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Autore: Sveva Marchetti

Online ISSalute: primo portale istituzionale di informazione sulla salute

Quattro sezioni, centinaia di fake news smascherate e oltre 1700 schede su cause, disturbi, cure e prevenzione delle malattie, è approdato online da ISSalute il primo portale istituzionale di informazione sulla salute gestito dall’Istituto Superiore di Sanità.

Presentato da Piero Angela, ospite d’eccellenza, qualche giorno fa proprio presso l’ISS, il sito è quotidianamente aggiornato e in grado di offrire ai visitatori una bussola per orientarsi nel mare del web, strumento a cui ben un italiano su 3 si affida per ottenere informazioni sulla salute.

 Il portale, oltre ad essere una vera e propria enciclopedia digitale e interattiva della salute pensata per fornire una corretta informazione scientifica scritta in un linguaggio chiaro, semplice e accessibile a tutti, si pone anche lo scopo di essere uno strumento di diffusione con il quale i cittadini possano condividere i contenuti tramite blog e social network.

Il sito è organizzato in sezioni: La salute A-Z; Stili di Vita e Ambiente; Falsi miti e Bufale. A queste si aggiunge anche una dedicata alle News, quotidianamente aggiornata dall’agenzia ANSA sui temi di attualità in medicina e ricerca. L’obiettivo, spiega Walter Ricciardi, presidente dell’Iss, “è spiegare ai cittadini il valore della ricerca e di tutta la conoscenza prodotta dall’intera comunità scientifica per renderla fruibile al maggior numero di persone possibile, senza discriminazione di reddito o di livello di alfabetizzazione”. Tutti i contenuti pubblicati su ISSalute sono stati realizzati da un Comitato Redazionale, composto da ricercatori e tecnici dell’ISS, e sono stati valutati ed approvati dal Comitato Scientifico, n collaborazione con un Team di Esperti. “È un’informazione certificata all’origine – conclude Ricciardi – perché prodotta negli stessi luoghi in cui si fa ricerca e si produce conoscenza scientifica”.

fonte ANSA

Bafta: Kate Middleton sceglie il verde e non il nero

Un verde molto scuro quello scelto dalla duchessa di Cambridge ospite alla Royal Albert Hall di Londra per i Bafta, gli “Oscar inglesi”. L’ abito, di Jenny Peckham, ha però subito acceso una polemica proprio per colpa del suo colore. Infatti tutte le presenti, da Angelina Jolie a Jennifer Lawrence, passando per Lupita Nyong’o,  hanno indossato abiti neri per testimoniare il proprio appoggio al movimento Time’s Up, che come già accaduto per i Golden Globes ha chiesto di associare al look una scelta di campo precisa a favore del movimento che denuncia le molestie sulle donne chiedendo maggior tutela e  diritti.

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Kinder Bueno, Kit Kat e Starbucks…

…e tutte le nuove stranezze!

Cominciamo con la Nestlè, chiunque sia stato in Giappone sa quanto questo popolo ami il famoso Kit Kat, lo snack di cioccolato che nel Paese del Sol Levante è disponibile in ben 300 varianti tra gusti e colori diversi. Ovviamente non mancano le edizioni limitate per festeggiare le varie ricorrenze dell’anno, e l’ultima uscirà a fine in marzo in occasione della fioritura dei ciliegi e della fine dell’anno scolastico. Sono in arrivo quattro versioni, acquistabili anche online in un unico pacchetto.

La prima è un’esclusiva confezione speciale la Sakura Strawberry Kit Kat, venduta nei locali premium Kit Kat Chocolatory a 1080 yen, circa 8 euro: un cilindro bianco che contiene al proprio interno un ciondolo realizzato in legno di ciliegio, con la forma del caratteristico fiore rosa, insieme con cinque mini-barrette al gusto fragola ripiene di crema preparata con foglie di ciliegio. Le altre tre confezioni sono acquistabili anche nei supermercati a 324 yen, circa 2,40 euro: in questo caso, i mini snack all’interno sono quelli classici al cioccolato al latte, quelli fondenti o ancora quelli allo iyokan, una sorta di mandarino tipico giapponese.

Oltre ai fiori di ciliegio disegnati sulle confezioni, troviamo anche su ogni barretta un messaggio di incoraggiamento pensato per gli studenti, con incitamenti che spaziano dal “Forza!” al “Ce la puoi fare!”, ed uno spazio bianco sul retro su cui scrivere eventuali dediche.

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Sul fronte gelati, invece, tra le uscite più attese, c’è il Kinder Bueno Ice Cream. A confermarlo arriva il portale di Langnese, la branca tedesca di Walls, in Italia Algida, su cui sono spuntate le prime immagini di questo “mitologico” gelato. Una sorta di cornetto ripieno “di squisito gelato alla nocciola, con un cuore di crema al cioccolato e una copertura di crema alle nocciole Ferrero”. I primi esemplari del cono in questione sono già iniziati a circolare, scatenando ovviamente la curiosità dei social; ma a quanto pare si dovrà aspettare fino all’arrivo della bella stagione per il definitivo lancio sul mercato.

Infine in attesa dell’imminente apertura in Italia di Starbucks con la Reserve Roastery di Milano, il colosso del frappuccino ha ufficialmente lanciato in collaborazione con Chase la sua Starbucks Rewards Visa Card, una speciale carta di credito integrata con la raccolta punti del gruppo di caffetterie. Utilizzando la carta i clienti potranno incrementare i punti stella, le Stars del programma fedeltà Starbucks Rewards, convertibili in bevande, dolci e snack.

In particolare, la Starbucks Rewards Visa Card – che avrà un costo annuale di 49 dollari – offrirà ben 2.500 stelle (pari a una ventina di bevande omaggio) a chi spenderà almeno 500 dollari nei primi tre mesi dall’apertura dell’account, fino a tre stelle per ogni dollaro speso in una caffetteria Starbucks e una stella ogni 4 dollari spesi in qualsiasi negozio, fisico o virtuale. Il tutto, insieme con una selezione speciale di prodotti riservati ai possessori della carta di credito.

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credits wired

“T-shirt: Cult, Culture & Subversion”, la mostra a Londra

La parola t-shirt compare per la prima volta nel 1920 nel romanzo Di qua dal paradiso di Francis Scott Fitzgerald e subito dopo venne inserita nel Merriam Webster’s Dictionary. La prima t-shirt merchandising invece è stata realizzata per l’uscita del film Il mago di Oz nel 1939, mentre Marlon Brando e poi James Dean in Gioventù bruciata l’hanno resa iconica nel suo classico colore bianco.

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Tokyo: a scuola con Armani

Una diatriba particolare quella intercorsa tra il preside di una nota scuola di Tokyo, nell’esclusivo quartiere di Ginza, ed i genitori degli alunni. La discussione riguarda la scelta del consiglio di istituto della scuola elementare Taimei di adottare per il prossimo anno una divisa disegnata da Armani che costerebbe intorno agli 80 mila yen, circa 600 euro. 

La questione è persino approdata ieri nella Dieta, il parlamento nipponico. Il preside ha deciso di cambiare il design dell’uniforme scolastica “Con l’intenzione di avere un’uniforme degna di una scuola a Ginza”  così ha spiegato la scuola. Si è poi andati al confronto con l’Associazione genitori e insegnanti, e ci sono stati almeno cinque ricorsi.

La polemica è quindi arrivata in parlamento, dove Manabu Terada del Kibo No To (Partito della speranza) ha portato la vicenda all’attenzione della Commissione bilancio della Camera bassa. “Dovrebbe esserci un limite di prezzo”, ha detto il parlamentare. Il ministro delle Finanze Taro Aso ha risposto in quella sede concordando che “potrebbe essere pesante se uno studente non può affontare quella spesa” e il ministro dell’Educazione Yoshimasa Hayashi ha spiegato che vigilerà perché il costo sopportato dalle famiglie “non sia eccessivo”.

Il preside e la scuola mantengono, però, il punto. “Ho preso questa decisione pensando al futuro della scuola. Accetto umilmente la critica che non vi sia stata sufficiente informazione”. Ma il consiglio d’istituto precisa che gli studenti non sono formalmente obbligati a indossare quelle divise.

 

AltaRoma: la Chiuri ospite d’eccezione

Dopo aver sfilato a Parigi, con la collezione di haute couture ispirata al Surrealismo, Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Christian Dior, sarà l’ospite d’onore di Altaroma al via da domani 25 gennaio.  L’occasione riguarda il terzo appuntamento con il talk “Roman’s Romance”, che sabato 27 gennaio, alle ore 15:00 al Maxxi, verterà su una conversazione tutta al femminile su Roma, la creatività e l’arte.
Oltre a Maria Grazia Chiuri, saranno presenti la giornalista Rai Barbara Modesti, la curatrice dell’evento Paola Ugolini e Cristiana Collu, direttore della Galleria Nazionale.

 

Voldemort: Origins of the Heir

La Rowling è sempre stata abbastanza categorica riguardo i libri ed il film sul maghetto più famoso, la saga si è conclusa ed è arrivato il momento di dedicarsi ad altri progetti. Anche Animali Fantastici è da vedere in quest’ottica, il mondo della magia c’è sempre ma i protagonisti sono nuovi così come anche le tematiche. Ma, dato che lei stessa ha insegnato a milioni di lettori a non rinunciare mai alla propria fantasia, c’è anche chi ha immaginato storie ulteriori.

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Chiude il Mercato Centrale: tutta colpa dei Carciofi!

A Roma, dopo il tormentone Spelacchio (la Raggi tutta contenta ha appena dichiarato che grazie a “lui” c’è stato un incremento del turismo del 10%), i cinghiali ed i maiali che girano per le strade saccheggiando i cassonetti, che da giorni non vengono svuotati, e gli immancabili gabbiani, succede anche questo. La ASL fa chiudere il Mercato Centrale, isola felice nella Stazione Termini, dove tutto è sporco e rotto e l’illegalità è diffusa, per colpa dei carciofi.

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Serracchiani: “Signor/a Sindaco. Come fare quando…”

Sembra un vero e proprio codice di stile e buone maniere quello voluto dalla Serracchiani e fatto mandare a tutti i sindaci ed amministratori del Friuli Venezia Giulia. La firma è di uno tra i più noti conoscitori del galateo italiani, Giovanni Battista Borgiani, esperto in Cerimoniale e Protocollo Nazionale e Internazionale presso la Scuola Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI).

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Genderless Kei, la nuova moda “senza sesso” giapponese

Harajuku è il quartiere di Tokyo noto per aver dato vita ad alcune delle più eccentriche mode giovanili giapponesi, diventando anche, per via di questa caratterista, una forte attrazione turistica.

Ultimamente però lo street style giapponese si sta allontanando da Harajuku, forse proprio per colpa della troppa attenzione da parte dei turisti. Tuttavia, Tokyo rimane una delle più grandi e attive fabbriche di stili al mondo, dove nascono, si stratificano, cambiano e spariscono decine di correnti diverse.

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Caffè Greco sotto sfratto

Un po’ difficile da pensare che ad uno dei caffè più antichi di Roma sia toccata la stessa sorte che ultimamente sta colpendo le varie eccellenze (da intendersi botteghe storiche) capitoline. L’antico Caffè Greco di Via dei Condotti è finito sotto sfratto. Frequentato da Goethe, Hans Christian Andersen, Orson Wells, Moravia, D’Annunzio, Schopenauer, Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini, Ennio Flaiano e Guttuso che l’ha ritratto nella sua celebre “sala rossa”, il Caffè Greco rischia di spegnere per sempre i suoi meravigliosi lampadari settecenteschi nel giro di tre mesi.

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Rupi Kaur, la giovane Instapoet indiana

La poesia da un punto di vista editoriale è un prodotto letterario che si rivolge a pochi vendendo sempre meno. C’è solo un caso in cui invece si registra una tendenza diversa se non opposta, ed è quello degli Instapoets: poeti, di un’età generalmente compresa tra i 18 e i 34 anni, che pubblicano su Instagram o Tumblr. Tramite i social riescono a rivolgersi ad un pubblico molto più vasto e soprattutto giovane, e quindi è interesse delle stesse case editrici contattarli e pubblicarli.

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Spelacchio

«Ciao, mi chiamo Spelacchio e sono sobrio e raffinato»

Disprezzo e rabbia per un qualcosa di così brutto, tristezza per la sciatteria nell’occuparsi e curare un bene ed infine tanta tenerezza. Questi sono stati i diversi stati d’animo (che personalmente ho avuto, ma credo abbiano tutti i romani) riguardanti il povero abete rosso proveniente dalla Val di Fiemme, meglio noto come Spelacchio.

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Esame di stato per avvocati, che senso ha renderlo obbligatorio?

Come tutti gli anni, in questi giorni, ricorre la triste data dell’esame per l’accesso alla professione di avvocato. L’evento riguarda migliaia e migliaia di giovani (e meno giovani) neo-laureati in Giurisprudenza che hanno svolto almeno un anno e mezzo (ma erano due anni fino a poco fa) di pratica forense presso qualche studio legale.

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Karl Lagerfeld

Karl Lagerfeld e le “karlikatur”

Conosciamo tutti Karl Lagerfeld sia per il suo genio artistico in fatto di moda e di fotografia che per essere l’orgoglioso proprietario del gatto Choupette, per non parlare poi, delle incredibili e particolari scenografie pensate per le sfilate di Chanel. Ma in pochi sanno che l’eccentrico direttore creativo ha anche una grande passione per le illustrazioni di satira politica: le “karlikatur”.

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Cinquanta sfumature di cavilli…

…Quando la magistratura ti ammazza.

Può sembrare un titolo di fantasia uscito dalla nota penna di E. L. James (autrice di Cinquanta sfumature di grigio e seguenti) ma invece è la viscida realtà nella quale si sono trovate coinvolte ragazze aspiranti magistrati.
Tutto inizia con l’iscrizione ad una delle tante scuole di preparazione per il concorso di magistratura, vuole il caso che la scuola scelta sia quella diretta da Francesco Bellomo, brillante ex magistrato e poi consigliere di stato.
Il caso, o meglio questa sporca faccenda, è scoppiata nel giro di pochissimi giorni quando sono state ascoltate le denunce di alcune ex studentesse.

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