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“Addio Cencelli”, il nuovo saggio di Santori

Lunedì 22 gennaio 2018 si svolgerà il dibattito “La selezione politica dal dopoguerra a tangentopoli” e subito dopo verrà presentato “Addio Cencelli”, il nuovo manuale per formare la classe politica scritto da Fabrizio Santori in collaborazione con il giornalista Michele Ruschioni.

L’evento si svolgerà alle ore 17:30 presso la Sala del Refettorio di Palazzo Macuto in via del Seminario 76, Roma.

“Media”: il quotidiano della C.N.A. di Avezzano

Ritorna sul Web “INFOBOOM”

Quotidiano online della C.N.A. di AVEZZANO

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa pervenutoci dalla Redazione di “InfoBoom”, con la quale ci auguriamo poter collaborare continuativamente in sinergia da ora in avanti, nonché con la CNA di Avezzano. Ciò in quanto, già in alcune precedenti occasioni, la nostra redazione ha condiviso con convinzione le proposte e le iniziative della Confeder-Artigianato Nazionale.

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Genio Italico: Scarpediem

Il nuovo libro di Pino Ammendola

È bastata un’occhiata e l’uomo in piedi ad un lato dello stand di un’editrice è stato riconosciuto come Pino Ammendola, attore della Televisione e del Cinema: lui si è limitato a rispondere con un gran sorriso, senza false modestie.

Ma Pino Ammendola, amico di Renzo Arbore ed interprete di vari personaggi per i maggiori registi cinematografici, da Tornatore a Fellini, teatrali, quali ad esempio Lavia, ha in sè una sorta di iceberg, la cima del quale, che si nota, è il sorriso che lascia partecipare anche gli occhi. Al di là della cima, Ammendola è a sua volta regista, autore teatrale, ha compiuto un fiorito cammino dalla Laurea in Giurisprudenza sulla poesia licenziosa dei giuristi settecenteschi della sua città, Napoli, fino a svelare una nuova faccetta del suo carattere: è anche scrittore, di una prosa delicata e variopinta, a metà fra la fiaba ed il quotidiano sovente faticoso e con una vena di umorismo accattivante. Il titolo è già un suggerimento dell’opera: Scarpediem.

Un invito a descrivere la vita com’è, senza ansie di lontani traguardi, ma percorsa su ciò che è logico portare per camminarvi su spediti, le scarpe. Si pensa all’inizio, abbracciando il piccolo formato fra le mani, che sia un gioco, che si tratti di un’elaborazione scherzosa e, perché no, leggera di qualche avventura o storia immaginata, ma non è così. Scarpediem è un breve, ma succoso compendio di come si possa essere ricchi di delicatezza e di sentimenti diretti, senza svenevoli sfumature, e vivere di poco e talvolta di speranza. Scritto da una mano e da una mente stilisticamente encomiabile, intorno ad una miriade di personaggi che si possono incontrare ovunque e, come tutti i migliori, silenziosi, senza autoreferenze, contenti di passare un percorso avendo come fondale Napoli e le sue bellezze, i suoi dintorni.

La lingua usata si punteggia a volte di modi di dire e vocaboli del vernacolo partenopeo, indici di pensieri e concetti semplici che formano una sorta di filosofia secolare, mai alla gloria delle scienze, ma garbatamente realistica. Le scarpe riescono a dimostrare l’unità di una famigliola, l’angoscia di un collezionista particolare che ha quasi del maniaco, sedata dall’intelligenza del detective al quale si rivolge per riottenere il pezzo a lui rubato, che rivela un amore un poco tragico e dolcissimo.

Il libro si legge in tre modi: se si vuole un evasione dai problemi quotidiani, se si vuole assumere informazioni su come possa essere ricca la quotidianità, se si ricerca la vera umanità fuori dai successi, le luci, gli spot, le finzioni.

La serie di racconti si chiude a Capri, fra musiche, mare, giardini principeschi e tanta poesia, un piccolo luogo che si apre infinito nel mitico, o fiabesco, singolare e toccante insieme. Partenopeo verace nel ventaglio dei sentimenti e per la ricerca di un intimismo dorato, Pino Ammendola si serve dello stile letterario corposo per creare un’opera letteraria nel vero senso del termine, che ha apprezzamento ovunque. Ciò che potrebbe apparire un limite, è invece una chiave di diffusione e ci si rammarica se questo suo libro vuol farlo rimanere da solo, se non cura il tempo fuori dalla sua professione per ammaliarci ancora.

Marilù Giannone

Storie dello “Squadrismo”

L’ultimo lavoro di Giacinto Reale sulla storia della Rivoluzione Fascista

_____________________una recensione di PIETRO CAPPELLARI

In questi ultimi anni vi è stato un rinnovato interesse per il fascismo antemarcia, anche attraverso la ristampa di testi d’epoca da tempo fuori commercio e reperibili, a prezzi per lo più proibitivi, solo nel circuito antiquario. Grazie all’impegno di alcuni editori, tra cui citiamo la AGA Editrice e Le Frecce Casa Editrice, sono oggi disponibili al grande pubblico dei lavori da tempo scomparsi dagli scaffali delle librerie con malcelata soddisfazione dei soloni dell’antifascismo militante. Una scelta, quella ripubblicare questi testi, che ha aperto la strada ad una nuova riflessione sul fascismo antemarcia, liberando la storia del movimento di Mussolini dalla “tutela” sotto la quale, per troppi decenni, è stato ostaggio da parte di una sub-cultura ideologizzata. 

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Lo Sbarco di Nettunia

Un fallimento della Seconda Guerra Mondiale

Il 21 Gennaio 1944, alle ore 23:50, gli Angloamericani sbarcavano a Nettunia, una sessantina di chilometri a Sud della Capitale, sulla costa laziale. L’operazione, nome in codice “Shingle”, aveva come obiettivo l’indebolimento della Linea Gustav (un serie di postazioni fortificate che tagliava in due l’Italia ed aveva come suo nodo strategico Cassino. Su questa linea si era schiantata l’avanzata nemica del 1943). 

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Piano Americano, un vademecum per gli scrittori

Come scrivere un libro e riuscire (con fatica)  a pubblicarlo

Scrivere un libro partendo dall’assunto che si è deciso di non scriverlo, quel libro; parlare a ruota libera di scrittura affermando che con la scrittura si è chiuso definitivamente; far emergere i personaggi quando gli si è voltate le spalle senza pentimenti… è un libro che cavalca apparenti paradossi quello di Antonio Paolacci, Piano Americano, uscito per i tipi di Morellini editore. Eppure non c’è maggior cristallina visione che quella di chi prende le distanze da qualcosa o da qualcuno e in questa metaletteratura Paolacci in realtà riversa tutta la sua esperienza di narratore, editor, correttore, redattore e amante dei libri e del cinema.

Questo anche perché l’autore conosce bene il mondo in cui si muove. Un mondo fatto di attese e aspettative. Dedicarsi mesi, anni alla realizzazione di un testo, inviarlo alle case editrici, aspettare mesi e mesi per una risposta. Vedersi recapitare la frase di circostanza “la ringraziamo per aver pensato a noi, ma siamo spiacenti di comunicarLe che la sua opera non rientra nelle nostre linee editoriali”. O peggio ancora i silenzi, quel silenzio-diniego che può mettere in crisi le più convinte vocazioni. Riscrivere, rettificare, cercarsi un editor complice, provare a bussare alla porta di agenti letterari potenti, direttori di collana, dirigenti di riviste letterarie cartacee e del mondo del web. Rielaborare la frustrazione e tentare con una seconda opera, una terza, una quarta. Rimodellare i propri personaggi in modo da farli aderire al sentire comune o ai gusti redazionali o ancora alle tendenze del momento. Provare e riprovare cercando di prendere l’avversario per stanchezza salvo sperare di diventare l’autore di punta di una qualsiasi casa editrice. E molto altro ancora. Questo è il mondo a cui l’autore si riferisce nel suo libro.

“Piano Americano” è un libro che può essere letto almeno in tre ottiche diverse. Quella legata allo svago di chi desidera leggere una storia; l’ottica di chi ama cercare di comprendere i meccanismi della narrativa e i suoi risvolti più laterali, le sue inibizioni, le ansie, i dubbi; il piacere di sfogliare pagine dove le citazioni sono puntuali e i riferimenti sui piani della realtà e della finzione si scambiano di continuo i ruoli. Anche perché quest’opera è densa e la sua densità è data in parte dalle vicende metanarrative e in buona sostanza dai rimandi a testi e autori che immaginiamo Paolacci abbia amato e continua ad amare tanto da tributar loro una collocazione predominante in questa storia.

La maledizione dei falsi Modigliani

Un grande Artista senza pace

Chi non ricorda la beffa delle sculture di Modigliani false, che ingannarono, fra l’altro, il grande critico d’arte Giulio Carlo Argan?

Firenze, 10 gennaio 2018 – Con la perizia depositata in procura a Genova, secondo cui i 21 quadri di Amedeo Modigliani esposti lo scorso marzo a Palazzo Ducale sarebbero dei clamorosi falsi, il grande artista torna al centro di una triste vicenda legata alla contraffazione di opere d’arte. L’esperto pisano Carlo Pepi, tra i primi ad accusare le tele di essere una “clamorosa truffa”, era già stato protagonista nel 1984 della “beffa di Modigliani”, celebre scherzo ideato da un gruppo di studenti livornesi che realizzarono false sculture di Modì tendendo una trappola ai più grandi esperti d’arte. Come racconta Giovanni Morandi, già direttore di QN-Quotidiano Nazionale e autore del fortunato libro La beffa di Modigliani (Pagliai/Polistampa, 2004-2016), Pepi fu tra i pochi a denunciare le teste false. La sua opinione controcorrente – che lo portò all’epoca ad essere pressoché ostracizzato – si rivelò fondata: oggi come allora, Pepi si prende una meritata rivincita.

Gherardo Del Lungo

Chi Muore Giace: giallo in libreria

CHI MUORE GIACE
il romanzo giallo di Marina Bertamoni
presentato a Milano
presso la LIBRERIA CULTORA

in via Lamarmora, 24  lunedì 15 gennaio alle 18:30

MARINA BERTAMONI, giunta  al suo quarto romanzo, si è rivelata un’apprezzata giallista, già vincitrice di numerosi premi letterari;  i suoi primi due libri, TUTTI DEVONO SAPERE e LA DEA DELLA LUNA avevano come protagonista il maresciallo Vittorio Emanuele Rastelli, cresciuto in una famiglia monarchica.

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La Fiera della Piccola e Media Editoria a Roma

VIVERE L’EDITORIA COME UNA MISSIONE

Si è svolta a Roma nella nuova sede della “Nuvola” all’EUR, dal 6 al 10 dicembre la sedicesima edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, “Più libri, più liberi”. PERCHE’ la piccola e media editoria in un mercato ormai globalizzato, dove vige la regola “Pesce grande mangia pesce piccolo”, continua a essere presente e a mostrare tutta la sua forza e vigore?

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Intervento nella Società n. 4 – 2017 (Ott. / Dic.)

Dopo la rivoluzione, il deserto

“Intervento nella Società”, la rivista trimestrale di informazione, cultura, politica ed economia diretta dal Senatore Riccardo Pedrizzi dedica il quarto numero dell’anno 2017 al pericolo delle utopie rivoluzionarie vecchie e nuove, e si apre con una analisi a firma del Direttore Riccardo Pedrizzi sulle politiche protezioniste del Presidente Francese Emmanuel Macron, il quale dopo aver fatto dell’europeismo il proprio cavallo di battaglia ha di fatto proseguito la vecchia politica di grandezza e di protezione degli interessi francesi, a riprova della centralità che la difesa degli interessi nazionali riveste ancora nella politica internazionale.

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Un “Libro Gioiello” di Patrizia Carrobio

L’ Autrice ci regala un mondo di luci colorate

con un libro che è anche un augurio

Al Circolo degli Scacchi e l’Accademia del Costume e della Moda, a Roma, rispettivamente  Il 22 ed il 23 novembre è stato presentato il libro “Una vita a gioiello” (ed. Pagliai/Polistampa) di una delle più note esperte in gioielli, Patrizia Carrobio di Carrobio. Il volume è non solo esteticamente piacevole per la veste editoriale particolare, ma anche per il testo che è un sapiente collage di notizie tecniche, scientifiche, di costume, di tradizione e di gusto, intorno al mondo variopinto delle gemme.

Questo libro fa festa, dà caldo come una ricorrenza gioiosa ed il pubblico delle due giornate è stato numeroso ed interessato, protagonista con lui in entrambe le sedi dov’è stato l’evento, curato dalla Docente del Gioiello, Marina Valli, e presentato con Lucia Pasqualini, del Ministero degli Esteri. Le domande su questo o quell’altro argomento sono state molte, ma la magistrale esposizione dell’Autrice in relazione alle diapositive di pezzi veramente attraenti ha risvegliato o suscitato un nuovo interesse per il mondo delle pietre preziose che già il libro suggerisce, scritto anche con spirito e diretta semplicità, come un dialogo fra amici.

Non mancherà chi lo vorrà consultare per un consiglio di un regalo da fare a chi è caro, o per un orientamento sull’accordo delle caratteristiche di una gemma con gli aspetti di un’occasione o per il loro significato, provenienza, varietà. Un libro che è, insieme, cultura e portafortuna.

Marilù Giannone

Intellettuali Cattolici Contro Corrente

“CONTRO la FILOSOFIA del NULLA” *

______ di Alberto Rosselli*

In un’epoca bislacca, approssimativa, esasperatamente relativista ed eticamente molto svagata come la nostra, la rilettura dell’opera del filosofo e storico genovese Piero Vassallo esponente di primo piano della destra cattolica italiana risulta importante ed utile in quanto analizza e chiarisce, nel suo insieme, gli errori e le mistificazioni filosofiche e storiche derivanti dalla ideologizzazione e dal regresso contenutistico della cultura italiana. Un fenomeno che a partire del secondo dopo guerra fino ai nostri giorni, ha visto correi sia i “pensatori” di Sinistra sia buona parte di quelli di Destra (posto che questi termini abbiano ancora un significato).

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Allarmi: ma davvero siamo fascisti?

                                        Uno scritto di Luigi Iannone, scrittore e giornalista, che si aggiunge alla sua realistica collana

 Ma quando la fate finita?

 

Abbinato al quotidiano “Il Giornale”, un libretto della collana “fuori dal coro” dà un’esauriente panoramica di un vizio contemporaneo che, quasi come il morbillo, si è diffuso dall’angosciato partito PD, che perde i pezzi di elettorato come un morto vivente, alla popolazione italica che ha finito, quasi come avesse subito una mutazione genetica, per non riconoscere più il vero significato del vocabolo che le è stato propinato. Si tratta del termine “Fascismo” che ognuno interpreta come vuole e senza rispettarne il senso, che è variabile a seconda del gruppo politico che si teme. Come il babau per i piccini, “fascismo” si applica a tutto ciò che è ordine, regola, sicurezza, decisione.

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Ricordando “La Capannina” a Forte dei Marmi

 Ancora un libro fantastico dell’Editore Pagliai  sui ricordi vivi e dinamici della celebre CAPANNINA

                    COSI’  HO  SEDOTTO  LA  NOTTE 

GHERARDO GUIDI, Grande Ufficiale ed imprenditore pisano verace (egli si dice pisese), con tutte le caratteristiche tipiche toscane della risposta pronta e della finissima intelligenza intuitiva, ha aperto giovedì 16 novembre alla Sala Nassirija del Senato un evento che lo ha visto protagonista insieme al suo libro “Così ho sedotto la notte” una particolarissima carrellata degli anni ’60 fino ad oggi presso i locali celebri della costa tirrenica, in particolare nel suo locale cult, La Capannina.

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Uno Studio sui Simboli Massonici

                                                                                             Piccoli passi per il grande segreto che è in noi  

               SIMBOLI  E  TRADIZIONE

 

 I Simboli Massonici Disvelati

presso la Libreria Aseq in Via dei Sediari 10 – ore 20,30

Relatori: Paolo Enrico de Faveri e Luciano Albanese

Un testo che spiega a tutti – in modo particolare agli stessi liberi Muratori – il significato dei simboli massonici e quindi il senso profondo e meno noto della Massoneria. Per i non iniziati alla Massoneria è, in ogni caso, un valido strumento per comprendere questa misconosciuta realtà, l’unico Ordine iniziatico rimasto in Occidente, anzi, per dirla con René Guénon, l’unico Ordine esistente che possa qualificarsi come realmente “tradizionale”.
L’autore fa emergere le “radici” della Massoneria che affondano nelle precedenti tradizioni iniziatiche – dall’antico Egitto al Pitagorismo, dal Mitraismo ai “Fedeli d’Amore”, dai Templari ai Rosacroce – e, in particolar modo, la stretta relazione tra Massoneria e Alchimia, con la quale condivide l’appellativo di “Arte Reale”. Lo fa con l’interpretazione dei simboli e il significato che riesce a estrapolare con l’intuizione, conservando comunque un rigore logico e storico.
Nonostante si tratti di un saggio sulla simbologia massonica, quindi per “addetti ai lavori”, il libro riesce a essere avvincente anche per chi è a digiuno della materia.

Paolo Enrico de Faveri, laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna, esercita la professione forense a Padova. Ha pubblicato tre raccolte di poesie, il poemetto in endecasillabi Il mistico Connubio di contenuto ermetico alchemico e I dialoghi, due dialoghi sulla falsariga dei simposi, attribuiti fittiziamente a un filosofo del VII secolo dopo Cristo. Tutta la sua opera è influenzata dalla filosofia Ermetica e dall’Alchimia, nonché dalle Tradizioni iniziatiche mediterranee, alle quali è Iniziato e a cui dedica i suoi studi da venticinque anni.

Luciano Albanese è professore associato di filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Roma – La Sapienza. Opere principali: Stato moderno e democrazia politica (Roma 1979); Il concetto di alienazione. Origini e sviluppi (Roma 1984); Scienza e senso comune (Roma 1987); Saggi su Marx (Milano 1987); La tradizione platonica (Roma 1993); Il pensiero politico di Schmitt (Roma-Bari 1996); Popper e l’evoluzionismo (Roma 2002); La teurgia nel mondo antico, con Pietro Mander (Genova 2011); I Misteri egiziani di Giamblico. Guida alla lettura (Roma 2014).

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Ricordo di Gaetano Rasi

Il 25 Novembre alle ore 18 presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice sarà organizzata una serata in ricordo di Gaetano Rasi, ad un anno dalla Sua scomparsa.

Nell’occasione sarà presentato il secondo volume della Sua opera sulla storia del progetto politico alternativo, dal MSI ad AN ed il libro Intervista sul Corporativismo curato da Bozzi Sentieri.