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La Chiesa Ortodossa al centro di un’ EUROPA di Tradizione Cristiana, Culturale e Spirituale

Il Principe Roberto Griffo Focas nuovo segretario della Unione Bizantina

“Noi portiamo avanti una grande tradizione viva, che è storica, culturale e spirituale, ellenistica, romana e costantinopolitana, quella della civiltà classica e cristiana, imperiale mediterranea ed europea, e lo facciamo con il riconoscimento e la benedizione della Santa Chiesa Ortodossa e del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.
Il nuovo Arcivescovo Metropolita d’Italia Polycarpos è persona veramente eccezionale e avrà tutto il nostro sostegno. Collaboreremo sia su iniziative culturali e artistiche, che sociali e benefiche”

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IL S.O.G.IT. a Nervi, ricordando Gaetano Gropallo, il Patrizio Genovese già Sindaco della Città

Nasce a Nervi una sezione S.O.G.IT. nel nome dell’indimenticabile
 Patrizio Genovese Gaetano Gropallo

Indubbiamente la figura politica più benefica per il comune di Nervi si rispecchia nel marchese Gropallo, a cui si deve, tra le altre realizzazioni, la creazione della passeggiata famosa nel mondo, già nella seconda metà dell’ottocento.
Egli stesso,  portando per primo la fama di Nervi in Germania, strinse con quella nazione il gemellaggio che porterà tanti tedeschi, aristocratici e borghesi, ad eleggere la meravigliosa località marinara quale seconda patria, tanto da erigere qui una propria chiesa luterana, da allora animata da una numerosa comunità di fedeli, che, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento per il tedesco che passa per la Riviera Ligure di levante.

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Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Conversazione Costantiniana con Raffaele Cantone

Il Dott. Raffaele Cantone, Procuratore della Repubblica in Perugia, sarà ospite relatore di una Conversazione Costantiniana sul rapporto tra la Fede e la Legalità, curata dalla Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che si svolgerà online martedì 19 gennaio 2021 alle ore 17.00.

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Nel Ricordo di Gianfranco Maria Guerra

AD RECORDATIONEM ET MEMORIAM

SABATO 26 SETTEMBRE IN ROMA, presso la Chiesa Nazionale Argentina “Santa Maria Addolorata”, in memoria di Gianfranco Maria Guerra, è stata celebrata -riservatamente- una Santa Messa per ricordare la sua scomparsa, avvenuta nel settembre dello scorso anno in Bergamo.
E’ così che “Gianfranco è Andato Oltre”, secondo il Credo di una “Comunità Ideale” collegata ai valori della Identità e della Tradizione, ove Gianfranco ed io abbiamo entrambi militato….
Ed è così che Gianfranco ora riposa in Cielo in quel “Paradiso all’Ombra delle Spade” – secondo il Credo dei Cavalieri –  certamente ivi accolto, al termine della sua vita terrena, da quel Dio che è anche il nostro Padre Misericordioso.  

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Nel Ricordo di Gianfranco Maria Guerra

AD RECORDATIONEM ET MEMORIAM

SABATO 26 SETTEMBRE IN ROMA, presso la Chiesa Nazionale Argentina “Santa Maria Addolorata”, in memoria di Gianfranco Maria Guerra, è stata celebrata -riservatamente- una Santa Messa per ricordare la sua scomparsa, avvenuta nel settembre dello scorso anno in Bergamo.
E’ così che “Gianfranco è Andato Oltre”, secondo il Credo di una “Comunità Ideale” collegata ai valori della Identità e della Tradizione, ove Gianfranco ed io abbiamo entrambi militato….
Ed è così che Gianfranco ora riposa in Cielo in quel “Paradiso all’Ombra delle Spade” – secondo il Credo dei Cavalieri –  certamente ivi accolto, al termine della sua vita terrena, da quel Dio che è anche il nostro Padre Misericordioso.  

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SEBORGA, A.D. MMXX – 20 Agosto …. Note post Celebrazioni in onore di San Bernardo

CERIMONIA per l’ INVESTITURA  della  PRINCIPESSA  NINA
  in  un  Antico  Principato,  con  una  propria  Storia  e   Tradizioni,  
discendente  da  un  Feudo  Abbaziale  dei  Monaci  Lerinensi  *

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In alto, la foto della Principessa Nina con alcuni Cavalieri Bianchi di Seborga e le sue Guardie 

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Riaprire le Chiese: lettera aperta al Sommo Pontefice da parte di Fr. Massimo Maria Civale

LETTERA APERTA a PAPA FRANCESCO  
da parte di Fra’ Massimo Maria Civale – Gran Priore  della
Confraternita Cattolica dei Cavalieri Templari Cristiani “Jacques De Molay”  
“RIAPRIAMO LE CHIESE”

“Carissimo e amatissimo Papa Francesco, nostro fratello in Cristo e Nostra Santità, sono Massimo Maria Civale – un Povero Cavaliere di Cristo – e rivolgo un appello a Lei, in quanto è il solo ed unico che può disporre la riapertura di tutte le Chiese del Mondo, per la preghiera personale dei  fedeli. 
Noi  chiediamo al Signore che ci liberi da questo male, il prima possibile.

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XII Aprile Pasqua MMXX …. il Messaggio della Real Casa Borbone Due Sicilie

SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO 
REAL COMMISSIONE per l’ ITALIA 

Madrid, 11 aprile 2020

Ci è pervenuto in Redazione e qui di seguito riportiamo, da parte del 
Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie
Il Messaggio per la Santa Pasqua 2020

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Santa Pasqua XX.IV.MMXX Messaggio dall’ Ordine Capitolare della Concordia

MESSAGGIO del GRAN MAESTRO
MARIO AUGUSTO PETRICCA GIORDANI
 

Pubblichiamo il Messaggio del Gran Maestro dell’ORDINE CAPITOLARE DELLA CONCORDIA che, anche se indirizzato ai propri Confratelli, la Consul Press desidera far conoscere anche agli appartenenti di altri Ordini o Associazioni  Cavalleresche che, comunque, si ispirano agli insegnamenti e ai principi di San Bernardo da Chiaravalle. 

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Unione della Nobiltà Bizantina: la riconoscenza all’Arcivescovo Gennadios

A sua Eminenza l’Arcivescovo Gennadios, Metropolita della Arcidiocesi d’Italia e Malta, con riconoscenza e filiale devozione, per molti anni. Milano, 8 febbraio 2020. Firmato: Giovanni Angelo Paleologo Mastrogiovanni di Bisanzio, Loris Castriota Skanderbegh d’Albania, Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli, Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia, Padre Claudiu Ioan Cocan e Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri”.

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Unione della Nobiltà Bizantina il Comunicato Ufficiale

La storica Unione della Nobiltà Bizantina (fondata ad Atene nel 1912, riconosciuta come fondazione culturale internazionale in Grecia, Cipro, Malta e Serbia) si è riorganizzata, con la benedizione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli e di altre Chiese Ortodosse autocefale canoniche, al fine di custodire e promuovere le autentiche tradizioni storiche, culturali, cavalleresche e religiose del Romano Impero d’Oriente.

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Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio > le ultime comunicazioni ed eventi

Sacro Militare Ordine Costantiniano di SAN GIORGIO 
Real Commissione per l’Italia

Comunicato Stampa

 
L’Ufficio Stampa della Real Commissione per l’Italia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha aperto una pagina Facebook dedicata alla condivisione dei Comunicati Stampa diffusi via email e per l’annuncio in tempo reale degli eventi delegatizi programmati:
https://www.facebook.com/UfficioStampaSMOCIT/ 

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L’ORDINE della CONCORDIA,
dal Re Ferdinando III di Castiglia ai giorni nostri

NELL’ ORDINE CAPITOLARE DEI CAVALIERI DELLA CONCORDIA
 una continua convergenza di spiritualità e professionalità  

 ____________a cura di EUGENIO PARISI 

Il recente “incontro ufficiale” svoltosi sabato 9 novembre a Roma in via della Lungara, presso le sale del Raggr.to Logistico Centrale dello Stato Maggiore Esercito, ha registrato un’ampia e numerosa partecipazione di Terziari e Pari dell’Ordine, di sodali, amici e simpatizzanti per le presentazioni di nuovi Componenti, i quali potrebbero collaborare in sinergia con le proprie  attività professionali od imprenditoriale, per arricchire lo stesso patrimonio culturale e morale dell’Ordine.

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La Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia e Armenia a Bari il 7 dicembre per San Nicola

Presenza ufficiale della Real Casa Bagrationi Imereti 
il prossimo 7 dicembre a Bari per la Festa di San Nicola

note a cura di SILVIA  COMMENO

In tutta Italia continuano le iniziative della delegazione della “millenaria e cristianissima” Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia e Armenia, grazie alla intraprendenza della affascinante N.D. ortodossa caucasica Lali Panchulidze (patrizia bizantina, nobile georgiana e contessa russa), con la collaborazione di Maya Bubashvili, del Conte Matteo Priori di Letino e di Padre Kirioni Machaidze (Archimandrita Ortodosso e vicario della Metropolia della Europa Occidentale).

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La Casa Imperiale di Costantinopoli celebra il I° Anniversario Intronizzazione del NH Ezra Foscari

NEL I° ANNIVERSARIO della INTRONIZZAZIONE del CONTE EZRA FOSCARI   

note a cura di SILVIA  COMMENO

Lo scorso XXVIII ottobre, a Milano, vi è stata la festa per il primo anniversario della intronizzazione del NH Conte Ezra Foscari Widmann Rezzonico a Principe Porfirogenito e legittimo Capo della Augusta materna Casa Imperiale Giustinianea Heracliana Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli.

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La Medaglia di San Giovanni Battista
al Gonfalone della Città di Montescaglioso

Si riporta l’articolo trasmessoci da “templarnews.com” riguardante la consegna della Medaglia di San Giovanni Battista, avvenuta in data 9 novembre 2019, al Gonfalone della Città di Montescaglioso (MT) presso l’Abbazia di San Michele Arcangelo.
L’Abbazia era già un centro di interessa intorno il 1079, ed in questa parte della regione della Basilicata ne esistono altre tre (la chiesa di San Rocco, Il Convento di Sant’Agostino, la Chiesa di Santa Lucia) più altri luoghi di culto.

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Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio eventi e cerimonie del 21 ottobre

 

Santa Messa in Memoria del Beato Carlo d’Austria nell’Abbazia di Casamari a Veroli

Lunedì 21 ottobre 2019 alle ore 17.00 nella Basilica dell’Abbazia di Casamari a Veroli (FR) è stata celebrata una Santa Messa in occasione della ricorrenza della memoria liturgica del Beato Carlo d’Austria, avo del Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta.

La Santa Messa, organizzata dalla Delegazione della Tuscia e Sabina dell’Ordine, è stata celebrata dal Rev. Prof. Padre Pierdomenico Volpi, monaco cistercense dell’Abbazia di Casamari, Cappellano di Merito dela Sacra Milizia, alla presenza di Cavalieri, una Dama e Postulanti dell’Ordine. Al termine della Celebrazione Eucaristica il Delegato della Tuscia e Sabina, Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, ha letto la Preghiera del Cavaliere Costantiniano, scritta dal Cardinal Antonio Innocenti, che fu Gran Priore dell’Ordine.

Il Beato Carlo I d’Asburgo, Imperatore d’Austria e Re Apostolico d’Ungheria nacque a Persenburg (Austria) il 17 agosto 1887 e morì a Funchal (Madeira, Portogallo) il 1̊ aprile 1922.
Karl Franz Josef von Habsburg-Lothringen, figlio primogenito dell’arciduca Ottone d’Austria, nel 1911 sposò la principessa Zita di Borbone-Parma, dalla quale ebbe otto figli. “Sub tuum presidium” venne inciso sulle loro fedi nuziali. Carlo divenne erede al trono in seguito all’assassinio nel 1914 dello zio Francesco Ferdinando. Due anni dopo, alla morte di Francesco Giuseppe, gli succedette automaticamente quale Imperatore d’Austria e Re Apostolico d’Ungheria: era il 21 novembre 1916. Fece per l’occasione questo proposito: “Farò tutto ciò che è in mio potere per bandire gli orrori ed i sacrifici della guerra il prima possibile, per ridare al mio popolo la benedizione della pace amaramente mancata”. Questo compito fu concepito dal giovane Carlo quale via per seguire Cristo e farsi santo, nell’amore per i popoli a lui affidati, nella cura del loro bene e nel dono della sua vita per loro. Sostenette la posizione del Papa Benedetto XV contrario all“inutile strage”. In seguito alla sconfitta nella prima guerra mondiale volle presenziare al solenne Te Deum alla vigilia del capodanno 1919. Gli chiesero perché volesse ringraziare il Signore nell’anno in cui perse tutto ed egli rispose: “l’importante è che i popoli abbiano ritrovato la pace” e per questo occorreva ringraziare Dio. Fu poi esiliato con la sua famiglia nell’isola portoghese di Madeira. La sua salute andò peggiorando. Zita raccolse una per una le ultime parole del suo sposo: “Ho sempre cercato di conoscere la volontà di Dio e di eseguirla nel modo più perfetto”. “Io devo ancora soffrire tanto affinché i miei popoli si ritrovino ancora tra loro”. Il giorno della sua morte Carlo volle avere vicino il figlio Otto: “Desidero che veda come muore un cattolico”. Il sacerdote espose l’Eucaristia nella stanzetta e Carlo esclamò: “Gesù, io confido in Te. Gesù, in Te vivo, in Te muoio. Gesù io sono tuo, nella vita e nella morte. Tutto come vuoi Tu”. Nel proclamare Beato l’ultimo imperatore, il 3 ottobre 2004, Giovanni Paolo II disse che questi doveva rappresentare “un esempio per noi tutti, soprattutto per quelli che oggi hanno in Europa la responsabilità politica!”. La sua memoria liturgica è celebrata il 21 ottobre nell’anniversario del matrimonio con la Serva di Dio Zita.

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Convegno sul legame cordiale tra il Monastero di San Domenico a Sora e il penultimo re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone

Lunedì 21 ottobre 2019 alle ore 18.30 nella Sala Corrier dell’Abbazia di San Domenico Abate a Sora in Provincia di Frosinone si è svolto un momento di ricerca storica e di riflessione sul legame cordiale tra il Monastero di San Domenico e il penultimo re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone agli albori dei movimenti per l’Unità d’Italia.

L’evento è stato organizzato dal Centro di Studi Sorani “Vincenzo Patriarca”, promosso dalla Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e curato dalla comunità monastica dell’Abbazia di San Domenico Abate in occasione del 160̊ anniversario della morte di Re Ferdinando II.
Hanno preso la parola: il Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere di Gran Croce Jure Sanguinis, Delegato della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio che ha porso il saluto agli intervenuti; Rev. Prof. Padre Pierdomenico Volpi, O. Cist., Cappellano di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio che ha presentato la ricerca storica: “Ferdinando II e il Monastero di San Domenico”; Prof. Giacomo Cellucci, Postulante del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio che ha illustrato il clima spirituale all’interno della Corte di Napoli: “Ferdinando II e Maria Cristina di Savoia.

Ferdinando Carlo Maria di Borbone nacque a Palermo il 12 gennaio 1810 e morì a Caserta il 22 maggio 1859 fu re del Regno delle Due Sicilie dall’8 novembre 1830 al 22 maggio 1859. Succedette al padre Francesco I in giovanissima età e fu autore di un radicale processo di risanamento delle finanze del Regno. Sotto il suo dominio, il Regno delle Due Sicilie conobbe una serie di timide riforme burocratiche e innovazioni in campo tecnologico (come la costruzione della Ferrovia Napoli-Portici, prima in Italia, e la creazione di alcuni impianti industriali, come le Officine di Pietrarsa). Diede inoltre grande impulso alla creazione della Marina Militare e mercantile, nel tentativo di aumentare gli scambi con l’estero. Il suo regno fu sconvolto dai moti rivoluzionari del 1848. Alla sua morte, il trono passò al figlio Francesco II delle Due Sicilie, sotto il cui governo avrà termine la storia delle Due Sicilie, ricongiunte al Regno d’Italia in seguito alla Spedizione dei Mille e all’intervento piemontese.
L’abbazia cistercense di San Domenico Abate nel comune di Sora in provincia di Frosinone, alla confluenza del fiume Fibreno col fiume Liri fu fondata nella prima metà del secolo XI sulle rovine della villa natale di Marco Tullio Cicerone, dal benedettino San Domenico Abate su commissione del Governatore di Sora e di Arpino Pietro di Rainiero e di Doda sua moglie. Dall’inzio del secolo XII il monastero è legato all’Abbazia di Casamari. L’arrivo della monarchia sabauda sconvolse per l’ennesima volta la vita dell’abbazia: con decreto del 17 gennaio 1861, intimato il 9 gennaio 1865, essa fu acquisita, de iure, dal demanio insieme a tutti i suoi beni ed i monaci vennero espulsi con la forza il 18 dicembre 1865. Solo dopo una lunga e tormentata causa, il 20 novembre 1870 l’incameramento fu dichiarato illegittimo, perché il monastero e i suoi beni costituivano un ”beneficio curato” di appartenenza al Capitolo Vaticano per disposizione del Re Ferdinando II delle Due Sicilie e per concessione di Papa Pio IX con la bolla Ineluctabilis devotionis dell’11 marzo 1850. Il monastero e i beni vennero formalmente riconsegnati il 31 gennaio 1871