitore nella sezione Miglior Spettacolo nell’ambito del Festival di Drammaturgia Italiana “Schegge d’autore 2015”, arriva al Teatro Tor Di Nona di Roma, dal 31 Gennaio al 5 Febbraio, Il gatto nel bidet: noir (il)legale a tinte pastello. Uno spettacolo esilarante, tra colpi di scena e battute ricche di humor, condite da situazioni paradossali.

In scena una coppia di intraprendenti avvocati: Domenica che divide la sua giornata affollata tra impegni professionali e doveri di mamma…ansiosa e Piergiorgio, suo pentito marito, un avvocato in cerca di affermazione.

Nell’ “astuto” tentativo di dare una svolta alla sua carriera, Piergiorgio accetta un caso che si rivelerà assai pericoloso, visto che avrà a che fare addirittura con il crimine organizzato! E a complicare tutto…un gatto nel bidet.

Note biografiche

Tiziano Floreani ha studiato con Fiorenzo Fiorentini e Claudio Carafoli. Con quest’ultimo ha ricoperto il ruolo di protagonista di cortometraggi e molte pièce teatrali, tra cui: “Quartetto per Viola” e “Lezione da Tiffany”. È reduce dal successo dello spettacolo “Quando eravamo repressi” di Pino Quartullo, andato in scena al Teatro Ghione. Molteplici partecipazioni a fiction televisive e serie Web: “Immaturi La serie” regia di Rolando Ravello; ”Househusband 2” regia di V. Terracciano, F. Pavolini; nel 2015 “Squadra Antimafia 8” regia di R. De Maria/S. Zarmandili; Castaway – le faremo sapere”, regia di Alessio De Leonardis.

Alessandro Eramo ha studiato con Claudio Carafoli con il quale ha girato cortometraggi tra cui  “Difetti speciali” e partecipato alla pièce teatrale “Onoranze per Alex”. Protagonista in “Interno3” di C. Cubeddu, regia di Ivan Falsetta.

Armando Puccio si divide tra teatro e fiction televisive. Tra le ultime pièce teatrali: “Flebowsky” con Nicola Pistoia e Ketty Roselli, regia G. Piola; “Se” regia F. Pausilli. Tra le fiction si segnalano: “Zio Gianni”, “I Cesaroni”, “La ladra”, “Distretto di polizia” , “Carabinieri 6” e ”Provaci ancora Prof.”

Sara Calanna  In gioventù ha recitato in “Playback” di  Paola Pascolini regia di M. Mirabella e R. Zamengo; “Il convento amoroso” regia di Renata Zamengo; “Spettri” di Ibsen, regia di C. Oldani. Ha studiato con Cosimo Cinieri presso il Teatro Argentina. Oggi scrive, dirige e interpreta pièce teatrali con le quali ha partecipato a rassegne nazionali e talora vinto sia come attrice che come autrice.

Spinozzi e Calanna sono avvocati ed una coppia nella vita. Da più di dieci anni scrivono e recitano per il teatro partecipando a numerose rassegne nazionali e internazionali (e talora vincendo). “Il gatto nel bidet”, nella versione corto teatrale, è stato premiato come “miglior spettacolo” nella rassegna nazionale “Schegge d’autore” 2015 . Hanno una figlia ed un gatto.

Biglietto:

Intero 12 euro – Ridotto 9 euro

Tessera annuale obbligatoria 3 euro

Info e prenotazioni:

 Tel. 06 7004932

Mail teatrotordinona1@gmail.com

Il Nome di Dio nell’Islam, edizioni Messaggero di Sant’Antonio

Il Nome di Dio nell’Islam, edizioni Messaggero di Sant’Antonio

Siamo lieti di annunciare che il libro Il Nome di Dio nell’Islamdel Fondatore e Presidente Onorario della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, Shaykh Abd al-Wahid Pallavicini, pubblicato dalle Edizioni Messaggero di Sant’Antonio di Padova, è da questa settimana reperibile nelle librerie.

 

 

Lo scorso 30 dicembre 2016 si è svolta a Fermo nelle Marche la prima presentazione del libro in una chiesa dedicata a Maria, presso il Centro Culturale San Rocco, alla presenza di due sacerdoti, don Giordano Trapasso, segretario generale dell’Arcidiocesi di Fermo, e don Andrea Andreozzi, biblista, di fronte a un pubblico numeroso di giovani e adulti, cristiani e musulmani.

Si è trattato di un incontro dedicato in particolar modo alla figura della Vergine Maria nel Cristianesimo e nell’Islam, riferimento straordinario per i credenti di entrambe le fedi, che proprio vicino a Fermo visitano il santuario della Sacra Casa di Maria a Loreto.

 

 

 

Con l’auspicio che possano seguire anche altre presentazioni di questo libro come occasioni di dialogo interreligioso e convergenza spirituale, riportiamo un estratto particolarmente significativo tratto dall’intervento dell’autore in occasione di questa prima presentazione del Nome di Dio nell’Islam a Fermo:

“Noi siamo musulmani e voi siete cristiani. Ma che cosa è la differenza? La differenza sta nel fatto che la nostra testimonianza di fede dice che «non vi è Dio se non Iddio», il-Dio, con l’articolo, l’Uno, l’Assoluto cioè il Dio «Metafisico» al di là dunque di quella fisicità nella quale noi siamo imprigionati come uomini. Il Dio cristiano, invece, seppure ci dice «Io sono il Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di Me», è stato scomposto nelle tre Persone della Santissima Trinità, è stato «personalizzato» e cioè fatto Uno e Trino.
 
Ma quali simboli rappresentano queste Persone? Il Padre rappresenta l’«Essenza», il Figlio la «Sostanza» e lo Spirito Santo l’«Essere», accezioni dogmatiche queste ultime che, in sha Allah, Dio volente, potrebbero manifestare quelle realtà più sottili celate dalla formulazione simbolica fino a rivelare finalmente l’identità di Colui che solo è veramente Metafisico, Dio stesso. Incontriamoci dunque in questa elevazione comune che costituisce la vocazione propria di ogni uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio.”

 

 

Quali scenari per l’Islam in Italia? Due letture per capire il punto della situazione

Quali scenari per l’Islam in Italia? Due letture per capire il punto della situazione

Si parla, si scrive e ci si interroga sempre molto sulla situazione dell’Islam in Europa e in Italia, sulle possibilità di Intesa, di riconoscimento, di regolarizzazione delle guide e luoghi di culto, sulla sicurezza. Ecco due nuove letture che consigliamo su Italpress e Italianieuropei

A seguito dell’incontro di lunedì 16 gennaio, quando il nuovo ministro dell’Interno Marco Minniti ha riunito le rappresentanze dell’Islam Italiano, vi segnaliamo due nuovi articoli del presidente della CO.RE.IS. Yahya Pallavicini che tracciano un quadro dettagliato della situazione attuale e dei possibili scenari futuri di collaborazione con le istituzioni e le comunità islamiche.

Il primo articolo, “La sfida dell’Islam cosmopolita con il Ministro Minniti”, pubblicato in questi giorni dal sito Italpress, presenta una relazione e commento sulla riunione al Viminale (foto sopra) con i rappresentanti delle comunità islamiche, durante la quale “il Ministro  sembra voler offrire alla eterogenea composizione dei vari rappresentanti dell’Islam Italiano una prova di “crescita e sicurezza”, sinonimi di maturità e ordine, ma anche di intelligenza nel “vincere insieme la sfida” di un “patto nazionale” con “luoghi di culto trasparenti”, imam istruiti e non “improvvisati” che sappiano far prevalere la ragione di prediche in lingua italiana, un “Islam cosmopolita” che esca dalle arene degli slogan televisivi “con il cervello e non con la pancia”.

Il secondo articolo, pubblicato sull’ultimo numero della rivista della Fondazione Italianieuropei (5/6 2016), dedicato ai temi della sinistra e l’Islam radicale, ospita diversi contributi tra i quali un approfondimento del presidente Yahya Pallavicini sull’Identità dell’Islam Europeo oltre gli stereotipi. La rivista è acquistabile anche on line (www.italianieuropei.it). Riportiamo a seguire un breve estratto dell’articolo.

“Purtroppo si fa fatica a coniugare religione, sacro, sensibilità spirituale, divinità con Islam. Dispiace vedere sempre l’Islam associato a qualcosa di altro: arabo, deserto, turismo esotico, orientalismo, tappeti persiani, ceramiche, datteri, danzatrici, oppure straniero, immigrato, clandestino, lavoratore senza contributi, maschilista, terrorista. Raramente si sente parlare dei musulmani come studenti o professionisti in regola, onesti marito e moglie, padre e madre, fratello e sorella, maestro e discepolo, persona che prega Dio, digiuna per Dio, aiuta i poveri per Dio, vive secondo giustizia ed è grato a Dio, cittadino di cultura europea che crede in Dio! Eppure la maggioranza delle persone musulmane in Italia e in Europa sono persone semplici, che corrispondono proprio a queste categorie, proprio come i fratelli e le sorelle della comunità cristiana ed ebraica continuano a esserlo da secoli”.
Il riconoscimento di un nucleo di Islam italiano ed europeo che sia caratterizzato dalla vocazione spirituale, dalla preparazione dottrinale teologica comparata e dalla coscienza profonda della cultura italiana e della filosofia occidentale (con il contributo persino dei sapienti musulmani!) può rappresentare veramente un passo importante verso l’orientamento e la realizzazione di un’armoniosa integrazione anche del credente musulmano tra i credenti e del cittadino musulmano tra i cittadini”.

“Fascisti Futuristi”

COMUNICATO STAMPA di CASA POUND

Un invito a raggiungerci sabato 21 gennaio alle ore 19.00 alla Festa del Tesseramento di CasaPound Italia per l’anno 2017 presso il CIRCOLO FUTURISTA a Roma in via degli Orti di Malabarba, 15/a. “Iscriversi a CasaPound – sottolinea il leader del movimento Gianluca Iannone – significa riappropriarsi della capacità di cambiare le cose, riprendersi il diritto a credere nella vittoria.”

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L’ARA COM’ERA dal 20 gennaio ANCORA PIù IMMERSIVO

L’ARA COM’ERA

Da venerdì 20 gennaio diventa ancora più immersivo il racconto del Museo dell’Ara Pacis .

Combinando realtà virtuale e aumentatariprese cinematografiche dal vivo, ricostruzioni in 3D e computer grafica, L’ARA COM’ERA consente al visitatore una completa immersione nell’antico Campo Marziosettentrionale dove sarà possibile assistere alla prima ricostruzione in realtà virtuale di un sacrificio romano. 

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MENINGITE: azzeriamo il “tasso di mortalità”

L’Associazione Culturale “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” ONLUS è lieta di invitarLa al convegno:

Obiettivo Meningite:

azzeriamo il tasso di mortalità

del Ciclo “I Vaccini: sicurezza per i cittadini e risparmio per il SSN”

Mercoledì, 8 febbraio 2017        ore 8.30 – 14.00

SENATO DELLA REPUBBLICA
Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” – Sala degli Atti parlamentari
Piazza della Minerva, 38 – 00186 Roma (mappa)

Per registrarsi all’evento cliccare sul seguente link e compilare il form di iscrizione.

Scheda convegno e Iscrizione

 

 

Meningite, vaccini, nuovi Lea: siamo di fronte ad una svolta positiva per la sanità pubblica? Oppure in questo periodo di emergenza ai proclami seguiranno ancora una volta i ricatti economicisti dei “ragionieri della salute”?

Su questi temi l’Associazione culturale “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” propone il suo primo evento per il 2017, ben conscia dell’importante punto di snodo di fronte a cui si trova la sanità pubblica proprio nei giorni in cui il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (Pnpv) 2016-2018 allegato ai Livelli Essenziali di Assistenza, arriverà giovedì prossimo in Conferenza Stato-Regioni.

Ma facciamo un po’ di storia: 2009 – 2017. Sono trascorsi 8 anni dal convegno tenuto dall’Associazione in tema di prevenzione vaccinale.

Purtroppo da allora contro il rischio meningite si è fatto ben poco e le impietose cronache delle ultime settimane lo confermano, con decessi nella popolazione sia adulta che infantile.

All’epoca del primo convegno dell’Associazione scegliemmo, come titolo del convegno, “I Vaccini – Sicurezza per i cittadini e risparmio per il S.S.N.” proprio per sensibilizzare gli stakeholder della sanità alla nostra proposta di prevenzione su larga scala. Il risultato dei nostri lavori divenne un Ordine del Giorno Parlamentare, ma la risposta elaborata dalle Istituzioni da quei giorni non è stata che un debole Piano Nazionale delle Vaccinazioni che, citiamo, “consiglia fortemente” la vaccinazione per il meningococco C nel primo anno di vita. Ma cosa ne è di tutti i cittadini che, non rientrando nella fascia d’età 0-1, non hanno accesso ad una vaccinazione salvavita pur essendo a rischio contagio?

È per questi cittadini che la nostra realtà associativa torna, ancora una volta, in prima linea a favore della diffusione di una cultura nazionale della prevenzione verso il batterio responsabile della terribile malattia ed è, sempre per questo, che da anni ci ostiniamo a voler tutelare il dettato costituzionale laddove, all’art. 32, stabilisce che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

Il nostro obiettivo oggi va consapevolmente nella direzione del superamento del mero concetto di dato statistico. Oggi più che mai la meningite fa paura, non solo per il suo rischio letale, ma anche per la risonanza mediatica che determina e, probabilmente, per una volta, quest’ultimo aspetto potrebbe paradossalmente giovare alla salute degli Italiani.

Il sentimento di diffuso allarmismo verso questa patologia – che nella sola Toscana ha portato a sette decessi negli ultimi due mesi – potrebbe finalmente spingere le Istituzioni a far fronte alla cosidetta “evasione vaccinale”. Ricordiamo infatti che vi sono infezioni meno eclatanti, ma non meno gravi e letali, che vengono “snobbate” – parliamo di poliomielite, difterite, morbillo, parotite, rosolia, varicella – per le quali in Italia la copertura vaccinale è ormai da anni al di sotto del livello minimo di sicurezza del 95% questo perché le vaccinazioni una volta “obbligatorie”, sono ormai lasciate “a libera scelta” dei genitori, in nome del rispetto della libertà individuale.

Oggi, sulla scia dei fatti di cronaca che annoverano ogni giorno nuovi allarmi, vogliamo riproporre – attualizzandolo – il nostro modello di prevenzione, già illustrato e discusso a Palazzo Marini 8 anni or sono, che individua, come unica strategia possibile, una soluzione vaccinale gratuita, su tutto il territorio nazionale, per tutte le fasce della popolazione a rischio. Perché la soluzione c’è, esiste e funziona, ma, in un’ottica di bilancio, la prevenzione è ancora vista dai “ragionieri della salute” solo come una spesa e non come un investimento a breve e lungo termine per il benessere psico-fisico dei cittadini.

Ad oggi non ci sono altre soluzioni possibili se non quella di puntare tutto sulla prevenzione attraverso un Piano nazionale di vaccinazione che renda obbligatorio e gratuito su tutto il territorio nazionale, non solo la vaccinazione contro il meningococco (A, B, C, Y, W135) e gli altri batteri portatori di questo male ma anche le vaccinazioni infantili per le malattie infettive come poliomielite, difterite, morbillo, parotite, rosolia e varicella.

Le recenti dichiarazioni del ministro Beatrice Lorenzin fanno sperare che questo momento sia utile per intraprendere questa strada, ma temiamo che il passaggio del Piano nella Conferenza Stato-Regioni – che deve dare il suo assenso – si trasformi in un nuovo tavolo di contrattazione economica.

Per questo il prossimo 8 febbraio, presso la Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, l’Associazione “Giuseppe Dossetti: i Valori- Sviluppo e Tutela dei Diritti” aprirà un dibattito ad hoc sul tema della copertura vaccinale.

Il nostro obiettivo è molteplice e non si esaurisce nella risposta emozionale: puntiamo ad una copertura nazionale, nonché alla definizione di nuova carta vaccinale, ed all’avvio di una campagna di temi e valori che punti a radicare nuovamente nel nostro Paese la cultura della sicurezza e dei vaccini. Il tutto lanciando un messaggio esplicito a chi continua a progettare tagli ai servizi ed alla sanità pubblica anche in situazioni di emergenza: giù le mani dalla sanità italiana.

Misteri Antichi e Pensiero Vivente

Su “EreticaMente”

Misteri Antichi e Pensiero Vivente

di Stefano Arcella

(Controcorrente edizioni)

recensione a cura di Luca Valentini

 

Siamo lieti di recensire l’ultima fatica editoriale di un attento studioso del mondo arcaico e misteriosofico quale è Stefano Arcella, che già si era fatto conoscere al pubblico di settore col suo “I Misteri del Sole”, un mirabile approfondimento del culto mithriaco, sempre per le benemerite Edizioni Controcorrente di Napoli. Nel suo “Misteri Antichi e Pensiero Vivente” l’autore pone in essere un’analisi ermeneutica concernente l’intero mondo dei Misteri Antichi, con una bibliografia di supporto davvero lodevole e con un rigore filologico davvero raro nel mondo dell’attuale mondo tradizionalista.

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L’annunciazione di EL GRECO

L’ANNUNCIAZIONE DI EL GRECO

 

Lunedì 23 gennaio ore 11 – 13

Musei Capitolini

Sale terrene del Palazzo dei Conservatori

Piazza del Campidoglio – Roma

Inaugurazione: 23 gennaio 2017 ore 18.00

La mostra sarà aperta al pubblico dal 24 gennaio al 17 aprile 2017

 

Sarà presente

SERGIO GUARINO, Curatore della mostra

ARTIRE: Mostra fotografica di Daniele Barraco

SABATO 21 GENNAIO

Ore 17.00 @ Spazio Digi-Media Production, Martina Franca (TA)
ARTIRE
Mostra fotografica di DANIELE BARRACO
sui maestri artigiani martinesi

 

Sarà inaugurata sabato 21 gennaio Artire, la mostra fotografica di Daniele Barraco dedicata ai mestieri artigiani della Valle D’Itria e realizzata grazie alla collaborazione fra il noto fotografo internazionale e la Digimedia Production. Il vernissage, programmato per le ore 17.00 nello Spazio Digi-Media Production di Martina Franca (in Via Sallustio, ingresso gratuito), vedrà la presenza dell’artista e dei protagonisti degli scatti fotografici.

Artire, che significa ‘artigiani‘ in dialetto martinese, nasce infatti con l’intento di riportare alla luce la testimonianza di mestieri ormai dimenticati, lavori semplici ma altamente specializzati che hanno creato le fondamenta di un’intera nazione e in alcuni casi hanno permesso ad eccellenze di bottega di diventare veri e propri brand di fama mondiale. Il progetto raccoglie dunque i ritratti degli artigiani di Martina Franca nei loro luoghi di lavoro, per una mostra che è anche documento di un’eredità culturale unita ad una forte passione per il proprio lavoro.

«Ho scoperto Martina sette anni fa» racconta Daniele Barraco «e ho accettato con grande entusiasmo la proposta di Digimedia Production di scattare questo progetto. Tecnicamente il mio obiettivo è stato quello di elevare questi soggetti utilizzando un’illuminazione in stile cinematografico, in modo da restituire all’osservatore un risultato iconico. L’intento è quello di celebrarli, rendendo loro merito ed onore. Queste persone sono beni culturali viventi che possono donarci una ricchezza dal valore inestimabile”.

Daniele Barraco, fotografo classe 1980, è specializzato nella ritrattistica e si distingue per il forte impatto d’immediatezza visiva e per senso classico della composizione. Le sue immagini sono state pubblicate su Vanity Fair, Rolling Stone, Sportweek, Sette, Class, Gioia, Corriere della Sera, Max, Style Magazine, Style golf, Le Figarò, The Guardian, The Observer, Sidney Morning Herald. Tra i suoi clienti commerciali: Sony Music Entertainment, Fendi, Deutsche Grammophon, Universal Italy, Ferrari Spa, IWC Schaffhausen. Ha ritratto tra gli altri: John Malkovich, Christopher Walken, Tom Jones, Iggy Pop, Francesco De Gregori, Pierfrancesco Favino, Dee Dee Bridgewater, James Blunt, Luca Zingaretti e molti altri (www.danielebarraco.com).

In occasione della mostra Artire, la produzione è realizzata da Digimedia, società pugliese attiva nel mondo della fotografia internazionale, della stampa fine-art e dell’organizzazione di eventi, workshop e mostre.

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Post – Convegno presso Raido

Sabato 14 gennaio, presso i locali ove è situata la Libreria Raido in Roma, si è svolto l’incontro-conferenza con le EDIZIONI di Ar, rappresentate per l’occasione da SILVIA VALERIO, MASSIMO PACILIO e CRISTINA COCCIA, nonché dalla stessa presenza – in sala, tra il pubblico – dell’Editore.

Le Edizioni di Ar – con le proprie numerosissime pubblicazioni – da sempre simbolo di una dedizione all’ IDEA e strumento di trasmissione di valori imperituri, hanno avuto il merito di far conoscere a molteplici generazioni testi fondamentali tra cui “Militia” e “Capo di Cuib”, che costituiscono una solida base per ogni cammino militante, nonché una bussola di orientamento tra le paludi del mondo moderno,  testi fondamentali per proseguire nel solco della Tradizione.

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…. buon lavoro, Presidente !

La domanda sorge spontanea: adesso che un italiano presiede il vertice di una delle tre istituzioni europee, finirà la soggezione alle “eurotruppen” e inizierà quel processo di rinnovamento necessario a ribaltare il sistema UE per renderlo rispettoso delle nostre identità e funzionale anche alla nostra economia? E’ senza dubbio vero che il neo eletto Presidente del parlamento europeo Antonio Tajani  è stato sostenuto dagli ultra europeisti dell’Alde e dagli allineatissimi popolari tedeschi di Webber, ma adesso la partita è tutta nelle sue mani.

In fondo anche l’indimenticabile Presidente Cossiga era arrivato al Quirinale spacciandosi per grigio ed insignificante democristiano addormentato, ma dopo un paio d’anni si è rivelato ”il picconatore”, il vero precursore del passaggio dalla prima alla seconda repubblica.

Adesso Tajani,  nel suo ruolo di rappresentanza,  potrà avviare e guidare il riscatto dell’Europa Cristiana e Mediterranea contro il laicismo strisciante che i “barbari del nord” hanno utilizzato per indebolire prima ed annientare dopo quelle identità culturali che rappresentano il vero patrimonio europeo. Quel medesimo riscatto che libererà la nostra economia dalla gabbia commerciale e monetaria, appositamente costruita dalle gelosie franco tedesche per contenere il prestigioso “made in Italy” a vantaggio delle fredde ed impersonali  – e spesso inquinanti – produzioni del nord Europa.

Buon lavoro Presidente!

Fabrizio BERTOT  *

index

 Fabrizio Bertot, nato a il 23 febbraio 1967 a Torino, è un politico italiano, già sindaco di Rivarolo Canavese dal  2003 al 2012, poi successivamente Europarlamentare nel Gruppo P.P.E., ove ha partecipato attivamente quale  componente nelle  Commissioni sia per l’industria, la ricerca e l’energia, sia per i problemi economici e monetari,  nonché nelle  Delegazioni per le relazioni con l’India e con il Sudafrica 

  •  Da oggi inizia una sua collaborazione con la nostra “testata”, data la condivisione di sostanziali affinità elettive.   

De bello civili

LA  PRIMA  GUERRA CIVILE ITALO-ITALIANA

A ROMA, venerdì 20 gennaio, alle ore 19.00, il Prof. STELIO W. VENCESLAI  svolgerà una una conferenza sul tema di cui in oggetto, organizzata da “IL CENACOLO DEI VIAGGIATORI”, presso il Centro Congressi Frentani  in via dei Frentani, 4

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Leonardo e il Volo Il manoscritto originale del Codice

Il Vicesindaco di Roma Capitale

Luca Bergamo

Leonardo e il Volo
Il manoscritto originale del Codice 

e un’esperienza multimediale e 3D

 

Venerdì 20 gennaio 2017 ore 11.30

Musei Capitolini – Sala Pietro da Cortona

Piazza del Campidoglio – Roma

 

La mostra sarà aperta al pubblico dal 21 gennaio al 17 aprile 2017

 

 

79° Anniversario della Scoperta delle Grotte di Castellana

 

Il 79° Anniversario della Scoperta delle Grotte di Castellana

16 Gennaio 2016, Castellana Grotte – La mattina del 23 gennaio del 1938 il professor Franco Anelli si affacciò sull’orlo della Grave, seguito da Vito Matarrese, per scendere a 70 metri di profondità, nel buio più totale, armato di una flebile luce e di tanto coraggio, trovandosi infine davanti ad uno scenario di incomparabile bellezza.

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Novecento, Capolavori dell’arte italiana

Dal 16 gennaio al 2 aprile 2017 la Galleria Nazionale d’Arte di Tirana ospita la prima grande mostra in Albania: NOVECENTO. Capolavori dell’arte italiana è il titolo della mostra che con oltre 100 splendide opere provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma rappresenta un fondamentale tributo alla storia dell’arte italiana del XX secolo.

Fortemente voluta dalle istituzioni pubbliche albanesi, la mostra-evento è realizzata grazie a una partnership tra pubblico e privato, che vede promotori per la parte albanese l’Ufficio del Primo Ministro d’Albania, l’Ambasciata d’Italia a Tirana, l’Istituto Italiano di Cultura a Tirana, il Ministero della Cultura Albanese, il Comune di Tirana e la Galleria Nazionale d’Arte di Tirana; per la parte italiana Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina e il fondamentale contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele. Il tutto con il coordinamento, la produzione e l’organizzazione di Arthemisia, società leader a livello internazionale per l’arte e la cultura.

Tra dipinti, sculture, acquerelli e disegni, il percorso espositivo – curato da Arianna Angelelli, Maria Catalano e Federica Pirani – indaga attraverso sulla cultura artistica che trova le sue radici a Roma e in Italia nella prima metà del XX secolo. Magnifiche figure femminili, ritratti di celebri personaggi, nature morte, vedute della Città Eterna e della campagna romana: sono questi i temi e i soggetti che hanno contribuito all’affermazione di grandi artisti come Giacomo Balla (Ritratto di Nathan, 1910), Carlo Carrà (Partita di calcio, 1934), Giorgio de Chirico (Combattimento di gladiatori, 1933-1934), Filippo de Pisis (Natura morta – Pesci e bottiglia, 1925), Giuseppe Capogrossi (Giuochi, 1935), Renato Guttuso (Tetti di Roma, 1957-59) e Adolfo De Carolis (Donna con fiori – Nudo di donna con rose, 1910).
E in mostra anche opere di Antonio Donghi, Afro, Duilio Cambellotti, Franco Gentilini, Felice Casorati, Enrico Coleman, Fortunato Depero, Vittorio Grassi, Achille Funi, Carlo Levi, Giacomo Manzù, Alberto Savinio, Tato e Giulio Turcato, solo per citare alcuni tra gli oltre 60 protagonisti presenti in mostra.

Attraverso sei sezioni – Tardo Naturalismo e Simbolismo, Secessione Romana, Futurismo e Aeropittura, Tradizione italiana e dialogo con l’antico, Scuola Romana, Figurazione e Astrazione – la mostra si presenta come un unicum dialogico tra i vari movimenti artistici che si sviluppano lungo il corso del Novecento. Partendo dalle valenze simboliste della pittura di paesaggio tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del secolo e passando per quella voglia di rinnovamento e modernità che gli esponenti della Secessione romana vivono negli anni Dieci, si giunge alle scomposizioni futuriste e agli aeropittori degli anni Venti e Trenta; dalla tendenza al recupero dell’antico e della tradizione italiana che caratterizza le molteplici correnti artistiche di quegli stessi anni (dal Realismo magico alla Metafisica e al Classicismo della scultura), si prosegue poi con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento per confluire, infine, nella fase della figurazione e dell’astrazione che ha caratterizzato la cultura degli anni Quaranta e Cinquanta.

Catalogo edito da Silvana Editoriale.

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