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8 Maggio 1948 / 2023 ….75° Anniversario dell’avvio del Senato della Repubblica dopo l’entrata in vigore della Costituzione Italiana il 1° Gennaio 1948

 DAL “REFERENDUM  MONARCHIA – REPUBBLICA 
ALLA PROMULGAZIONE DELLA NUOVA COSTITUZIONE D’ITALIA
BREVE SINTESI CON OSSERVAZIONI POLTICAMENTE SCORRETTE

a cura di GIULIANO MARCHETTI

LA SCORSA SETTIMANA, esattamente Domenica 7 e Lunedì 8 Maggio, si sono susseguite “Due Giornate Celebrative” in ricordo dell’8 Maggio del 1948,  allorché – ben 75 anni or sono – iniziava il suo percorso il “Nuovo Parlamento” nell’Aula di Palazzo Madama, con la prima seduta del Senato della Repubblica che, a differenza del precedente Senato del Regno, rappresentava la diretta espressione della sovranità popolare, come previsto dall’articolo 1, secondo comma, della Costituzione.

il Referendum del 1946, il Referendum del 2016, IL SENATO della Repubblica, la Carta del Carnaro, la Costituzione Italiana

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Vlad Tepes, l’uomo dietro Dracula

Mi è capitato recentemente di rivedere un film capolavoro di Francis Ford Coppola: il “Dracula di Bram Stoker”, che riprende il romanzo dello scrittore omonimo e narra la storia del cavaliere romeno appartenente al Sacro ordine del Drago, Vlad Drăculea noto come “l’impalatore” per la fine che facevano le sue vittime, che si eleva a protettore della Chiesa dopo la concquista di Costantinopoli da parte dei turchi. 

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Il 20 maggio si terrà la Seconda Giornata Mondiale dell’organizzazione

Il 20 maggio si celebrerà la seconda giornata mondiale dell’Organizzazione, il World Organizing Day, una manifestazione promossa dalla International Federation of Professional Organizing Associations (IFPOA), al fine di sensibilizzare al grande valore dell’organizzazione personale. Essere organizzati ha un grande impatto sulla quotidianità delle persone e produce benefici molto evidenti nella vita di ognuno.

APOI, organizzazione, seconda giornata mondiale

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Conferenza Lo Stile Littorio

LO STILE METAPOLITICO
Tra Monumentalismo celebrativo
e Razionalismo funzionale

La Conferenza metterà in luce il portato stilistico, e quindi il valore metapolitico, della così detta Terza Via Italiana alla Modernità.
Lo Stile Littorio, in sintesi, sottolinea il primato dello stile di vita, inteso e interpretato come simbolico logo d’origine dell’agire moderno.

Conferenza Libreria Horafelix, Monumentalismo, Razionalismo, Stile Littorio

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Il grande nastro trasportatore delle correnti oceaniche

La circolazione termoalina, conosciuta anche come Grande Nastro Trasportatore, è un sistema globale di correnti che trasportano energia sotto forma di acqua calda nel mondo. Sono coinvolti gli strati profondi degli oceani di tutto il pianeta e assume nomi diversi a seconda delle regioni.

Circolazione termoalina, Corrente del Golfo, Riscaldamento globale

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Crisi della politica e della democrazia rappresentativa

C’è stato un tempo in cui in Europa non c’erano cittadini ma sudditi. Dal medioevo fino al XVIII secolo il potere era nelle mani di un sovrano. Nel suo palazzo o nel suo castello, il sovrano, eventualmente assistito da qualche consigliere, decideva il modo di dirigere il paese. Le sue decisioni erano divulgate nella piazza del mercato da un banditore, che le proclamava al popolo. Questa circolazione a senso unico determinava la relazione tra il potere e le masse popolari, ed è stato così dal feudalesimo fino all’assolutismo.

Crisi della politica, Democrazia, Elezioni

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La Biodegradazione dell’OCCIDENTE
tramite l’Ideologia Green ed Eco-Vandali

L’ideologia green e la china autodistruttiva
(di ciò che resta) dell’ OCCIDENTE *(1)

La CONSUL PRESS – che più volte ha pubblicato sulla propria Testata interventi di particolare interesse firmati da Ilaria Bifarini – qui di seguito riporta, su segnalazione della medesima autrice, una sua intervista rilasciata a Tommaso De Filippo per la rivista “Nazione Futura”.<
Più volte abbiamo avuto il piacere di seguire, ospiti e non solo, numerose conferenze con la partecipazione della celebre “Bocconiana Redenta”, come la stessa ricercatrice si autodefinisce, presso il Caffè Letterario Hora Felix in Roma, ove si svolgono dibattiti, presentazione libri e “Tavole Rotonde” con una angolazione non conforme rispetto ai canoni del Pensiero Unico Dominante e/o del Politicamente Corretto. Ebbene, frequentare la Libreria Hora-Felix può aiutare a vivere meglio ed ivi, spesso,  la Redazione di Consul-Press ha la sensazione di trovarsi in una sua Seconda Casa.

BUONA LETTURA A TUTTI ! 

Cancel Culture, ideologia green, Occidente

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ÈPOS – Iliade, Odissea, Eneide dal 28 aprile al 7 maggio Teatro Arcobaleno di Roma

Al Teatro ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico) di Roma, dal 28 Aprile al 7 Maggio 2023, dopo lo straordinario successo ottenuto nelle precedenti edizioni, Vincenzo Zingaro ritorna in scena con un suo cavallo di battaglia, ÈPOS, che fa parte dell’avvincente ciclo di spettacoli-concerto sui grandi classici della letteratura, che porta avanti da anni.

Eneide, ÈPOS, Iliade, Odissea, Roma, Teatro Arcobaleno

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Vivere e convivere sul pianeta Terra

L’uomo ha bisogno di cibo, di acqua, di energia e di materie prime per vivere. Abbiamo bisogno di spazio per creare città, coltivare i campi e costruire fabbriche. In definitiva, tutto viene dalla Terra, ma il successo della nostra specie ne sta compromettendo molte altre. Abbattiamo le foreste, depauperiamo gli oceani, avveleniamo e cementifichiamo il terreno. Spingiamo decine di migliaia di specie vegetali e animali sull’orlo dell’estinzione accaparrandoci le risorse di base, quali l’energia e lo spazio. Stiamo assistendo a un’estinzione di massa senza precedenti dopo quella dei dinosauri, ma stavolta ne siamo noi la causa.

Impatto antropico, Impronta ecologica, Risorse naturali

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La pandemia di influenza spagnola

Quali furono le cause dell’inizio della terribile influenza spagnola? Quali furono i modi in cui si tentò di arginarla soprattutto tra il 1918 e il 1920 quando uccise tra i 50 e i 100 milioni di persone su una popolazione mondiale di 2 miliardi? Contagiò un quarto della popolazione mondiale e tra il 2,5 e il 5 % della popolazione mondiale ne morì. Uccise più persone in 24 settimane che l’A.i.d.s. In 24 anni e in un anno più persone che la peste nera in un secolo. Fu globale e ridusse l’aspettativa di vita di 12 anni e i suoi sintomi furono severi.

                   I sintomi dell’influenza spagnola

I sintomi erano all’inizio quelli di una comune influenza ma poi peggioravano i polmoni che si riempivano di sangue che usciva dal naso o che veniva vomitato e si arrivava a uno stato di dispnea acuta: a questo punto il volto diventava cianotico e la morte giungeva per soffocamento.

Al tavolo autoptico i polmoni erano bluastri con una superficie fradicia e schiumosa.

                     La stranezza di questa epidemia

La malattia aveva sintomi così strani che la malattia veniva considerata come colera o tifo; una delle cose più strane era l’emorragia delle mucose del naso dello stomaco e dell’intestino. I decessi furono dovuti in gran parte alla polmonite batterica, un’infezione che sopraggiungeva in seguito all’influenza. Tuttavia il virus uccideva i malati anche direttamente causando enormi emorragie: era una malattia grave che uccise il 20% delle persone che la contraevano (mentre l’influenza classica epidemica è ferma allo 0,1%). Invece di uccidere gli anziani e i bambini particolarmente piccoli l’epidemia di influenza spagnola uccise soprattutto i giovani adulti, soprattutto le madri incinte che comunque, anche sopravvivendo, persero comunque i loro figli in un caso su 4.

La causa, il virus che aveva causato l’epidemia di influenza spagnola.

L’rna h1n1 era la causa della malattia e suscitava una abnorme reazione del sistema immunitario, che non proteggeva più l’organismo ma partecipava invece alla sua distruzione. La rapidità con cui questo virus attaccava le cellule causò una reazione nei corpi dei giovani provocando una tempesta di citochine che inondava di fluido i polmoni costituendo la base per nuove infezioni e ostruendo le vie respiratorie. Gli anziani, avendo un sistema difensivo più debole e essendo sopravvissuti a una malattia “simile” molti anni prima (erano immunizzati in parte), sopravvissero con più facilità alla malattia.

L’epidemia si diffuse in estate e in autunno mentre invece avrebbe dovuto avere il suo picco in inverno.

                               Le cure della malattia

Non sapevano al tempo cosa fosse a quel tempo un virus e quindi pensarono fosse un qualcosa troppo piccolo per i loro microscopi…. Diedero quindi la prima definizione di Virus, come qualcosa di pericoloso, di velenoso. MA comunque non riuscirono ad isolarlo ma solo a vedere che uccideva cellule vive o batteri con cui entrava in contatto. Si trattava di metodi che davano sollievo e copertura al paziente per farlo sopravvivere: fatto sta che non sapevano come curarla. Il ceppo del virus venne identificato solo 10 anni dopo il suo insorgere.

 Le cause e la prima guerra mondiale

La prima guerra mondiale favorì la diffusione del virus, le circostanze speciali, quali malnutrizione, i campi medici sopraffollati e scarsa igiene, provocarono e affrettarono la pandemia.

La vicinanza con i recinti di cavalli e degli animali da mangiare (polli e maiali soprattutto) fece il resto, in quanto le feci venivano bruciate contribuendo all’aria malsana dei campi militari. Il movimento per il mondo di militari e di civili offrì al virus la possibilità di muoversi in grandi spazi, passando da una grave epidemia locale a una pandemia globale

                        Un virus inizialmente innocuo

Il virus iniziava attaccando il corpo in maniera particolarmente tenue con dolori lombari agli occhi e e alle orecchie, venne definita una malattia dei tre giorni… ma non finiva lì.

Dava in sostanza sintomi lievi che non causava morti ( i primi morti furono considerati casi di meningite).

Perché venne allora chiamata spagnola? Gli errori della politica.

All’inizio la sua esistenza fu riportata soltanto dai giornali spagnoli, in quanto la Spagna non era impegnata nella prima guerra mondiale (ma da una guerra civile) e la sua stampa non era bloccata dalla censura di guerra; negli altri paesi censura e autocensura riuscirono a non divulgare il propagarsi della malattia. La politica ebbe il suo da fare riguardo il propagarsi del contagio in quanto furono reticenti a divulgare la pericolosità del contagio anche quando questo si era sviluppato da tempo: mentivano per mantenere alto il morale, dicevano che era una malattia circoscritta.

Come si capì che i governi mentivano spudoratamente cominciò la paura dell’ignoto e le psicosi di ogni genere: a quel punto furono chiusi tutti i punti di ritrovo, come scuole sale da ballo cinema e teatri, gli infermieri disertarono dagli ospedali per paura della malattia e le fabbriche furono chiuse laddove non furono obbligate a restare aperte (soprattutto quelle belliche).

Le mascherine a quel tempo erano pezzi di garza legati davantial viso per evitare i contatti mano-bocca che erano considerati i più pericolosi.

                         L’allarme qui da noi in Italia

Il primo allarme di pericolo in Italia fu lanciato a Sossano, in provincia di Vicenza, nel settembre del 1918, quando il commissario medico militare invitò il sindaco a chiudere tutto per una sospetta epidemia di quello che pensava essere tifo. In seguito l’epidemia colpì duramente il sud d’Italia ma le autorità ignorarono il problema.

                            La fine della pandemia

A questo punto c’è chi dice che le forme di profilassi della malattia divennero sufficienti a sconfiggere il virus ma altri invece sostengono che semplicemente il virus mutò in una forma meno letale. L’insorgere e il tramontare dell’epidemia portò alla convinzione dell’importanza degli ospedali per la prevenzione delle malattie, anche perché allora più di oggi (ma meno di domani considerando le nuove istituzione di sanità pubblica) solo le persone più facoltose potevano permettersi di farsi curare. Allo stesso tempo si manifestò la necessità per i lavoratori di potersi assentare per la malattia da lavoro senza incorrere nel rischio di essere licenziati.

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